Me insegni a gioca'?

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Simone non pensava di essere uno di quelli che in inglese si definisce sore loser, eppure è costretto a ricredersi – anche se non lo ammetterà mai ad alta voce, grazie tante.

Quel pomeriggio era iniziato come tanti altri: con Manuel a casa sua e niente da fare, al che Simone si era ricordato di avere da qualche parte in garage un tavolo da ping-pong. A Manuel si erano accesi gli occhi di sfida per un momento, poi con l'aria più innocente del mondo gli aveva chiesto «Me insegni a gioca'?».

E chi è Simone per dirgli di no?
(Nessuno, ecco chi. Non sarà mai in grado di dire di no a Manuel).

Quindi avevano tirato fuori il tavolo e due racchette un po' sgangherate ma ancora solide, e Simone aveva iniziato a spiegare i fondamentali a Manuel. Avevano fatto qualche set – che Manuel aveva rovinosamente perso.
Stava andando tutto bene.

Finché Simone non si è ritrovato a essere sotto di ben cinque partite.

«Fortuna del principiante» ha detto Manuel, un sorrisino furbo sul viso che si allarga sempre di più a vedere Simone infastidito.

«Zitto e gioca» ha risposto Simone.

Sono andati avanti così per un altro paio di turni, finché Simone non ha lanciato la sua racchetta sul tavolo sbuffando «Basta, mi sono rotto».

«De gioca' o de perde'?» ridacchia Manuel.

Simone nemmeno risponde e rientra in casa, dirigendosi in cucina per prendere un bicchiere d'acqua. Manuel lo segue e «Daje Simò, manco pe' gli altri c'è storia contro di me» dichiara alzando le spalle.

Simone resta con il bicchiere pieno a mezz'aria. «Che hai detto?».

«Che manco pe'–».

«Tu sapevi giocare!» urla indignato indicandolo con un dito.

Manuel lo guarda con occhi grandi e un sorriso trattenuto e ha pure il coraggio di dire «Ops?».

Simone allora infila tre dita nell'acqua del bicchiere e la schizza sulla faccia di Manuel, poi ci ripensa e sta per lanciargliela tutta ma l'altro scatta verso di lui e gli afferra il polso. Simone cerca di divincolarsi e alla fine l'acqua finisce addosso a entrambi, che scoppiano a ridere.

«Sei un coglione» dice Simone poggiandosi con la parte bassa della schiena al mobile della cucina.

«E te 'n sai perdere» risponde Manuel e poggia le mani ai lati dei fianchi dell'altro, facendo sfiorare le punte dei loro nasi.

«Ma ho anche dei difetti».

«Mh-mh» annuisce Manuel prima di prendere Simone per la maglia zuppa e baciarlo sulle labbra.

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