Erano passati esattamente due giorni dall'e-mail che aveva mandato in crisi Manuel.
Oggi dunque il presunto Simone si sarebbe (finalmente) palesato.
Quella mattina Ferro non fece fatica ad alzarsi, nonostante l'ansia l'avesse tenuto sveglio per gran parte della notte.
Il ragazzo successivamente si recò in cucina dove trovò e salutò la madre."Buongiorno, vuoi del caffè amore?" le domandò dolcemente la donna.
"No mà... hai già magnato? Me devo scaldà 'na nastrina, ne metto una anche a te?"
"Sì grazie" sorrise la madre.
Il giovane procedette perciò a scaldare nel forno le brioches mentre dava un'occhiata al cellulare.
Scrollò tra le notifiche quando il suo dito si fermò su una che proveniva dal professor Lombardi.
Era un messaggio WhatsApp che recitava:Manuel avresti dovuto essere qui un quarto d'ora fa! Dove sei?!
Spostò lo sguardo sull'ora indicata sul display del cellulare: 8:02.
Confuso riguardò il messaggio che il suo insegnante aveva inviato sul gruppo classe qualche giorno prima per informare gli alunni dell'ora di arrivo dei ragazzi: otto meno un quarto.
Preso dal panico esclamò: "Mà ho sbagliato a leggere, Simone è arrivato alle 8 meno un quarto. Devo annà".
"Manuel..." cercò di rimproverarlo la madre, ma il ragazzo era già uscito di casa in pigiama.
- ♡ -
"Che progetto del cazzo" sbuffò mentre attendeva che il semaforo diventasse verde.
Ripartì dopo qualche minuto e in un quarto d'ora arrivò all'aereoporto.
Parcheggiò la moto in tutta fretta, pronto a sorbirsi una bella ramanzina da Lombardi.
Corse all'interno della struttura e, dopo essersi guardato attorno due volte, finalmente individuò il suo professore e quello che doveva essere Simone.
"Prof. me scusi, io..." disse con il fiatone.
"Mezz'ora di ritardo, complimenti Manuel - spostò poi lo sguardo da lui e, rivolgendosi a Balestra disse - Je suis desolè pour la longue attente Simone, je te souhaite un bon séjour ici".
"Grazie mille" rispose il nuovo arrivato con un sorriso timido.
"Allora vi lascio... vedi di trattarmelo bene, Manuel" furono le ultime parole di Lombardi prima di andarsene.
"Sese" biascicò Ferro, osservando l'anziano uomo che usciva dall'edificio.
Voltò poi lo sguardo verso il mangiabaguette che notò avesse già gli occhi su di lui.
"Me spiace per avè tardato... ho guardato in fretta l'avviso e ho sbagliato a leggere - spiegò - ora 'nnamo?"L'altro annuì sorridendogli per poi cercare di imitarlo con un: " 'namo".
"A Simò me lo devi dì co' più sentimento sennò te resti qua n'altra mezz'ora pe' mio conto. Me le devi fa sentì quelle due "n" " disse Manuel enfatizzando con un gesto della mano il fatto che il ragazzo dovesse metterci un po' più di emozione, più amore probabilmente...
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Séjour linguistique | Simuel
Fanfiction"E mò io che cazzo glie rispondo a questo?" sbuffò Manuel che fissava spazientito l'email dallo schermo del suo cellulare. Quest'idea dell'étudiant d'échange non gli piaceva affatto... AU Simuel