CAPITOLO 12

39 7 14
                                    

Sta per baciarmi, ma mi allontano da lui poggiandogli una mano sul petto.

<scusami Dylan>.

Mi limito a dire mantenendo un contatto diretto con il suo sguardo.

<ei tranquilla va benissimo, aspetterei in eterno per avere quelle labbra>. Confessa spudoratamente Dylan, resto disorientata dalla sua affermazione, non me l'ho sarei mai immaginato.

Il sole sta iniziando a calare e io inizio a sentire freddo, cosi mi porto i ginocchi al petto e me li stringo forte.

<hai freddo?>. Chiede Dylan, portandosi un'altra sigaretta alla bocca.

<un po'>.

Alle mie parole Dylan si sfila la giacca di pelle e
me la posa delicatamente sulle spalle.

<grazie mille Dylan>.

<figurati>.

Dal nulla sentiamo un moto che si avvicinava a noi, cosi Dylan si alza per vedere di chi si tratta e lo seguo, restiamo in piedi pochi minuti vicino al telo prima che davanti a noi si materializzi la figura di una moto con un uomo troppo familiare sopra.

Esso ferma velocemente la moto, si sfila il casco e corre verso di noi, Dylan si fa di un passo più avanti a me e si ferma.

Tobias e Dylan si ritrovano nuovamente faccia a faccia.

<che cazzo ci fai qui con MIA sorella?>. Ringhia Tobias a denti stretti, per non urlare e dare di matto, forse ho sbagliato a restarci tutto questo tempo, avrei dovuto aspettarmelo.

<Tobias stavamo solo chiacchierando non scambiarmi per chi non sono>. Dice Dylan, con tono calmo.

<Dylan stai lontano da lei>. Dice Tobias in modo minaccioso, è arrabbiato, molto arrabbiato, si sente dal suo tono di voce, dal suo sguardo, dal modo in cui scandisce determinate parole.

<Dylan sta lontano da Eleadora Cooper>.

<Tobias per fa->. Dylan non fa in tempo a finire la frase, la voce di Tobias lo sovrasta.

<Dylan Walker, la prossima volta che ti fai ripetere di stare lontano da lei, ti seppellisco, dove non potrai più vedere neanche la luce del sole>. Dice categorico Tobias, Dylan si arrende non dice altro, si scambiano degli sguardi per altri pochi secondi.

<in quanto a te...>. Dice Tobias guardandomi.

<muoviti e sali su questa cazzo di moto>.

Faccio come mi dice, vorrei salutare Dylan ma è meglio evitare, cosi salgo sulla moto di Tobias di corsa.

Tobias mi raggiunge e sale sulla moto, partendo subito, da lontano sento Dylan imprecare, ha ragione, non stavamo facendo niente...credo.

<una parola sorellina, una sola parola e giuro che lo faccio inginocchiare ai tuoi piedi per chiederti perdono>. Dice Tobias, voltandosi per un secondo verso di me, mentre sfrecciava sulla strada.

<sta tranquillo, non mi ha toccata neanche>. Dico con tono sicuro, sperando di rassicurarlo.

<meglio per lui.>. Ringhia ancora Tobias.

Lo odiava, odiava Dylan con tutto se stesso.
Dopo circa 10 minuti arriviamo alle porte di ingresso dei dormitori, ci fermiamo davanti alle scale.

<Eleadora non farlo mai più>. Dice categoricamente Tobias.

<scusami, ho capito>.

Mi sento in colpa per essere andata con Dylan, ma quando ero lì sembrava non dispiacermi per nulla.

KAIROSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora