CAPITOLO 15

34 6 22
                                    

<si sono io, piacere Eleadora e tu chi saresti?>.

<piacere mio Thea>.

Ed è qui che il mio cuore si ferma per un attimo, sembra che tutto stia per frantumarsi in piccoli pezzi.

<Eleadora, lei è...la mia compagna di corso>. Aggiunge Miles, mentre i miei pensieri si sovrastano e penso al peggio, da quando mi chiama con il mio nome intero?

<nonché ex fidanzata di Miles Baker>. Dice Thea, vantandosi in modo spocchioso.

<si... l'ho sentito dire>. Rispondo a Thea, cercando di sorridere per non sembrare preoccupata, anche se in realtà sto morendo dentro, non credevo che si sarebbe presentata...ma tanto meno credevo che avesse ancora un qualche rapporto con Miles.

Dopo poco ci raggiungono dei ragazzi, amici di entrambi, suppongo.

<eii Miles>. Urla il ragazzo più vicino a lui, mentre gli altri sorridono e lo salutano con un cenno del capo, Thea sembra conoscerli tutti perché va a salutarli anche lei molto amichevolmente.

Vorrei scappare...ma in che guaio mi sono cacciata?

<allora? quante te ne sei fatte questo weekend eh?>. Chiede un ragazzo a Miles ridendo e lui ricambia la risata amichevole.

<mah niente di che>. Risponde Miles mentre continuano a ridere. Poi noto che mi stavano guardando.

<chi è questo bocconcino?>. Esclama uno di loro, cercando di accarezzarmi il braccio ma riesco a scostarmi in tempo.

<non ci presenti questa bellissima donna?>. Continua un altro ragazzo, mentre si avvicinano in cerchio a me, sono in cinque.

<è la sorella di Cooper ragazzi, calmate gli ormoni>. Risponde a tono Miles, guardandomi con un sorriso, questa situazione mi fa schifo, i ragazzi sentendo le parole di Miles mi guardano annoiati e sbuffano per tornare poco dopo a condividere un risata di gruppo.

Piano piano si allontanano e né approfitto per sparire, mentre me ne vado vedo che Miles si stava divertendo e non si accorge della mia scomparsa.

Mi accascio a terra seduta sul prato contro un muretto, non so cosa pensare...Thea.."quante te ne sei fatto"... "che bel bocconcino"...."la mia compagna di corso".

Nutro una sorta di gelosia per Thea, voglio che Miles sia solo mio, ma non lo sarà mai, non può esserlo, ci conosciamo da troppo poco. Io e lui non possiamo essere nulla...se non "una delle tante" come ho fatto a non pensarci prima? Mi sento cosi stupida.

Mentre mi lascio divorare dai miei pensieri, mi lascio trasportare dalla stanchezza.

*

<cazzo>. Bisbiglio rendendomi conto di essermi addormentata.

Guardo l'ora sul cellulare che segna le 13.18, ho dormito quasi 4 ore e mi fa un gran male la schiena.

<Eleadora tutto okey?>.

Alzo lo sguardo ed era Michael, annuisco e cerco di mettermi più dritta possibile.

<ti vedo un po' pallida..hai bisogno di un po' d'acqua?>. Mi chiede gentilmente Michael, mentre si accomoda vicino a me.

<sei gentile Micheal, ma gradirei di più una birra>. Rispondo ironicamente, lui resta a parlare con me per un po' e io decido di raccontargli la mia situazione con Miles, del bacio, di quello che è successo questa notte, di Thea, gli racconto di Dylan del modo in cui mi attrae...ma sento di dovergli stare alla larga e infine gli dico di Tobias.

<sono colpito, ma ciò che ti consiglio è di percorrere la strada del tuo cuore, senza però dimenticare di far guidare alla mente>.

Noto nello sguardo di Michael un briciolo di compassione.

<io non so cosa voglio>.

<prenditi il tuo tempo Ele, fa quello che ti fa stare bene, non guardare nessuno pensa un po' a te stessa>. Mi dice Michael, rivolgendomi un sorriso coraggioso e pieno di energia, gli sorrido a mia volta e lo abbraccio.

<grazie Michael, grazie veramente>.

Mi alzo e saluto Michael con un gesto di mano e un sorriso e lui fa lo stesso, mi incammino verso i dormitori, oggi non ho voglia di mangiare, ma solo di stare chiusa in casa a leggere.

Appena entrata in camera mia prendo il mio solito romanzo e mi sdraio sul letto, che mi ricorda tanto Miles....quel ragazzo mi avrebbe fatta impazzire.

I ricordi di questa notte vagano vividi nella mia mente, non riesco a prendere una tregua dal pensiero delle labbra di Miles..del suo corpo..del suo calore. Credo che sto per impazzire, mi serve pace.

Cosi decido di cambiarmi e uscire, ma non faccio in tempo a varcare la porta, che c'era Dylan li davanti.

<ciao Dylan>. Ci mancava lui a scombussolare i miei pensieri ancora una volta.

<bellissima, oggi ho deciso di uscire con te>.

<uscire? con me?>.

Ma è impazzito forse?

<si? a te...va bene?>.

<Dylan devo ricordarti cos'è successo l'ultima volta ch->. Non faccio in tempo a finire la frase, mi sorride e mi accinge il braccio obbligandomi a seguirlo.

<giuro stavolta ho scelto un posto migliore>. Esclama Dylan, guardandomi gioiosamente.

Cosi mi lascio convincere e mi porta in camera sua, dove c'erano petali di rose ovunque, un tavolo per due, candele, cuori e della pizza.

<mi sento ammaliata, wow>.

<non capisco i tuoi termini da filosofa, ma spero sia un complimento>.

<lo è, Dylan>.

Nessuno aveva mai fatto una cosa simile per me, è davvero, wow.

<forza, mangiamo>.

Cosi con l'invito di Dylan mi siedo a tavola, successivamente lui fa lo stesso e pranziamo.

<è buonissima questa pizza Dylan, grazie>.

<non devi ringraziarmi, Ely>.

Eccola di nuovo, una fitta al cuore.

<preferirei se tu evitassi questo soprannome>.

<che c'è di male? ho sbagliato qualcosa?>.

<no Dylan, però...>.

Non so che dirgli, mi trovo in difficoltà, non so come farglielo capire senza raccontare troppi dettagli.

<ho capito, ti chiama cosi il tuo fidanzato?>.

<cosa? non sono fidanzata>.

<e di Miles? lo hai baciato per gioco?>.

Come fa a saperlo?! non c'era nessuno, forse lo presuppone.

<io e Miles non ci siamo neanche mai sfiorati>.

<Eleadora non mentirmi, lo so che l'hai baciato le voci girano velocemente, romantico Miles che sceglie la panchina sotto gli alberi d'autunno>.

Sono sconvolta da questa rivelazione, non riesco a crederci che allora qualcuno ci ha visti.

<Dylan non sono affari tuoi>.

<perché lui Ele?>.

<Dylan smettila, per favore, credo sia stato uno sbaglio>.

<quindi anche andare a letto con lui è stato uno sbaglio?>.

Ho il cuore in gola, non riesco a credere a quello che mi dice, perché sa e soprattutto come, ho bisogno di aria.

Mi alzo di scatto dal tavolo, lui fa lo stesso e si avvicina a me, mi prende per i fianchi e avvicina piano i nostri corpi e i nostri visi.

Ci guardiamo negli occhi e subito dopo gli sguardi di entrambi si concentrano sulle labbra che hanno difronte, Dylan si avvicina piano a me, mi accarezza le labbra con il pollice e....

KAIROSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora