CAPITOLO 10

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<senti sorellina, James e Dylan appartengono ad un passato che vorrei non mi appartenesse più>.

<voglio saperlo Tobias, basta segreti>.
Lui sospira rassegnato.

<James e Dylan erano i miei due grandi amici, insieme a Miles, poi ci siamo separati, le nostre vite stavano diventando troppo diverse>. Tobias si ferma per prendere fiato.

<James ha provato ad andare a letto con Megan, tradendo la fiducia di tutti e rovinando la nostra relazione, cosi ci allontanamo da lui, successivamente Dylan si fidanzò e iniziò a metterci da parte, e cosi anche lui si allontanò, sia io che Miles nutriamo un forte rancore verso quei due, per questo ti chiedo di starci alla larga, sorellina>.

<è per questo tu e Megan avete chiuso..?>.

<si, perché lei ci è andata a letto con James>.
Cazzo, che stronza.

Però aveva ragione Tobias, vedere il tuo primo amore che va a letto con uno dei tuoi migliori amici, non è una bella cosa.

<sorellina è anche per questo che provo a farti conoscere tutti i miei amici, cosi loro sanno chi sei, mi si romperebbe il cuore se accadrebbe con te quello che è accaduto con Megan>.

Non avrei mai pensato che ci fosse tutto questo dietro.

<mi dispiace tanto, Toby>.

<non dispiacerti, però ti scongiuro, stagli alla larga>. Mi implora Tobias, con uno sguardo colmo di disperazione.

Io annuisco e lo abbraccio, se lo merita, più di tutti.

Decidiamo di rientrare nei dormitori, nel salire le scale ci imbattiamo in Miles.

<i fratelli Cooper che si riuniscono ancora una volta>. Esclama Miles.

<ogni tanto sappiamo volerci bene>. Risponde Tobias, mentre io sorrido.

<amico, che dici se ti rubo un po' tua sorella?>. Dice Miles sorridendo.

<rubala ma non troppo, almeno due metri di distanza>. Risponde Tobias, guardandolo seriamente. Miles annuisce, si avvicina a me e mi prende per il braccio.

<allora piccola, come va?>.

<tutto bene a te?>.

<potrei stare meglio>.

Lo guardo con uno sguardo interrogativo, non capisco a cosa si riferisce.

<ad esempio?>. Chiedo incuriosita.

<se non andresti in giro con queste maglie...un po' troppo chiare>. Dice Miles, guardandomi dalla testa ai piedi, squadrando ogni parte del mio corpo, mentre mi divorava con un semplice sguardo.

Nel mentre ci allontaniamo in silenzio, arriviamo ai cancelli del campus, decidiamo di uscire e passeggiare nei dintorni, poi ci fermiamo su delle panchine tra degli alberi.

<tuo fratello mi ha detto che Dylan era con te prima, è cosi?>.

Come faceva già a saperlo?

<si è così>.

<che cosa ci facevi in camera tua con lui?>.

<non sono dovuta a spiegarti nulla>. Dico con convinzione, guardando l'ira di Miles cresce nei suoi occhi, color miele.

Lui mi afferra il mento e con una mano e avvicina i nostri volti, siamo cosi vicini che riesco a sentire il suo respiro sulla mia pelle.

<tu devi dirmelo, piccola>.

<cercavo uno stronzo accessibile, alla mano e bendisposto>. Lo provoco, non mi dispiace affatto l'idea di vederlo infastidito per qualcosa di mio.

<accessibile, alla mano e bendisposto?>. Ripete Miles, ancora a pochi centimetri dalle mie labbra, mentre moriva dentro.

Sento che sta per andare in escandescenza, è attraente anche da furioso.

<se vuoi, un uomo che possa soddisfarti come dio comanda, ti conviene cambiare stronzo>. Dice Miles, allontanandosi da me brutalmente.

<in effetti James non è male> dico sfidandolo, portandomi una mano al mento in segno di decidere.

<ah si?>. Ringhia Miles.

E l'attimo dopo mi agguanta i fianchi e mi avvicina a lui.

<si, non è mal..>. Non finisco in tempo la frase che le sue labbra si catapultano sopra le mie, creando un'incastro perfetto, da cui non ho scampo, ricambio quel bacio inaspettato con più foga.

È come se fosse il primo libro scritto sulla mia lingua, l'unico che potessi leggere e vivere.

Le farfalle nel mio stomaco incominciano a compiere una danza confusa, come se la stesse suonando una delle orchestre migliori al mondo.

Miles continua a baciarmi, senza mai fermarsi e io faccio lo stesso, non voglio staccarmi da queste labbra.

Non ho mai creduto nel destino, ma da quando il marrone delle sue iridi si è mescolato con il nero delle mie...devo ricredermi, siamo gli opposti destinati a stare insieme. Il sole e la luna, la nostra eclissi è giunta, e se è vero che le anime gemelle sono legate da un filo rosso, io avevo finalmente trovato la mia estremità.

le nostre labbra si schiudono, allontanandosi, ci guardiamo per un secondo negli occhi, affannati, con i volti a un centimetro di distanza, in questo momento capisco che io, in quei due dannati occhi marroni, ci ho sempre visto il mare e che sarebbero stati la mia condanna.

<cazzo. Eleadora.>. Esclama Miles, con uno sguardo pieno, che non sono capace di descrivere.

<Miles..ecco..io..>. Cerco di parlare ma non riesco, mi sento stordita.

<è stato fantastico e voglio già rifarlo>.

<mio fratello cosa dirà di questo?>. Vado in panico solo al pensiero che lui possa scoprirlo.

<per un bacio può anche non saperlo>. Dice Miles, ammorbidendo pian piano la sua presa dai miei fianchi.

<io non voglio fargli del male, Miles, lui è mio fratello, io non posso fargli tutto questo dopo Megan>. Dico e rivolgo il mio sguardo verso il basso.

<hai ragione, non possiamo fargli questo>. Dice rammarico Miles.

<cerchiamo di starci alla larga perfavore, non voglio deluderlo, ma so che sarà molto più difficile se mi sei vicino>.

<vuoi restare lontana da me, piccola?>.
Quell'uomo mi scioglie il cuore come si sciolgono i ghiaccioli in estate.

<devo starti lontana, per il bene di mio fratello>.

<va bene>.

mi alzo da quella panchina, sorrido cortesemente a Miles e prendo la strada di ritorno, mi piace passeggiare, mi aiuta a riflettere, ma mi sono cacciata in un grandissimo guaio.

Appena arrivata all'entrata dei dormitori vedo nuovamente Dylan, che mi saluta con un gesto del capo e io ricambio, non mi fermo a chiacchierare perché ho bisogno di andarmene in camera mia.

Salita in camera mia, mi stendo sul divano. Che cosa sto facendo? domani ho lezione non ho studiato nulla, ho baciato Miles, il migliore amico di mio fratello, dopo tutto quello che mi ha raccontato, non ci posso credere che mi sia anche piaciuto...Miles era un donnaiolo, ne aveva 100, perché doveva baciare me...e perché ho ricambiato quel bacio? perché mi era piaciuto cosi tanto? mi sta per esplodere la testa.

Mi alzo dal divano e raggiungo il piano cottura, dove ci trovo un foglio di carta, piegato e riposto lì, da qualcuno che non ero stata io, decido di aprirlo.

"non toccare merce che non ti apparterrà mai."
Chi poteva mai averlo scritto? Ed essere entrato in camera mia?

KAIROSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora