CAPITOLO 1

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È il giorno della partenza per la California, sono veramente molto emozionata, ho salutato già tutti il giorno prima e mi mancano tantissimo, mamma mi accompagna all'aeroporto ho il volo delle 10.00 del mattino cosi arriverò lì alle 17.45 del pomeriggio, in modo da salutare mio fratello e vedere la scuola, ma soprattutto disfare le valigie nel mio dormitorio.

Una volta arrivate in aeroporto, sono le 9:45 scendo dalla macchina insieme a mia madre e ci dirigiamo verso i controlli, per i bagagli, dove avrebbe dovuto salutarmi, poiché oltre non può accompagnarmi e quindi cosi fa;
<buona fortuna Ele, non dimenticare di chiamarmi ogni tanto>.

Mi raccomanda prima di abbracciarmi, io alzo gli occhi al cielo ironicamente.

<tranquilla mamma so cavarmela non c'è bisogno, sono decisamente grande>.

mi abbraccia e mi sussura. <ti voglio bene>.

La stringo a me ancora più forte e ricambiando l'abbraccio. Cinque minuti dopo, sono in fila per il controllo dei bagagli, una volta che salgo sull'aereo il tempo vola, e dopo 7 ore e 45 minuti finalmente sono in California, all'aeroporto mi viene a prendere mio fratello e parliamo per tutta la durata del viaggio, sono emozionata come una bambina.

Una volta arrivati al college, lui fu incaricato di farmi vedere le aule più importanti della scuola, e il mio dormitorio, mio fratello frequenta l'ultimo anno di quella scuola, la conosce veramente bene, e conosce anche le persone al suo interno cosi si prende la responsabilità di farmi da guida.
Una volta finito il tour, arrivo fuori la mia stanza e mio fratello mi lascia sola, per sistemare tutte le mie cose, e cosi faccio.

Poi più tardi in quel pomeriggio, decido di uscire, per vedere dov'è il dormitorio di mio fratello.
Dopo circa 30 minuti, trovo la sua stanza, quel posto era immenso e io avrei dovuto imparare ad orientarmi, busso alla porta e lui mi fa entrare qualche secondo dopo.

<allora sorellina che ne pensi di questa scuola?>. Mi chiese Tobias, guardandomi incuriosito.

<è molto grande e dispersiva, devo ancora conoscerne la maggior parte e già mi sembra infinita>.

Lui sorrise divertito dalla mia risposta.

<ci farai presto l'abitudine, domani ti faccio conoscere qualcuno>. Mi dice con voce di chi ne sapeva più di me.

<ci sto, ma non voglio vedere quella spavalda della tua ex ragazza>. Gli dico incrociando le braccia al petto con fare goffo, lui ride divertito.

<puoi stare tranquilla>.

Ebbene sì l'ex di mio fratello frequenta la nostra stessa scuola, al 3 anno, due anni più grande di me e un'anno più piccola di lui. Passo due ore a parlare con lui, nella sua stanza, fin quando mio fratello annuncia l'ora di andare a dormire.

Mi è mancato veramente molto vederlo cosi, non era cosi felice da quando aveva 8 anni e quest'anno ne compierà 21.

Subito dopo averlo salutato mentre torno nel mio dormitorio una ragazza alta, snella, con dei capelli corti e di un marrone nocciola, mi ferma e mi chiede <ciao scusami, io sono del primo anno, cioè insomma sono nuova e non ho la più pallida idea di dove sia il mio dormitorio potresti aiutarmi?>.

Le sorrido.

<anche io sono del primo anno, e in questo posto è veramente difficile orientarsi, ma se vuoi posso provarci ugualmente>.

Subito dopo, vediamo un ragazzo correre nella nostra direzione, si ferma vicino a noi con il fiatone.

<Delia....l'ho trovata....la nostra stanza..l'ho trovata>. Dice, mentre cerca di prendere fiato ad ogni parola che pronuncia.

<finalmente, allora possiamo andare>. Gli risponde la ragazza che presumo si chiama Delia, il ragazzo si sofferma a guardarmi per un secondo.

<piacere sono Michael e tu hai un bel sorriso>.

Dice, e allunga la mano verso la mia, non posso far altro che ridere e ringraziarlo.

<grazie mille, piacere mio, Eleadora>.

Gli stringo la mano e la ragazza aggiunge.
<io sono Delia, ma penso che l'hai già intuito, scusami per averti disturbato, sia da parte mia che di michael>.

Sorrido di nuovo, per il modo in cui sottolinea Michael.

<tranquilli, mi ha fatto piacere conoscervi ci vediamo in giro>. Li saluto e me ne vado nel mio dormitorio, ormai sono le 22.45, cosi decido di farmi una doccia e andare a dormire.

L'indomani sarà il mio primissimo giorno alla Stanford, e sono veramente molto emozionta.

KAIROSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora