CAPITOLO 17

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<Eleadora sei molto ingenua>.

<Michael, spiegati meglio>.

Fa un respiro profondo.

<Thea non va a letto con Miles da quando si sono lasciati, ma dice di andarci a tutte le ragazze che gli si avvicinano, per poi farle allontanare da lui>.
Resto per un secondo a pensare alle parole di Michael.

<magari se lo dice a tutte è davvero cosi non credi?>.

<Eleadora, Thea è perfida e astuta non riesci a capire quante voci girino sul suo conto in questa scuola>.

<vorrei crederci, ma sento che lei ha ragione>.
Michael sbuffa e rotea gli occhi al cielo, poi mi guarda e mi sorride.

<sei stupida ma sempre più bella>. Mi stuzzica lui colpendomi leggermente sulla spalla.

<magar->. Non mi lascia finire la frase che la sua voce mi sovrasta.

<basta illudere la tua vita di "magari", alzati e prenditi ciò che è tuo>. Mi sorride e io faccio lo stesso.

<grazie Michael>.

Da lontano sentiamo il rumore di una moto, un suono che riconoscerei tra mille, il rumore del motore e le ruote sul asfalto, poi si avvicina sempre di più e quando è davanti a noi non ho più dubbi.

Dylan si sfila il casco mentre scende dalla moto.

<è arrivato il cavaliere oscuro, principessa>. Dice Michael.

Mi alzo di scatto, mi avvicino a Dylan e gli sorrido, gli assesto un bacio sulla guancia, prendo il casco che ha in mano e me lo infilo, con un gesto della mano saluto Michael poi monto su e mi lascio trasportare da lui.

Accende la moto e parte senza pensarci due volte.

<dove andiamo?>. Gli chiedo, cercando di alzare la voce per farmi sentire.

<vedrai>.

Dopo una quindicina di minuti inizia a rallentare e questo mi fa capire che siamo quasi arrivati, poi ferma la moto davanti a un ruscello e mi invita a scendere mentre lui fa lo stesso.

<ti piacciono i posti all'aperto?>.

<molto, fumare senza scocciature mi piace di più>.

Iniziamo a oltrepassare il ruscello e ci sediamo sul prato verde, ce ne era una distesa immensa, solo per noi.

Dylan tira fuori il suo pacchetto di Camel e se ne porta una alla bocca, accendendola e guardandomi.

<perché sei venuto a prendermi chi ti diceva che ero lì?>.

<perché sei prevedibile>.

Lo guardo incantata, non capisco neanche io cosa provo per Dylan, ma quando lo guardo mi sento il cuore in gola.

<perché sei scappata ieri?>. Mi chiede mentre aspira nuovamente dalla sua sigaretta.

<avevo degli impegni>. Rispondo fredda mentre cerco di guardare altrove, fallendo perché i suoi occhi sono delle calamite per me, ma guardando in cielo noto che non c'è bel tempo.

<andavi da lui?>. Mi chiede, mentre sbuffa e alza la testa verso l'alto perdendosi nel celeste del cielo.

Una morsa mi contrae lo stomaco, mi dispiace vedere quanto si preoccupi e si metta in competizione con Miles, ma tra loro non ci sarà mai paragone.

<no Dylan, io e Miles non siamo niente>.

<però lo vedo come ti guarda>.

<che vorresti dire?>. Chiedo confusa, si prende un attimo per spegnere la sigaretta e guardarmi, poi prende fiato.

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