CAPITOLO 23

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D'un tratto Dylan accosta la moto, e capisco che siamo arrivati.

Scende dalla moto, e mi aiuta a seguirlo.

<dove siamo?>. Chiedo incuriosita.

<in un posto dove puoi sfogarti quanto vuoi>.

Davanti a me si presenta un boschetto, con delle panchine e degli alberi molto fitti.

Avanziamo ancora, fino ad arrivare ad un ruscello.

Dylan mi fa accenno di sederci sul bordo, e io annuisco. Ci sediamo. E lui mi poggia una mano sulla coscia. Mentre con l'altra si accende una sigaretta.

<ti hanno fatta del male?>.

<no>. Una lacrima mi riga il viso.
<ma mi sento lo stesso vuota..Dylan>.

<mi dispiace per quello che è successo stasera Ele>.

<non dispiacerti>.

Dylan si volta nella mia direzione, i nostri occhi si incontrano, e per un attimo si leggono senza rompere il silenzio.

<devi lottare per stare bene, principessa>.

<mi sono rialzata ogni singola volta Dylan, anche se faceva male, anche se mi sentivo distrutta, e continuerò a farlo>.

<il principe perfetto non ti salverà>.

<cosa intendi?>.

<intendo dire che non ti salverai cercando la perfezione, ma solo con chi sarà disposto a combattere le tue stesse battaglie, ed è il cattivo... Perché è spezzato proprio come te>.

Ho capito cosa sta dicendo. Cosa sta cercando di fare. E cazzo....non posso permetterglielo.

<è un'errore Dylan, e devo ricordarlo ad entrambi>.

<le principesse non vanno salvate, hanno bisogno di qualcuno che lotti con loro>.

Si avvicina al mio viso, accarezzandomi piano il collo con il dorso della sua mano. Mi passa il pollice sul labbro inferiore.

Rabbrividisco a quel tocco.
Ma mi costringo ad allontanare il viso girandolo dal lato opposto al suo.

<è sbagliato questo>.

<chi può deciderlo principessa?>.

Mi volto a guardarlo.
<il fatto che ero nel letto con un altro poche ore prima di essere qui?>.

<sei fidanzata?>. Mi chiede, come se sapesse già la mia risposta.

<no>. Sussurro.

<e allora? sai nel letto di quante ragazze sono finito io? ma è te che voglio>. Getta la sigaretta lontano da noi.

<Dylan...>. Abbasso lo sguardo verso il ruscello.

<non ho mai permesso a nessuna di avermi come mi hai tu senza neanche avermi mai toccato>.

Scuoto la testa in segno di disapprovazione.

Lui mi prende per mano, e me la stringe, portandosela al petto.

<ascoltalo, non ti mentirei mai>.

<Dylan non è questione di bugie, è sbagliato quello che senti>.

<perché sono il solo a sentirlo?>.

<mi stai mettendo in difficoltà per favore>. Mi ritiro la mano.

Lui mi guarda, e estrae un'altra sigaretta dal pacchetto nei suoi jeans, portandosela alla bocca.

Con la mano libera prende a sfiorarmi il labbro.

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