Luna park.

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Camminavo per quel luogo che tempo fa tanto amavo.Osservavo ogni piccolo particolare ricordando il passato.I miei occhi scorrevano cercando di captare e inquadrare ogni dettaglio così da ricordarlo poi negli anni,come fosse una foto.
Guardai le montagne russe di cui da piccola avevo paura,cosi alte e rosse,ora arrugginite dal tempo e chiuse ai clienti.La casa degli orrori che da piccola amavo,ora cadere a pezzi e perdere colore per colpa degli anni e del tempo.La ruota panoramica così enorme,scolorita e senza alcune cabine che ora si ritrovavano a terra.Il prato,una volta verde,pieno di fiori e ben tagliato,ora diventato un aggroviglio di erba,rami e spazzatura.
I miei occhi divennero ben presto lucidi mentre ripensavo agli anni trascorsi in quel luna park.
I miei piedi continuarono ad avanzare senza il mio consenso mentre scrutavo per bene il paesaggio,i brividi si impossessarono del mio corpo facendolo tremare.Caddi a terra accanto alle macchinine scontro che ora erano solo un mucchio di rottame arrugginito.
Tutto ciò non poteva essere davvero accaduto. Non potevo credere che quel parco, che per me contava più di ogni altra cosa, fosse stato chiuso ed in seguito abbandonato.
Strofinai il maglione sui miei occhi cercando invano di asciugarli.
Trattenni i singhiozzi che,però,ben presto salirono ed uscirono dalla mia bocca sfuggendo al mio controllo.
Mi accovacciai su me stessa e portai le gambe al petto.
Tutto ciò che era rimasto della vecchia me, la mia infanzia, i miei ricordi, erano stati gettati via come dei rifiuti. Come se un soffio di vento li avesse spazzati via lasciandomi vuota.
C'ero solo io in quel parco,sola con i miei singhiozzi che rimbombavano fra i giochi,ormai inagibili,e la natura.
Sentii qualcosa di caldo sulla mia spalla e non potei trattenermi dal sobbalzare.
Alzai la testa e mi girai verso la fonte di calore trovando un giovane ragazzo che mi osservava.
Mi alzai di scatto allontanandomi impaurita.
Arrivai a toccare con le spalle una struttura dietro di me.
Mi girai e vidi un pezzo dell'attrazione che da piccola preferivo.Un trenino a forma di lombrico,ma ora ne era rimasta solo la testa, rovinata dal tempo.Tornai a guardare il ragazzo e lo trovai a me più vicino.
Sobbalzai per la seconda volta nell'arco di pochi minuti.
-Ehy no,scusa,non volevo spaventarti.Ti ho visto li,accovacciata sull'erba e volevo vedere se fosse tutto ok-cercò di tranquillizzarmi spiegandomi le sue intenzioni.
Scossi la testa negativamente.
Era evidente,nulla era ok.
-S-solo r-ricordi-sussurrai sedendomi nuovamente a terra accanto al trenino.
Si sedette al mio fianco guardandomi.
-Vuoi parlarne?-disse soffiando le parole in un sussurro.
-V-venivo qui da bambina,era l'unica cosa che mi rimaneva della mia infanzia.Ci tenevo-sussurrai.
-E i tuoi genitori?-chiese.
Auch.Tasto dolente.
-L-loro...-un sospiro uscì dalle mie labbra tremolanti,che lasciarono la frase a metà.
Rimase in silenzio capendo il segnale.
Non volevo parlarne,non con uno sconosciuto poi.
Mi girai di poco a guardarlo per poi riabbassare lo sguardo.
Fece leva sulle braccia e si mise in piedi,mi porse la mano aiutandomi ad alzarmi.
Lo ringraziai con voce fioca e lo vidi alzare un angolo delle labbra,come per sorridermi.
-Io devo andare ora.Ciao piccola-lasciò un bacio sulla mia guancia,prima di girarsi ed allontanarsi, sparendo poi nella nebbia.
Una cosa mi venne in mente vedendolo andar via:non sapevo il suo nome.
-Ehy aspetta! Non so come ti chiami!- la mia voce uscì in un grido dalle mie labbra, per poi rimbombare per tutto il Luna park. Attesi qualche istante, ma non ottenni risposta.
Sospirai e, mentre la gola secca mi bruciava per il brusco passaggio dell'aria fresca, ripensai a quello strano ragazzo comparso all'improvviso.
Era molto particolare, sperai che lo avrei rivisto e visualizzando il suo volto nella mia memoria mi dissi che lo avrei sempre riconosciuto per una cosa che mi é rimasta impressa tutt'ora.

I suoi occhi.

Fun Fall // COMPLETATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora