Cap 12: Castighi e partite perse.

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T/n p.o.v.

Ancora lì. In quella posizione. I nostri volti non facevano altro che avvicinarsi sempre di più e le nostre labbra stavano quasi per sfiorarsi. Cominciai a tremare e a inspirare finché arrivammo alla massima distanza ravvicinata. Continuò per tutto il tempo ad annusarmi la rosa che avevo dietro l'orecchio e questo non fece altro che surriscladarmi ancora di più. Continuai a inspirare e a sentire molto calore corporeo finché le nostre labbra si sfiorarono appena...Stavo percependo troppa ansia. E se fosse uno come Adrian? Che vuole giocare con i miei sentimenti? Non mi sarei mai perdonata un simile errore di nuovo...Eppure lui con quegli occhi e quello sguardo...Sembrava diverso...Innocente. Le nostre labbra ancora continuavano a sfiorarsi e percepirsi. Anche lui era teso...Stava continuando a inspirare e a gemere sempre di più. Ormai per noi il rumore assordante della musica era sparito c'eravamo soltanto noi due al centro del mondo. Parlò in un dolce sussurro.

<<Tesa?...>> chiese imbarazzato e arrossato lievemente. Le nostre labbra non smettevano di sfiorarsi.

<<I-Io...>> mormorai...Non sapevo cosa dire perché avevo paura che una mia parola o movimento avrebbe potuto rovinare il momento.

<<Tu?...>> domandò.

<<Ho caldo...Oh...>> sussurrai tremando. Con istinto gli toccai la guancia destra e con l'altra mano gli lisciai uno dei due ciuffi bianchi umidi...Stavo sudando...Troppo. Arrossì.

<<Allora continua a sentirlo...Però...Stai ferma...Solo un attimo.>> sussurrò sfiorandomi con un dito freddo le labbra facendomi leggera pressione. Non fece altro che farmi arrossire di più...Non resistevo più.

<<Perché... Vuoi che... Stia ferma?>> sussurrai balbettando.

<<Sei...Carina quando sei accaldata e imbarazzata...Non smettere di toccarmi.>> mormorò e sul suo volto apparve un piccolo sorrisino che forse era la cosa più adorabile del mondo. Avevo il volto viola porpora...Stavo percependo troppo caldo.

<<Non smettere nemmeno tu ti prego...>> chiesi.

<<Perché?...>> chiese dandomi più pressione al labbro.

<<Perché...Mi piace...>> sussurrai.

<<Ti piace?...>> chiese. Risposi tutto quello che mi uscì dalla testa.

<<Si mi piace molto quando mi tocchi le labbra anche se prima ci insultavamo come due sciocchi e basta... Quindi ti prego non smettere...Però...Tu perché mi insultavi prima?...>> chiesi velocemente supplicandolo. Acconsentì e continuò a toccarmi le labbra e con l'altra mano scese sul mio fianco.

<<Non volevo insultarti...Non volevo...Per niente...L'ho fatto solo perché volevo che mi notassi e anche perché...Volevo starti vicino e conoscerti...Ho sbagliato...Spero che io possa rimediare...Non so relazionarmi con le persone e non ho un migliore amico...Scusa...>> replicò continuando a toccarmi il labbro inferiore. MI vuole conoscere...Quindi vuole essere mio amico...Da sempre...Ma come mai è sempre stato da solo?...Cosa significa?...Perché non ha un migliore amico come io ed M/a?...Che sia solo timido o ha sofferto di qualcosa in passato?...Risposi.

<<Mi dispiace...Ma...Ti perdono anche io ho sbagliato scusami...Scusa...Ora però ho una domanda.>> affermai.

<<Qualunque cosa>> sussurrò.

<<Noi due...Ora...Siamo...Amici?...>> chiesi. Rispose dopo molti secondi avvicinandosi ancora di più. Mancava mancava soltanto un microscopico granello di sabbia di distanza. Rispose con una un affermazione inaspettata.

La luce dei miei occhi💫✨ Akutagawa Ryunosuke X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora