Troppa luce, ecco qual era il problema di quel posto.
Troppa luce ovunque.
Mi schermai gli occhi con la mano e per la centesimavolta rimpiansi di non avere con me un paio di occhiali dasole.
Se solo non avessi odiato quegli affari fastidiosi chepesavano sulla faccia e rendevano tutti irriconoscibili.
Ma chi volevo prendere in giro, poi.
Non possedevo un paio di occhiali da sole non soloper il mio odio, ma anche perché non avevo avuto bisogno di indossarli negli ultimi due anni.
Per mantenermi, avevo lavorato di notte come cameriera e cuoca sottopagata in un numero imprecisato di posti.
Gli occhiali da sole non solo erano diventati inutili, maun lusso che non potevo permettermi.
Il mio ritmo circadiano era cambiato radicalmente e in quei primi tre giornidi vacanza ero stata appena in grado di combattere fiaccamente la letargia che mi colpiva di giorno, per poi esserepresa da frenetica energia nelle prime ore della sera e durante tutta la notte.
I miei compagni di viaggio si erano presto stancati dicercare di coinvolgermi in attività diurne sportive e acquatiche, e quella mattina avevano persino evitato di passare dalla mia tenda per vedere se fossi sveglia.
Un po' midispiaceva, dopotutto quelle erano le prime ferie che face vo da ben ventiquattro mesi, e la mia collega Gloria erastata gentile a invitarmi a passare quindici giorni in campeggio con i suoi amici e il suo ragazzo. Avevo accettatoimpulsivamente, sperando che in qualche misterioso modo mi sarebbe venuta voglia di essere socievole, allegra ecarina con dei perfetti sconosciuti.
Del resto, nemmenocon Gloria, benché lavorassimo insieme da sei mesi, c'eramai stato un gran rapporto.Avrei dovuto prevedere che forzare la mia natura daasociale incallita sarebbe stato completamente inutile. Giàdover lavorare immersa nelle persone tutte le sere in unlocale mi stancava al punto da farmi crollare sfinita sul letto a ogni alba.
Spesso mi trovavo a singhiozzare sola, nella casa dalletapparelle perennemente abbassate, la porta aperta su diun buio corridoio privo di mobili e con solo il cuscino dastringere, mentre i mesi passavano e io continuavo a dirmiche il giorno dopo sarebbe andato meglio, che il giornodopo le cose sarebbero state diverse.
Ma quando sei sola, quando le bare dei tuoi genitori edi tuo fratello sono state tumulate da tempo e tu sei l'unica che porta ancora dei fiori sulla loro tomba, quandodentro hai solo vuoto e buio, il giorno dopo non va maimeglio: è solo uguale a quello prima e a quello prima ancora.
Deglutii e mandai giù, nel profondo di me. Il grumo didolore che mi si era formato nella gola rischiava di soffocarmi. Mi alzai stiracchiandomi e respirai profondamenteammirando il sole che tramontava, scomparendo dolcemente oltre la cresta delle colline che circondavano il lagopresso il quale eravamo venuti a campeggiare. Mi diressiverso la riva ipnotizzata dalle sfumature arancioni e violache aveva assunto l'acqua e mi liberai del prendisole, immergendomi con il vecchio bikini che avevo ripescato dal fondo di un cassetto della mia camera.
Mi mossi rapidamente, non c'era nessuno nei paraggi ma non volevo chequalcuno fissasse le cicatrici che mi sfregiavano il fiancosinistro, promemoria dell'incidente d'auto.
Nuotai sott'acqua per lunghi tratti, emergendo solo per fare il mortoa galla e poter così ammirare il cielo che stava colorandosidi scuro.
L'acqua mi entrò nelle orecchie tappandole, escludendo i rumori del posto e dandomi l'illusione di essere immersa in un mondo tiepido e silenzioso, dove l'unica cosaimportante erano le stelle che andavano pian piano comparendo nel blu che diventava nero.Mentre mi cullavo in quella perfezione, una sensazionedisturbante mi si insinuò dentro: c'era qualcosa che nonandava, il cuore iniziò a battere più veloce mentre l'inquietudine mi strisciava sulla pelle.

STAI LEGGENDO
Feline
FantasyVol I In Germania, nascosta fra le fronde delle foreste più fitte, riparata dai corsi d'acqua più insidiosi, e soprattutto protetta dalla magia, la Tenuta è la comunità segreta che l'anziana Isolde ha costituito anni fa. Qui, organizzati in clan, al...