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Guardavo le goccioline di pioggia depositarsi lentamente sul vetro trasparente della finestra.
Sembrava giocassero a rincorrersi l'una con l'altra, per poi unirsi e finire il loro tragitto lungo tutta la vetrata.

Entrava un piccolo spiffero che proveniva dalla fessura della porta che era stata appena chiusa.
Mi fece venire un piccolo brivido che mi percose tutta la schiena.

Ero a casa di Hyunjin per completare il lavoro che non avevamo finito il giorno prima.
Stavo andando a casa sua quando dal cielo nuvoloso cominciò a piovere a dirotto e mi ero praticamente inzuppato. Sentivo tutti i vestiti appiccicati alla pelle e questo mi faceva infreddolire parecchio. Hyunjin mi aveva aperto la porta e mi aveva fatto entrare subito.

"Oddio, Felix! Ma non avevi un ombrello per coprirti con questo tempaccio?!"

"Ha iniziato a piovere proprio quando stavo arrivando a casa tua, Hyung."

"Aspetta che vado a prenderti qualcosa per cambiarti, non puoi restare così, se no ti prenderai un raffreddore..."

Non feci in tempo a rispondergli che lui era già sparito per andarmi a prendere il cambio.
Poco dopo tornò con una felpa scura e un paio di pantaloni da tuta in mano.

"Ecco qui! Beh il bagno è in fondo a destra, ti ho messo anche un asciugamano per asciugarti sia il corpo che i capelli... Ti aspetto su in camera mia."

"Ok"

Attraversai il corridoio che collegava l'ingresso con le altre stanze presenti nell'abitazione. Girai la testa per vedere che stanze erano: c'era un piccolo ripostiglio dove si trovavano i cappotti e le scarpe, la cucina, la sala da pranzo, il salotto, un piccolo studio che Hyunjin mi aveva raccontato si trattasse dello studio di suo padre anche se ormai non lo usava molto spesso, la rampa di scale che collegava il piano terra con il primo piano e in fondo il bagno.

Aprì la porta color nocciola e accesi la luce per vederci bene.

Era un ambiente abbastanza spazioso, e anche luminoso grazie alla finestra situata proprio davanti alla porta.

C'era una doccia sulla sinistra appena entrati, poi un lavandino con uno specchio, un bidet e la toilette. Sul lato destro c'era un mobile bianco con dettagli azzurri che pensai contenesse cose varie per l'igiene e infine dietro alla porta una vasca da bagno. I colori che predominavano erano il bianco e l'azzurro ed entrando percepii un leggero profumo di lavanda.

Appoggiai i vestiti che mi aveva dato Hyunjin sul mobile e mi spogliai dei panni oramai zuppi d'acqua, che abbandonai in un angolino per terra.

Presi l'asciugamano bianco e me lo passai su tutto il corpo, e poi lo strofinai sui capelli anch'essi bagnati.
Ero abbastanza asciutto e presi i vestiti di Hyunjin. Erano morbidi e la felpa sembrava la cosa più comoda del mondo appena la vidi.

La avvicinai al viso per metterla e mi paralizzati.
Profumava. Profumava di Hyunjin. Il profumo di gelsomino misto all'ammorbidente che usava per tutti i vestiti che aveva mi entrarono nel naso e non se ne volevano più andare. Era esattamente così che profumava lui. Gli stessi odori che sentivo quando mi avvicinavo al suo corpo. La stessa voglia di sentire quel profumo divino mentre stringevo il suo corpo al mio in un abbraccio senza fine. Creava una maledetta dipendenza, come tutto di lui del resto.

Feci passare la testa per il buco e la infilai facendola scendere sul mio busto, levando quella fastidiosa sensazione di freddo che continuava a perseguitarmi.

Mi stavo beando di quel profumo perché sapevo che non l'avrei mai provato abbracciandolo come tanto avrei voluto fare. Stringerlo forte a me e non lasciarlo scappare per nessun motivo. Non potevo farlo, così abbracciai me stesso pensando fosse Hyunjin. Era gigantesca quella felpa e le maniche erano troppo lunghe per me così feci un piccolo risvolto, riprendendo la capacità di usare le mani. Nonostante tutto era la felpa più comoda e morbida del mondo. Sicuramente avrei chiesto a Hyunjin dove l'avesse comprata.

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