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Un altro giorno era cominciato e forse nei peggiori dei modi.
Matematica alla prima ora era un suicidio.

Numeri, lettere, altri numeri, altre lettere, x e y dappertutto... Non ci capivo più una mazza.

La prof. parlava a rilento e io mi stavo appisolando sul banco.

Incrociai le braccia e ci appoggiai la testa sopra.
Ero al penultimo banco, quindi speravo che la prof. non mi avrebbe visto.

Chiusi gli occhi, e ci impiegai pochissimo ad addormentarmi, perché non avevo dormito niente quella notte.
Troppi pensieri in testa che mi frullavano nel cervello.

Sentivo i numeri che pronunciava la prof. e mi trasportavano nel mondo dei sogni. Cominciai a sognare.

Ero in camera mia, più precisamente nel centro della stanza, in piedi.

Non capivo cosa ci facevo lì, finché non vidi Hyunjin entrare dalla porta.

"Posso?" Disse gentilmente

"Certo..."

Eravamo in casa da soli perché mia madre era a lavoro.

"Posso parlarti Felix?" Dalla voce sembra va un po' titubante e anche un po' agitato.

"Dimmi, Jinnie"

Mi indicò il letto che era dietro di noi, così mi sedetti di fianco a lui.

Era un letto da una piazza, quindi non era molto grande, infatti le nostre ginocchia si sfioravano.

"È da un po' che volevo che sapessi questa cosa..." Era molto vago quando parlava e non capivo dove volesse andare a parare.

"Beh, siamo sempre stati amici fin da bimbi, e sai quanto ci tengo a te. Veramente tanto, ti voglio un bene dell'anima" solo a quelle parole mi si scaldò il petto " e te ne vorrò sempre. Però in questo periodo credo che il modo in cui ti vedo sia cambiato. Se prima ti vedevo come il mio migliore amico, adesso ti vedo anche come qualcosa di più. Non so bene da quando sia iniziato tutto questo, ma credo che tu mi piaccia, Felix. Ma non del tipo <mi piaci perché sei carino eccetera> tu mi piaci per la persona che sei, per i tuoi gesti, per come tratti le persone, per come mi parli, per come mi guardi e per altre infinite cose che fanno di te la persona più meravigliosa che abbia mai incontrato. Mi piaci tanto, Felix. E ti giuro non è uno scherzo perché credo di essere dipendente da te. Se un giorno non mi saluti o non mi rivolgi uno sguardo credo di poter star male, e non so se sia un bene oppure no. Però di una cosa sono sicuro, che mi piaci. Non so come e quando l'abbia capito da solo, ma per certezza ho solo quello."

Mi guardava con occhi imploranti, come per chiedermi una risposta a tutti i suoi sentimenti.
Non sapevo che dire, perché ero rimasto spiazzato da quella dichiarazione improvvisa. Così feci l'unica cosa che mi venne in mente.
Lo abbracciai.
Come non avevo mai fatto. Gli portai le braccia dietro il collo, abbassandolo un po'. Lui mise le sue mani intorno alla mia vita. E ci stringemmo per molto tempo, fino a quando non mi staccai per effettivamente rispondergli.

"Hyunjin, io non so cosa dire sinceramente. Tu mi piaci da tanto tempo. Anzi, credo di essermi leggermente innamorato di te a dire la verità" dissi con un sorriso in volto, che presto contagiò anche lui " avevo aspettato questo momento da tanto tempo, forse troppo. Sono contento che tu me l'abbia detto. Perciò se ti va di frequentarci a me va più che bene"

"Ma stai scherzando? Certo che mi va bene uscire con te!" sembrava al settimo cielo mentre lo diceva, e ciò mi faceva volare.

Poi d'improvviso si fece un po' rosso in viso e poi mi chiese:
"Posso dartelo ora un bacio?"

Non gli diedi una risposta che mi avvicinai al suo viso per far toccare le nostre labbra.

Le sue erano dannatamente morbide. Morbidissime, più di quanto mi sarei immaginato. Le muoveva piano sulle mie, quasi con esitazione. Erano movimenti dolci, di chi si voleva godere il momento fino all'ultimo secondo.

Si staccò guardandomi negli occhi un po' imbarazzato.
"Sei stupendo, Lix "
Gli feci un sorriso grande come una casa e poi gli buttai ancora le braccia al collo.

"Ti amo tanto Hyunj..."

Sentii una mano sulla mia testa che si muoveva leggermente. Aprii gli occhi intontito, non capendo né chi ero né dove mi trovavo.

"Ti sei svegliato dormiglione! Hai dormito bene? Devi ringraziarmi che ti ho parlato il culo con la prof di matematica. Ti stava per mettere una nota..."

"Hyunjin?" Chiesi più confuso che mai.

Era tutto un sogno? Hyunjin non si era dichiarato? Non mi aveva abbracciato? Non mi aveva baciato?

Si, era tutto un sogno.

Feci un sorriso rassegnato, tanto lo sapevo che non sarebbe mai successo.
Lo guardai. Era stato un bel sogno però.

Tutti i sogni in cui c'era Hyunjin erano bei sogni. Però era tutto finto. Non era successo nulla di quello che avevo inventato nella mia mente.

"Ah è vero, mi sono addormentato... Grazie Hyunjin, ti devo un favore"

"E di che, per così poco? Vabè io ora vado che è suonata la campanella... Ci vediamo dopo, Lix!"

"A dopo..."   "...Hyunjin" se n'era già andato.

Quanto vorrei che quel sogno fosse stato vero.
Magari anche i sogni diventano realtà.
Lo speravo proprio. Non potevo fare altro che sperare che un giorno succedesse davvero. Perché ormai era l'unica cosa che riusciva a non farmi impazzire.

↪ HEATHER [hyunlix]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora