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Felix's pov:

Ero andato a dormire leggermente turbato la sera prima. Tutta la questione di Hyunjin mi aveva un po' destabilizzato.
Sembrava essersi tranquillizzato leggermente, nonostante tutto però non vedevo più quel luccichio nei suoi occhi. Mi dava fastidio perché la persona che gliel'aveva tolto era quella che gliel'aveva incastonato nelle iridi. Possibile che bastava una parola per distruggere una persona?
Era il caso di Hyunjin. A mandarlo in frantumi erano state cinque frasi in croce, che però lo avevano pugnalato alla schiena, tormentandolo e facendogli fare dei ripensamenti su se stesso. Era passato solo un giorno dall'accaduto, quindi non sapevo in che condizioni potesse essere Hyunjin emotivamente.

Lo stavo già aspettando al banco, l'avevo intravisto all'entrata mentre si guardava intorno con sguardo vacuo. Avevo pensato di non andare da lui, eravamo stati insieme il pomeriggio prima, così avevo pensato volesse in un certo senso una pausa da me. Stavo parlando un po' con Chan sulle ultime novità tra lui e Jeongin.

"Quindi alla fine è andato tutto bene. Te l'avevo detto, no?" Gli risposi beffardo.

Mi aveva appena spiegato che il più piccolo non l'aveva ignorato, anzi, era stato lui per primo ad andargli a parlare.
Chan era così contento, nessuno quella mattina poteva levargli il sorriso dal volto.

"E te invece ieri pomeriggio con Hyunjin? Che è successo?"

"Abbiamo mangiato e poi siamo andati a dormire abbracciati..." gli risposi sognante, mentre mi ricordavo la sensazione del corpo del più grande aggrappato al mio, ma anche il suo morale a terra per tutto il resto della giornata.

"Addirittura, Felix, non pensavo arrivassi subito al sodo" disse ironicamente "comunque dici tanto di me caro, ma quello messo peggio tra i due sei tu" e rise.

Forse era vero, perché io ero proprio perso per lui. E l'accaduto di ieri non aveva fatto altro che farmi venire i nervi a fior di pelle per il troppo fastidio.

Se già odiavo Haerin, in quel momento avrei voluto che scomparisse in una nuvola di polvere.
Però adesso avevo il via libera. Nel senso, sicuramente Hyunjin era ancora innamorato di lei, i sentimenti non svaniscono così dal nulla, però potevo, provarci? Non sapevo se fosse il termine adatto, visto che ogni volta che lo guardavo non capivo più niente e quando dovevo parlargli ero un disastro di balbettii. Ero un caso perso, non c'è la potevo fare. Nonostante tutto, non potevo arrendermi in partenza.

Spostai lo sguardo sulla porta, trovando Hyunjin, nella sua bellezza disarmante, che camminava guardandosi intorno.

Chi sta cercando? Forse lei, deve ancora parlargli... pensai, mentre lo notavo girare la testa a destra e a sinistra come per cercare qualcosa o forse più probabilmente qualcuno.

Poi incontrò i miei occhi e a me venne un colpo. Fece un sorrisino, forse un po' forzato e poi si diresse verso di noi.

"Hey, Hyunjin! Come stai?"

Non avevo ancora detto niente a Chan dell'accaduto con Haerin, mi sentivo un po' in colpa sinceramente.

"Ehi! Ti stavo cercando all'entrata ma non ti ho visto... comunque così così... tu?" Mi rispose Hyunjin, sedendosi accanto a me e facendo un cenno a Chan a mo' di saluto.

Quindi stava cercando me? Sentivo la cassa toracica esplodere. Pensavo che sinceramente dopo il giorno prima passato insieme si fosse anche un po' stufato e invece quella mattina mi stava cercando. E io mi illudevo ancora di più.

"Tutto normale, sei pronto per l'interrogazione? Speriamo di non essere chiamati per primi..." non avevo problemi io, avevo paura che con quello che era successo, Hyunjin non fosse proprio in forma.

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