Capitolo 4- Lavoro non Retribuito

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La domanda è: dov'è l'inganno? Dov'è la truffa, lo scherzo, il tranello, il trucco? In qualunque modo vogliate chiamarlo sono certo, sicurissimo che ci sia. Perchè è altamente improbabile per non dire assolutamente impossibile che una enorme, scintillante, deliziosa, croccante, magnifica tavoletta di cioccolata al latte con il caramello che sgorga dagli intervalli tra un blocco e l'altro, alta ben quattro centimetri possa trovarsi abbandonata sola soletta sotto lo sguardo che ostenta un pó troppa innocenza di James. Decido di giocare a carte scoperte. "Allora...cosa mi succederà se la mangio? Mi esploderà in faccia? Mi riempirà di bolle irritanti?" Chiedo continuando a fissare il pericoloso quanto delizioso oggetto "Assolutamente no Moony, dammi una sola buona ragione per cui io dovrei fare uno scherzo simile ad uno dei miei migliori amici?" Fa lui sogghignando mentre una pericolosa scintilla gli brilla oltre gli occhiali squadrati "Te ne posso dare cinquecentomilioni di miliardi di buone ragioni. La prima che mi viene in mente? Nè tu nè Sirius mi dareste in regalo la cosa che più amo al mondo senza che la conseguenza possa in qualche modo farvi sbellicare dalle risate. Quindi te lo richiedo: cosa hai fatto a questa povera e innocente creatura indifesa?" Potrei trasfigurarlo in qualcosa di brutto per il misfatto compiuto, come per esempio...uno stura lavandini! Si proprio così uno stura lavandini con gli occhiali e poi lo appenderó sulla porta del dormitorio come monito per tutti quelli che oseranno trattare allo stesso modo una simile rarità. Sogni di gloria.
Io e James stiamo ancora fissandoci in attesa che qualcuno faccia la prima mossa quando Sirius irrompe nella camera con la solita nota di insipiegabile euforia. No, in effetti non è del tutto inspiegabile, lui è Sirius e questo implica l'essere sempre, costantemente euforico. "Wow del cioccolato al caramello...mio!" Prima che io abbia il tempo di fermarlo, Padfoot stacca grossolanamente un blocco di prezioso cioccolato e lo addenta, James sorride in modo quasi innaturale "È buono" commenta la futura vittima di qualche scherzo alla James Potter. Inspiegabilmente non accade nulla, Sirius stacca un altro blocco e lo inghiotte continuando a fissarci come si guardarebbe un film babbano di cui non si è visto l'inizio. Sono allibito. Allora era questo il suo piano: mandarmi in paranoia! "Bel lavoro Prongs, è impazzito sul serio" Ride Sirius lanciando un blocco di cioccolata a James "Si me l'aspettavo, del resto era una mia idea" Va bene, in fondo è andata anche meglio di quanto mi aspettassi, hanno resistito tre giorni alla tentazione di giocare scherzi al sottoscritto il che è un buon risultato, ancora un giorno e battevano il record di quattro giorni senza mandarmi al manicomio. Allungo una mano verso la cioccolata "Questa mi spetta tutta di diritto" Dichiaro agguantando il mio meritato premio e nascondendolo provvisoriamente nel mio sacco a pelo. "Sai Moony, mi stavo chiedendo, cosa te ne fai di un sacco a pelo?" Chiede James mettendomi una mano sulla spalla che io prontamente scanso "Perchè dici così?" Credo che dovrei smetterla di porre domande le cui risposte so per certo che non mi piaceranno "Sai...il tuo piccolo problema peloso ahahahahahah" Spiega lui iniziando a ridere in modo agghiacciante "Io non mi diverto" Sbuffo io "Nemmeno io Prongs, il tuo livello di umorismo è ai minimi storici: questa battuta era squallida" Sentenzia Sirius incrociando le braccia e squotendo la testa in segno di disapprovazione, James fa spallucce "Ma almeno io sono più bravo di te" Si giustifica lui snidando il mio adorato premio e portandolo alle labbra. "Io non mi diverto" ripeto "Ogni mese divento l'esatto opposto di quello che sono. Il mio problema assomiglia a una dipendenza" Spiego strappando l'adorata cioccolata dalle mani del mio amico "Una dipendenza? Spiegati meglio" Chiede Sirius serio, ragazzi sono riuscito a far essere serio Sirius Black, la persona che riuscirebbe a scherzare persino se si trovasse chiuso in una cella buia ad Azkaban. "Una dipendenza. Provi una volta e poi non ne esci più, è così che è successo a me. Ma non solo per questo aspetto, una dipendenza non la puoi controllare ed è quello che succede a me" Cala un silenzio terribilmente imbarazzante. Detesto quando la gente mi fissa con troppa curiosità, mi fa sentire a disagio, come se avessi un baffo di burrobirra sulle labbra il giorno degli esami GUFO, davanti alla commissione. Con mio grande sollievo un bussare rigido e sommesso distrae i miei amici, vorrei sperare che non sia Nymphadora, se entrasse mentre tutti mi fissano mi etichetterebbe come "Strano" per il resto della mia vita. Io sono strano, ma questo lei non deve saperlo. Non che mi importi qualcosa. "Chi osa avventurarsi nei meandri più oscuri di questa casa?" Chiede Sirius con voce misteriosa, la futura vittima di uno Schiantesimo non si lascia intimidire ed entra. È un ragazzo incredibilmente simile a Sirius ma con qualche differenza, il viso appuntito è contratto in un'espressione altera e gli occhi seppure identici a quelli del fratello maggiore non sono attraversati dalla classica scintilla divertita che caratterizza Sirius. Regulus Black è una versione di Sirius meno...come dire...meno Sirius. "La mamma vuole che voi scendiate subito" Spiega il nuovo arrivato "Dille che scenderemo quando avremo le facoltà mentali per farlo" Risponde Padfoot con noncuranza "La mamma dice di scendere subito" Ripete Regulus "E intende subito" Aggiunge guardando il fratello con rinnovato disprezzo "Sai credo che se non scenderete all'istante la quantità di faccende domestiche che ha in serbo apposta per voi potrebbe aumentare, da cinquantasette potrebbe salire a ottantanove" Sirius balza in all'erta, nonostante ora sia in forma umana credo che il suo istinto canino non lo abbandoni nemmeno fuori dalla pelliccia. Io invece non ricordo granchè delle mie trasformazioni, purtroppo peró ci pensano le innumerevoli cicatrici sul mio viso e la quantità indefinita di abiti strappati a ricordarmi che sono un lupo mannaro. "Lavoretti? Meglio approfondire la cosa. Andiamo ciurma, seguite il capitano" Esclama Sirius colto da un'improvviso attacco delle sue manie di protagonismo "Chi ha detto che sei tu il capo? I Malandrini li ho inventati io!" Lo contraddice James, oh no...sta per iniziare uno scontro apocalittico, lo chiameranno La Battaglia di Casa Black. "Ne discuteremo meglio più tardi Prongs, quando saró certo che non ci siano testimoni e potró garantire che la tua morte sarà avvenuta per soffocamento attraverso un pezzo di cioccolata" Conclude Sirius avviandosi giù per le scale. James fa per prendere la bacchetta ma io lo fermo appena in tempo "Più tardi potrete duellare anche fino a ridurvi a due mucchi di pietrisco" Scendiamo per le scale e al loro termine ritroviamo la la signora Black con le mani sui fianchi e un'espressione omicida. "Voglio che al mio ritorno questa casa sia lucida e brillante come uno specchio chiaro? E per essere sicura che eseguiate ognuna delle faccende che ho chiesto" l'enorme donna fa un gesto rapido con la bacchetta e le nostre bacchette, l'attrezzatura da Quidditch, i libri e la cioccolata finiscono chiusi in un ripostiglio. "Così non avrete distrazioni. Li riavrete al termine delle pulizie. E solo se saranno state svolte BENE l'incantesimo si spezzerà altrimenti non usciranno più di lì. Vietato utilizzare l'elfo domestico, ha già ricevuto l'ordine di non aiutarvi. Andiamo Regulus" Il fratello di Sirius velocemente si unisce alla madre e insieme varcano la soglia della porta, sbattendola. "E ora che si fa?" Chiede James srotolando la lunga pergamena con i compiti da svolgere "Lavoriamo?" Chiedo io, Sirius mi fulmina con lo sguardo, poi tira un sospiro rassegnato "E va bene...noi la...lav...lavoreremo"

Il ragazzo che quando c'era luna piena...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora