Capitolo 13- Ecco com'è andata... (Parte 1)

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La mia ultima notte in Grimmauld Place, numero dodici. Non riesco a dormire, nonostante abbia molto sonno e nonostante abbia vissuto una giornata alquanto sfiancante.
Potrei definire questa giornata di inizio Aprile appena un filino fuori dal normale. Persino per me, che ho vissuto più giornate fuori dal normale di quanto ci tenga a raccontare. Ho guidato un'auto babbana, ho baciato una ragazza, ho visto la mia valigia saltare giù da circa dieci metri d'altezza, ho baciato una ragazza, ho trasportato Sirius sulle spalle, ho baciato una ragazza.
Ho baciato una ragazza.
Remus Lupin ha baciato una ragazza. Di solito il mio nome e le parole baciato e ragazza si trovano nella stessa frase solo se in mezzo a loro c'è l'invalicabile barriera delle parole non ha mai.
Ho baciato una ragazza.
Non ho problemi ad ammettere che questa è un'azione che ci si aspetterebbe da James o da Sirius, persino da Peter, oserei dire (almeno nei suoi sogni o in qualche assurdo pettegolezzo puramente inventato). Ma non da me. Voglio dire, chiunque dotato di due orecchie ed una mente in grado di eleborare dati, ad Hogwarts sa che il ragazzo Prefetto di Grifondoro, quello pieno di cicatrici, quello che ogni mese sparisce, l'amico di Potter e Black non ha mai avuto una ragazza e James me lo ricorda almeno due volte a settimana, ormai ci ho fatto l'abitudine. Certo è che se non ho una ragazza non posso incolpare nessuno se non me stesso, perchè sono stato io a respingere tutte le mie ammiratrici, per quanto poche fossero; al momento dovranno essere state molto deluse e giù di corda ma sono certo che lo sarebbero state molto di più se avessero scoperto cosa sono io. Vorrei avere il coraggio di rispondere ai continui rimproveri che mia madre mi porge puntualmente al mio rientro a casa per la vacanze sul "perchè un ragazzo tanto buono e gentile non si sia ancora deciso a trovare una fidanzatina", ma non ce la faccio a spezzare quel suo eterno sorriso di incoraggiamento, quell'espressione invariabilmente stanca eppure serena, non ce la faccio proprio a dirle che il motivo è che io sono un mostro assetato di sangue che, mordendoti, ti contaminerebbe rendendo la tua vita un vero inferno.
Ho baciato una ragazza.
Questa volta, peró, è stato del tutto diverso, è stato...bhe è stato...ecco com'è andata....

Dieci ore prima

"Ben fatto Moony! Hai inventato il pancake invisibile, sono fiero di te" Gli occhi scuri di James saettavano dalla ciotola vuota a me in un'espressione ironica e divertita "Scommetto che la si puó mangiare solo con indosso il Mantello dell'Invisibilità, dài Prongs, tiralo fuori!" Ha aggiunto Sirius fingendosi orgoglioso della sua ipotesi del tutto priva di un senso logico. "Vi giuro che fino a cinque minuti fa c'era!Era qui, mi sono allontanato solo per cinque minuti" Mi sono giustificato facendo cenno con foga ai residui di pastella cruda ancora visibili sul fondo della ciotola. "Già, e in quei cinque minuti che è successo? Gli scoiattoli hanno infuriato una lotta all'ultimo sangue nella quale tu, un pó per i sintomi post-plenilunio e un pó perchè sei mezzo scemo, hai perso e come bottino di guerra, quelli si sono portati via il pancake?" Sirius ha incrociato le braccia e inarcato un sopracciglio in attesa di una risposta più plausibile della sua "Io ho sempre tenuto d'occhio il pancake mentre...bhe mentre mi ero allontanato, so solo che ad un certo punto è scomparso! Si è praticamente spostato dal raggio di azione della bacchetta e poi è letteralmente sparito!" Ho tentato di spiegare, cercando di rendere la versione veritiera quanto più normale possibile. Sia James che Sirius si sono limitati ad annuire scambiandosi occhiate d'intesa, come pensando che fossi stato io a mangiarlo per poi inventare una storia del tutto falsa. "Va bene, va bene il pancake è andato ma possiamo sempre riprendere l'auto e andare verso uno di quei posti babbani dove fanno il...com'è che si chiama?! Uffa non me lo ricordo! Quella cosa con la schiuma, simile al caffè. Aspetta, Sirius, non dirmelo...ah sì! Cappuccino! Dove fanno il Cappuccino! Andiamoci vi prego, ho sempre sognato di assaggiarne uno. Non vi preoccupate guideró io!" A volte James è così entusiasta che potrebbe riuscire a convincere i Goblin a fabbricargli una copia esatta della famigerata spada di Grifondoro. Questa è stata una di quelle volte. "Si mi sembra possibile ma ti faró guidare solo quando vorró essere trasportato d'urgenza al San Mugo e, ti assicuro, che quel giorno non è ancora arrivato. Perció guideró io! Non deve essere troppo diverso dalle motociclette. E poi dobbiamo sbrigarci, abbiamo dei bagagli da preparare, domani si ritorna alla vecchia Hoggy" L'idea che guidasse Sirius al posto di James mi ha rassicurato perchè, è vero, ha questa passione per le motociclette babbane e quindi dovrebbe saperne un pó di più di quanto non ne sappia James. Ho, quindi, votato a favore di quell'idea "D'accordo guiderà Padfoot. Peró...qualcuno di voi ha idea di dove siamo?" Ho chiesto rendendomi improvvisamente conto di quanto ci fossimo spostati rispetto al luogo zeppo di panchine vistosamente insicure. "Troveremo la strada del ritorno, non dev'essere troppo difficile per noi Malandrini, che abbiamo trovato un modo per tornare indietro perfino nel fitto dell Foresta Proibita. Ora dobbiamo raccattare le nostre cose. Il Mantello per esempio...un attimo...dov'è il Mantello? Non puó essere sparito vero?! Vero?!" Ha chiesto James, la voce punteggiata da panico isterico. "No no no no! Non posso averlo perso! Senza quello come faró a seguire Evans?! O a scoprire le tattiche dei Serpevermi prima della partita di Quidditch di fine stagione?! Sono morto. Finito. Addio, fine della storia" Sirius e io l'abbiamo osservato attentamente, forse aveva già dimenticato che il mese scorso ci eravamo trovati nella stessa identica situazione. E che alla fine il prezioso Mantello era rimasto nel tunnel della gobba della Strega Orba. Insomma non poteva aver dimenticato tutti i miei discorsi su come dovrebbe avere più delle sue cose. Ho tentato di ricordarglielo ma senza troppi risultati, fortunatamente Sirius era entrato in modalità piano d'azione "Riflettiamo con calma. Dov'è che l'hai visto l'ultima volta?" Ha chiesto chinandosi per terra e fingendo di esaminare delle tracce immaginarie "Oh sta zitto per una volta, Sirius! Sento il suo odore. È qui, è molto vicino" Ha spiegato James chinandosi per terra e annusando il terreno come un mastino "Posso sapere che odore avrebbe?" Ho chiesto pur sapendo che la mia domanda sarebbe stata ignorata "E invece io posso sapere da quando credi di essere più bravo di me nel fiutare le tracce?" Ha domandato invece Sirius "Quello con l'istinto canino sono io" Ha aggiunto indignato "Taci. È qui! E c'è qualcuno sotto" Ha spiegato James sguainando la bacchetta e sollevando il velo invisibile con impeto.
Sì, c'era qualcuno al di sotto. E quel qualcuno era...

Il ragazzo che quando c'era luna piena...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora