Capitolo 10- Febbre del Venerdì Sera (Parte 1)

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"Se la mia opinione puó valere qualcosa , credo che questo sia il perfetto binomio tra pericolo e stupiditá" Ma la mia opinione non vale una falce, come Sirius provvede a ricordarmi tutte le volte che tento di dire la mia sui loro folli piani che nascono da menti con palesi istinti suicidi. Mi chiedo per quale motivo io sia loro amico. "Chiariamo i concetti, primo: la tua opinione non conta niente, secondo: ci terrei a ricordarti che tutto questo lo stiamo facendo per te" Chiarisce James fulminandomi con quei suoi occhioni scuri. Ecco, perchè sono loro amico. "E di questo vi ringrazio ma è proprio necessario tutto il resto?" Credo che uno di questi giorni dovrei iscrivermi ad una terapia di gruppo 'Salve a tutti, io mi chiamo Remus Lupin ed ho una dipendenza dal fare domande le cui risposte potrebbero uccidermi' L'organizzatore mi rivolgerebbe un gran sorriso tirato, più falso della Mappa del Malandrino nei rari momenti in cui è una semplice pergamena, e mi ringrazierebbe per la sincerità invocando un applauso consolatorio. "Necessario? Si lo è. Ci serve una terapia d'urto per curare la tua noiosa normalità e la tua tendenza all'estraniazione" Spiega Sirius riportandomi alla realtà ed estraendo dalla tasca un mazzo di chiavi argentee che produce un tale clangore metallico da far rabbrividire, le scuote leggermente osservandole compiaciuto per l'impresa compiuta nello sgraffiniarle alla famiglia babbana che bivacca nella casa accanto. "Normalità" Ripeto continuando a fissare il mazzo di chiavi scintillanti "Si Moony l'hai mai sentita questa parola? Credo di si visto che tu sei la normalità fatta persona" Mi apostrofa Prongs ignorando il mio goffo tentativo di zittirlo, con una nonchalance di cui solo lui è capace svia il discorso "Facciamo una breve ripassatina di tutto l'occorrente per la nostra giornata di meritata libertà: chiavi?" Chiede James pur continuando a fissare le desiderate chiavi, credo che il vero motivo per cui abbia chiesto di riepilogare sia che da tutta la vita sognava di farlo "Mettiti un altro paio di occhiali Prongs! Le ho in mano le chiavi!" Ribbatte Sirius scuotendole violentemente, James annuisce fingendo di spuntare le chiavi da una lista immaginaria "Vestiti di riserva e tenda?" Chiede cercando con lo sguardo la sacca azzurra nella quale ho infilato alcuni vestiti ed una tenda da campeggio senza troppi convenevoli "Ci sono" Asserisco indicando la suddetta sacca. James mi rivolge un'occhiata impenetrabile poi ripete l'operazione dello spunto dei vestiti dalla lista immaginaria. "Denaro babbano?" Chiede infine a sè stesso, d'altronde era compito suo sgattaiolare nella casa accanto nella quale ha 'preso in prestito' pochi spiccioli babbani. In effetti ero totalmente contrario al furto ma Sirius e James lo ritenevano strettamente necessario dato che nessuno di noi tre possedeva anche un solo centesimo babbano! Mi ero opposto in ogni modo conosciuto dall'uomo e anche in quelli conosciuti dagli elfi domestici ma ogni tentativo di persuasione è miseramente fallito, disperso dalla stessa frase con cui a turno mi hanno liquidato "Non stiamo rubando perchè dopo restituiremo sia i soldi che le chiavi, stai tranquillo e rilassati Moony" Stai tranquillo e rilassati Moony, certo come se fosse umanamente possibile rilassarsi quando si ha a che fare con i Malandrini. Io non ho mai visto James e Sirius dormire o riposarsi o rilassarsi in tutta la mia vita, eppure dispongono di un'energia dynamo inesauribile. Naturalmente avrei potuto passare una delle incalcolabili notti nel dormitorio alla Torre di Grifondoro ad osservare il loro comportamento notturno ma io ho preferito utilizzare quelle notti per lavorare alla mia scorta di energia. A quanto pare con una data di scadenza. "Direi che abbiamo tutto. L'operazione facciamo-inacidire-mia-madre puó cominciare" Annuncia Sirius caricandosi in spalla la sacca azzurra e lanciandomi senza preavviso alcuno le chiavi, che inaspettatamente afferro al volo rivelando le mie insospettate doti come Cercatore. Dato che ognuna delle scarse finestre presenti al numero dodici è solo uno specchio con una qualche fattura che lo rende una finestra l'unico modo per uscire è passare per la porta d'ingresso. Nymphadora si è gentilmente, nonchè sotto acute minacce, di prendere le sembianze della signora Black e ed aprire la porta che finora ci ha tenuti prigionieri. "Vamos chicos" Incita James avviandosi con passo militare verso la porta accuratamente spalancata in modo da evitare qualsiasi contatto. Io e Sirius lo imitiamo tenendo il suo stesso ritmo fino all'ingresso. Prima di varcare la soglia mi volto un'ultima volta verso il numero dodici per assicurarmi che nessun ospite indesiderato decida di seguirci, fortunatamente non c'è alcun pericolo all'orizzonte.
"James"
"Si Moony?"
"Sei sicuro di saperla guidare vero?"
"Ma certo! Mi sono infilato nelle auto babbane milioni di volte con il Mantello. Ho visto come fanno. Ed è più facile di quanto si pensi"
"James"
"Si Paddie?"
"Se muoriamo io ti uccido"
"Lo terró a mente, Paddie, lo terró a mente"

Il ragazzo che quando c'era luna piena...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora