"Sei pronto a diventare l'eroe del giorno?" Chiede Sirius con un sorriso smagliante da un'orecchio all'altro, non so cosa ci trovi di così fantastico nel fatto che sto per cacciarmi un mastodontico mare di guai. Probabilmente il fatto che per questa volta sono io a dovermi cimentare in un'impresa che implica delle conseguenze poco piacevoli e non lui o James come accade solitamente. "Potrei rispondere di no?" Chiedo timidamente, James mi rivolge una delle sue occhiate assassine, quando una pericolsa scintilla trapassa i suoi occhi color nocciola. "Assolutemente no. Niente repliche" Conclude Prongs indicando l'apertura che conduce al ripostiglio attraverso i condotti dell'aria. "Metti questo" Avverte Sirius porgendomi il Mantello dell'Invisibilitá, "Nessuno in vista, per ora" Rileva Tonks, il cui compito è quello di controllare che il campo sia libero e avvisare nel caso qualcuno ci stia raggiungendo mandando a monte l'intera operazione. Credo che sarei davvero grato a quella persona, se ci scoprisse per davvero. "Ottimo" Commenta Sirius osservando l'apparentemente vuoto spazio che lo divide dalla grata di apertura, apparentemente perchè fra lui e l'apertura ci sono io, coperto da un Mantello assolutamente geniale. "Puoi andare, se non dovessi tornare entro trenta minuti ti verremo a cercare" Decreta James, mentre io mi piego carponi per poter entrare nell'apertura, è così piccola che non potrei mai starci stando diritto. Sgattaiolo nella feritoia e mi faccio strada mandando avanti i gomiti, a pancia sotto, come uno di quei soldati babbani, quelli che usano i come si chiamano...fucili o qualcosa del genere. Dentro le condutture l'aria si fa più secca e afosa e dopo poco tempo inizio ad avvertire un gran caldo, d'altra parte è un bene che ci sia calore perchè il calore espande il metallo e avrei più spazio per passare portando con me l' attrezzatura da Quidditch di James, i miei libri, i quarantacinque giri di Sirius e la cioccolata. Sopratutto la cioccolata. Il percorso indicato da Tonks non è poi così complicato come temevo, si svolta prima a destra e poi a sinistra, è facile orientarsi basta seguire gli apparecchi per la ventilazione, quando ce n'è uno significa che bisogna svoltare. All'improvviso mi viene in mente una domanda e mi sembra alquanto strano che non mi sia sorto prima questo dubbio: come conosceva così bene i condotti dell'aria di casa Black? Credo che questo sia un mistero del quale non conosceró mai la risposta.
Finalmente le mie mani tastano qualcosa di ruvido, segnalando che ho raggiunto la grata di ventilazione nel ripostiglio. Scruto tra le sbarre per un attimo per assicurarmi di essere davvero al di sopra del ripostiglio e di non irrompere in una stanza dove non sarei un ospite ben accetto. Ora è arrivato il momento di forzare la grata, a tentoni cerco di recuperare la bacchetta, ben nascosta nella tasca posteriore dei jeans che al momento è coperta da un'enorme felpa rosso-oro. Mi chiedo per quale motivo James sia dell'idea che indossare gadget con i colori della squadra di Grifondoro sia utile all'autostima della squadra, ma sopratutto mi chiedo come mai io gli abbia dato retta. Finalmente estraggo l'introvabile bacchetta e pronuncio "Bombarda!" Un gran fragore e un clangore metallico mi comunicano che la grata è felicemente esplosa lasciando libero il passaggio. Ottimo, dopo dovró anche rimetterla al suo posto. Nella mente mi rimbombano le parole di Sirius riguardo all'inevitabile distruzione del mobilio <<Se proprio devi distruggere qualcosa, Riparala subito dopo, potrebbe succedere un imprevisto e non devono trovare nulla di danneggiato>> un pensiero così pieno di buon senso stento a credere che sia stato ideato da Sirius Black, la persona più impulsiva che la storia ricordi. Con eccessiva attenzione mi calo nel tanto atteso ripostiglio. Atterro con un leggero tonfo e osservo con circospezione la zona: gli oggetti confiscati sono ammucchiati in una pila ordinata in un lati della stanza. Prima di dimenticarmene alzo lo sguardo verso il soffitto, nel punto dove la grata è esplosa e mormoro "Reparo!" Immediatamente l'oggetto di ferro torna al suo posto come se non fosse mai stato distrutto da un quindicenne bramante cioccolata. Il piano ideato da Nymphadora è stato modificato, rifare il percorso all'inverso nelle condutture sarebbe troppo rischioso, perció dovró uscire dalla porta, (siamo quasi certi che sia impossibile aprirle solo dall'esterno) solo nel caso che questa non si apra sono autorizzato a tornare nell condutture.
Una volta caricato in spalla il borsone degli allenamenti con i libri all'interno, dopo aver stretto accuratamente la scopa fra le mani, dopo aver impilato i quarantacinque giri sulla testa con perfetta cura e con la cioccolata stretta fra i denti mi avvicino con estrema cautela alla porta e con l'unica mano libera che mi resta tento di aprirla. Inutile. È impossibile aprirla anche dall'esterno. "Fanculo" mormoro mentre i quarantacinque giri si riversano sul pavimento. Sirius mi ucciderá per questo se non lo farà prima sua madre. Allungo un braccio per tentare di scardinare nuovamente la grata ma quest'ultima non si smuove. Con estremo avvilimento lascio cadere tutto ció che avevo recuperato tranne la cioccolata che ancora stringo in bocca ed estraggo nuovamente la bacchetta, "Bombarda!" Urlo ma questa volta non accade nulla. C'è soltanto una spiegazione: sanno che sono qui. Ragiono con calma, i ragazzi hanno detto che nel caso di complicazioni, entro mezz'ora mi sarebbero venuti a prendere, quanto tempo è passato? A occhio e croce direi un'eternità. Sto quasi per arrendermi quando improvvisamente al centro della stanza compare un viso noto "Come diavolo hai fatto a entrare?" Chiedo a una Tonks sorridente e molto impolverata, dai capelli azzurro cielo "C'è un'altro ingresso, lì sotto" Indica un'apertura molto ridotta rispetto a quella da cui sono entrato io "Ma è tropp stretta e sporca, ci passo solo io." Spiega scrollandosi di dosso la polvere in eccesso "Bene e James e Sirius?" Chiedo aspettandomi di vederli raggiungerci di colpo con una delle loro apparizioni teatrali "Bhe...ci sono solo io. Non possono passare da lì ed entrambi gli altri ingressi sono bloccati" Risponde Tonks arrossendo violentemente, io mi passo una mano fra i capelli, cosa che di solito farebbe James "Quindi ora siamo...bloccati in due?" Chiedo conoscendo la ovvia risposta. Lei fa di sì con la testa e si siede sul pavimento lasciando andare la testa sul borsone. Mi fissa con troppa intenzione per i miei gusti, mi sento terribilemente a disagio e credo che lei l'abbia notato, difatti distoglie immediatamente lo sguardo. "Allora emh...quand'è il tuo compleanno?" Chiede all'improvviso "Il mio cosa? Oh si il mio compleanno, il dieci marzo..." Rispondo tremendamente imbarazzato. Un silenzio colmo di tensione aleggia nell'aria, per spezzarlo chiedo "Il tuo?" Lei mi guarda come si guarderebbe qualcuno che non parla nostra lingua ad un esame "Il mio cosa? Compleanno...compleanno io...il mio compleanno è il primo novembre" Balbetta Tonks mentre i suoi capelli diventano rossi immediatamente. Nella sfida dell'imbarazzo abbiamo i vincintori.#SpazioAutrice
Saaalve, la colonna sonora di questo capitolo sará She loves you (video sopra) e lo sarà anche nel prossimo perchè inizialmente formavano un unico capitolo che poi ho deciso di dividere. Per quanto riguarda i compleanni, quello di Remus, del personaggio é davvero il dieci marzo mentre quello di Tonks non sono riuscita a trovarlo perció ho messo quello dell'attrice che la interpreta.
Nel caso lo trovaste fatemelo sapere.
Al prossimo capito
For ever and always be a potterhead !
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Il ragazzo che quando c'era luna piena...
FanfictionCorrere. Correre continuare a correre, mai fermarsi. Insipirare, espirare. La ragazzina dai capelli rosa. Voltati. I suoi capelli hanno cambiato colore ancora, ora sono azzurri. Ti sta raggiungendo devi correre più veloce che puoi. "Aspetta dove v...