Capitolo 7- Confessioni quasi confessate

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Non avrei mai creduto che la mia fine sarebbe arrivata in questo modo. Chiuso in un ripostiglio, in casa Black, senza via d'uscita, come unica compagnia quella di una ragazzina che conosco a malapena. Eppure ho sfiorato la morte parecchie volte durante la mia giovane esistenza su questo pianeta. Per esempio c'è stata quella volta in cui ho accidentalmente rotto la sveglia impedendo a James di svegliarsi in tempo il giorno della partita di Quidditch Grifondoro contro Corvonero. Oppure al secondo anno, quando mi sono risvegliato una mattina con James, Sirius e Peter beatamente addormentati sopra di me e in special modo sui miei polmoni. Ma credo che il momento in cui ho più seriamente rischiato la morte sia stato il giorno in cui ho comunicato ai miei due migliori amici che mi avevano nominato Prefetto. Il ricordo è così vivido nella mia mente che mi sembra che sia accaduto soltanto ieri: era il primo giorno di settembre, iniziava il quinto anno scolastico, l'aria era pungente e l'ululato del vento minacciava tempesta; una volta raggiunto il vagone dell' Hogwarts Express nel quale erano seduti Sirius e James, ricordo ancora le esatte posizioni in cui erano seduti, mi sono avvicinato e solennemente ma con una nota di puro panico ho annunciato "Mi hanno nominato Prefetto". Credo che non dimenticheró mai le loro espressioni, ma sopratutto le loro reazioni, già il ricordo delle loro reazioni resterà nella mia memoria e sulla mia schiena sottoforma di cicatrice per sempre.
Tonks mi osserva, o almeno credo che mi stia osservando, il suo sguardo è vacuo e assorto, ha la testa leggermente piegata da un lato e le braccia intrecciate attorno alle gambe. Mi chiedo se dovrei fare qualcosa per farla stare meglio, se fosse successo a me di aver fatto finire qualcuno in questa scomoda situazione i sensi di colpa mi roderebbero lo stomaco e, sì, vorrei qualcuno che mi facesse stare meglio. "Ti va della cioccolata al caramello?" Chiedo sperando che questo diversivo mi dia il tempo di trovare qualcosa di meglio, lei si risquote "Si...si certo" Le porgo il delizioso rettangolo e lei ne stacca un pezzo e lo addenta annuendo con soddisfazione. La cioccolata cura tutti i mali del mondo. "Mi dispiace" Sussurra dopo aver inghiottito il quadratino di cioccolata, non sopporto quando la gente si scusa con me, non so mai cosa rispondere, "Non è colpa tua in fondo" Fantastico, che cosa davvero intelligente da dire, è ovvio che sia colpa sua, ora mi prenderà per una di quelle persone che tentano disperatamente di far sentire meglio gli altri, cosa che corrisponde alla realtà, ma questo lei non deve saperlo "Si che è colpa mia, non avrei dovuto metterti in questo disastro, non avrei dovuto fare il tuo nome, non avrei nemmeno dovuto mettermi in mezzo" Spiega lei. Piange. Non so cosa dirle, così agisco secondo la mia esperienza personale, ricordo che da bambino, dopo la luna piena, scoppiavo a piangere e mia madre mi metteva una mano su una spalla e mi abbracciava, senza dire nulla. Forse funziona anche con lei. Mi avvicino cautamente e le metto una mano su una spalla, Tonks si volta e mi guarda con gli occhi lucidi, si passa velocemente il dorso una mano su di essi per asciugarli "Sai, credo che ci sia un motivo per cui ti ho trascinato in tutta questa storia" Spiega avvicinandosi ancora di più di quanto non avessi fatto io "Io credo che per tutto esista una spiegazione, altrimenti come potremmo essere capaci di innamorarci delle persone" Aggiunge. Quella che ho accanto in questo momento è una ragazza chiusa nel corpo di una bambina. Lo so, perchè una bambina non sarebbe mai capace di provare sentimenti così profondi. Durante la mia vita a Hogwarts ho incontrato solo bambine intrappolate nel corpo di ragazze, ma questa è in assoluto la prima volta che incontro un'eccezione. "E quale sarebbe la spiegazione per questa storia?" Chiedo avvampando improvvisamente, i suoi capelli si tingono di rosso, come il mio viso, "Forse la spiegazione è che io..." Sta per terminare la fatidica frase quando improvvisamente la porta del ripostiglio si spalanca mostrandoci James e Sirius raggianti e visibilmente soddisfatti "Sai..." Comincia Sirius "La soluzione era davvero banale, basta un Finite Incantatem" Ridacchia e mi da una mano ad alzarmi mentre James si precipita ad abbracciare la sua scopa "Mi sei mancata tantissimo, ti prometto che non ci separeremo più unico amore della mia vita" Declama sotto gli sguardi perplessi miei e di Sirius "Se Prongs l'innamorato e Moony il...al momento non ho un soprannome per te vorrebbero gentilmente aiutarmi a trasportare di sopra le cose confiscate" Ordina Sirius dando una mano a Nymphadora ad uscire dal ripostiglio, i suoi capelli sono diventati immediatamente neri nel momento in cui Sirius e James hanno fatto irruzione nel ripostiglio, probabilmente non sapró mai cosa aveva da dirmi, almeno mi resta ancora metà tavoletta di cioccolata.

Il ragazzo che quando c'era luna piena...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora