12.

937 58 15
                                    


jisung si fiondò sulle labbra di minho poggiando le mani sulla sua nuca, cercando di tenerselo il più stretto possibile, quasi come se gli appartenesse.

il maggiore, invece, posò le mani sui fianchi dell'altro stringendoli possessivamente, comportandosi anche lui come se il minore gli appartenesse.

"jisung" sussurrò poi, staccandosi dalla sue labbra data la mancanza di ossigeno "non avere paura" gli disse soltanto, riprendendo poi a baciarlo.

<ti prego minho, fa sì che io possa fidarmi appieno di te. non rendere reali le mie paure> pensò jisung.

nonostante tutte quelle sue paure, nonostante la paura di iniziare ad amare di nuovo, si lasciò andare.

per il momento tutto ciò di cui gli importava era stare in compagnia di minho.

poi, se in futuro sarebbe successo qualcosa, ne avrebbe risentito solo in quel momento.

ma per adesso voleva godersi tutti i momenti con il maggiore, i quali potrebbero venire distrutti da un momento all'altro.

quest'ultimo, intanto, iniziò ad esplorare con le sue calde mani sotto la maglia di jisung, il quale ansimò nel bacio.

ben presto, il minore si ritrovò la sua maglia rossa lanciata crudelmente su una della panchine che lui e minho avevano di fianco.

jisung fissò negli occhi il maggiore per qualche secondo, i quali invece sembrarono ore.

"dobbiamo fare in fretta" disse poi.

"lo so" rispose minho facendo un cenno affermativo con la testa, per poi fiondarsi di nuovo sui due boccioli rosei del minore.

le loro lingue finalmente si toccarono dopo giorni che ciò non succedeva.

senza staccarsi da quel bacio pieno di foga, il minore iniziò ad indietreggiare lentamente, finendo con il fondoschiena su quella panca di legno.

non appena fu costretto a staccarsi dalle labbra di minho per riprendere fiato, gli tolse la maglietta di dosso.

quest'ultimo si attaccò in un nano secondo alla clavicola di jisung, iniziando a succhiarne alcuni punti indefiniti e talvolta lasciandoci anche dei piccoli morsi.

il minore iniziò ad ansimare, mentre le sue mani si perdevano in quell'ammasso scompigliato di capelli scuri appartenenti al maggiore.

minho iniziò a scendere sempre più in basso con le labbra, arrivando all'inizio dei jeans di cargo neri di jisung.

ne abbassò lentamente la zip, sfilandoglieli completamente di dosso.

mentre riprendeva a mordicchiare i diversi punti sulla clavicola del minore, portò una mano sulla sua erezione, iniziando a massaggiarla lievemente.

jisung intanto si mordeva il labbro inferiore, cercando di trattenere qualche gemito.

dopo pochi secondi, il più piccolo si ritrovò anche senza boxer, quell'indumento che ormai stava iniziando a farsi decisamente troppo stretto.

minho iniziò a lasciargli qualche bacio qua e là sull'inguine, facendo aumentare l'erezione del moro e anche i suoi gemiti soffocati.

"m-minho che stai f-facendo?" chiese cercando di trattenere i gemiti, mentre le sue mani non avevano lasciato nemmeno per un secondo la chioma del ragazzo nominato.

"non mi sembra ovvio?" chiese quest'ultimo con un ghigno sul volto, fermandosi per un secondo da ciò che stava facendo e incrociando lo sguardo con quello di jisung.

becauseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora