CAP 3: Partenza! La Red Wings e i Leoni del Paradiso

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Sabaody sparì velocemente dalla loro vista, baciati dalla fortuna un vento favorevole stava riempiendo le vele facendoli filare sull'acqua senza difficoltà.

«Il viaggio è lungo, ma se va tutto bene saremo a Double in una settimana.»

Annunciò Krill, tirando fuori un Eternal Pose per la loro destinazione.

«O-ovviamente intendo con una velocità di navigazione tranquilla, altrimenti alternandoci giorno e notte al timone, quattro giorni. Come desidera, signore.»

«Ooooh, no no, va benissimo una navigazione rilassata.»

Rispose subito Kizaru, per nulla smanioso di tornare subito alla noia di New Marineford.

«Oh, bene come preferisce! Per ora le acque sono tranquille, speriamo di rimanere così il più possibile. Le serve qualcosa, Ammiraglio Kizaru?»

«Mmmh... no, nulla per ora, grazie. Puoi andare.»

Lo congedò pigramente l'Ammiraglio, stiracchiando le gambe e dando un'occhiata intorno. La nave, chiamata "Red Wings", era decisamente più piccola di qualunque modello a disposizione della Marina, ma era comunque molto spaziosa in relazione ai i pochi occupanti. La polena rappresentava una testa di leone ruggente, con due ali rosse ai lati ad "abbracciare" i fianchi della nave, fatta in legno scuro di noce. Nonostante avesse insistito che poteva benissimo dormire con gli altri, gli era stata preparata una stanza a parte ricavata da un ripostiglio in disuso, praticamente di fianco a quella del capitano.

In quel momento era sul ponte, seduto ad un tavolo posizionato sotto un ombrellone, molto probabilmente un'altra accortezza aggiunta solo per la presenza della sua persona a bordo.

La sua attenzione fu catturata all'improvviso da un movimento furtivo, ed i suoi occhi incontrarono quelli nervosi del ragazzo col lenzuolo, Vince.

«Ti serve qualcosa ragazzo?»

Chiese Kizaru con tono neutro, riuscendo comunque a provocare un brivido nell'altro.

«Ah... Leona ha detto che vuole fare una piccola festa per l'inizio della missione, e... mi ha anche detto di venirle a chiedere se voleva qualche piatto in particolare.»

«Mmmh, vediaaamo...»

Rispose l'Ammiraglio, mettendosi una mano al mento come per pensare. In realtà non gli importava nulla del cibo, ma si stava divertendo a vedere come il giovane continuasse a spostare il peso da un piede all'altro, evidentemente sul punto di fuggire da un momento all'altro.

«Beh, sì quello sarebbe interessante, oppure quell'altro... ma sì, direiii...»

Vince si fermò, praticamente trattenendo il fiato, attendendo con trepidazione la risposta.

«Niente. Niente di particolare, fai pure quello che pensi sia meglio, signor cuoco.»

Concluse l'Ammiraglio, intrecciando le dita e guardando l'altro con espressione soddisfatta. Il ragazzo lo stava fissando a bocca aperta, sotto shock per l'evidente presa in giro.

«Beh, ti serve altro?»

Lo punzecchiò ancora Kizaru, riuscendo a sbloccarlo.

«Ah... n-no... con permesso...»

Vince si allontanò senza cambiare espressione, ondeggiando su gambe malferme come se ciò che era accaduto lo avesse fortemente debilitato.

Che spasso... chissà che ha per essere così nervoso.

Pensò l'Ammiraglio, accendendosi una sigaretta mentre osservava pigramente le persone muoversi sul ponte e svolgere le loro mansioni. La ciurma era evidentemente ben unita, e tra di loro non c'erano screzi apparenti, ma una cosa si notava in fretta: non avevano idea di come comportarsi con lui. Quando gli si avvicinavano, improvvisamente il tono si faceva più basso ed il passo più furtivo, forse per cortesia, forse per timore. Qualunque fosse il motivo, Borsalino stava per iniziare ad annoiarsi sul serio quando in suo soccorso arrivò la voce dell'unica persona che al contrario, faceva di tutto per farsi notare con il suo passo baldanzoso e la voce chiassosa.

La Leonessa delle Sabaody (BorsalinoxOC)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora