CAP 10: Parlare agli ingredienti, knock-knock no mi!

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Nessuno aveva idea di cosa fosse appena successo, vista la velocità con cui si erano svolti i fatti.

Leona sbatté un paio di volte le palpebre, non riusciva a capacitarsi di come l'Ammiraglio fosse apparso davanti a lei da un secondo con l'altro. Solo quando l'uomo prese l'aculeo con la mano sana per estrarlo, e la manica gialla iniziò a macchiarsi di sangue, iniziò ad avere un'idea di cosa fosse successo.

«Lino!!»

Gridò preoccupata, avvicinandosi di slancio all'uomo, alzando la manica per osservare i danni della ferita.

«Lino il tuo braccio... che diavolo hai fatto?!»

«Mmmh~, un piccolo graffio, niente di grave... oh?»

La vista dell'uomo si offuscò, e un improvviso giramento di testa lo fece cadere su un ginocchio.

«Che hai, stai bene?!»

«Ma che guaio... ho il dubbio che quella creatura fosse velenosa.»

«Eeeh?! Non può essere!»

«Che succede, Leona?!»

Gli altri membri del gruppo, scampato il pericolo, si erano avvicinati per capire il motivo dell'agitazione del loro capitano, rimanendo di stucco a vedere l'Ammiraglio sanguinare.

«Lino è ferito, ed è colpa mia!»

Rispose lei, applicando pressione sulla ferita i cui bordi stavano diventando violacei.

«No... è colpa mia.»

Il gruppo si girò verso Vince, che si stava tenendo la testa tra le mani, lo sguardo basso.

«Se tu non fossi venuta a cercare di salvarmi, nessuno di voi due sarebbe stato in pericolo!»

«E pensi che ti avrei lasciato lì come un'idiota?! Sei un membro della mia ciurma, dovresti sapere come funziona, Vince!»

«L... Leona...»

«Possiamo anche litigare, ma di certo non voglio vederti ferito o peggio! Credi che io sia un capitano così superficiale, eh?!»

Il ragazzo si morse le labbra, le mani avvinghiate al lenzuolo.

«No... non lo sei mai stata...»

Alzò lo sguardo, gli occhi di chi stesse trattenendo con forza le lacrime. Guardò la ferita dell'Ammiraglio, poi si alzò in piedi.

«Ha bisogno di un antidoto. Vado a prendere le erbe, Fiamma aiutami.»

«Oh, certo!»

Lo spadaccino con la barba si avvicinò al giovane, sussurrandogli alcune parole che comunque Kizaru riuscì a sentire.

«Sei sicuro, Vince? Ma così lui...»

«Ha salvato Leona, e sono comunque un medico, glielo devo. Di quello che accadrà poi, adesso non è importante.»

I due si allontanarono velocemente, mentre Leona aiutava l'Ammiraglio a sedersi facendogli da appoggio.

«Non preoccuparti Lino, Vince è un bravo medico, saprà rimetterti a posto.»

«Se lo dici tu, di sicuro è vero, Leona~»

Disse lui, appoggiando la testa sulla spalla della rossa. Sentiva come il battito del cuore di lei fosse accelerato, un leggero tremito preoccupato a pervaderla. Voleva dirle qualcosa per rassicurarla, ma non era sicuro fosse una buona idea. Già solo sentirla così vicino, così preoccupata per lui, gli faceva provare sensazioni che pensava fossero ormai dimenticate da anni, ancora poco, e non sarebbe più riuscito a tornare indietro.

La Leonessa delle Sabaody (BorsalinoxOC)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora