CAP 6: Un nuovo accordo! Notte di passione

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Le labbra di lei si scontrarono con quelle di Kizaru, che le diede appena una frazione di secondo prima di rispondere con lo stesso entusiasmo.

Le mani di Leona volarono immediatamente ad affondare le dita nei capelli ricci dell'uomo, come se potesse scappare da un momento all'altro nonostante evidentemente non fosse la sua intenzione.

La lingua di lui guizzò fuori, cercando di insidiarsi nella bocca della rossa che la accolse di buon grado, facendosi scappare un gemito.

«L... Lino... non qui...»

Riuscì a dire, nonostante il fuoco che la stava bruciando dentro. L'Ammiraglio si staccò da lei con il respiro affannoso, lo sguardo affamato come quello di un animale.

«Mmmh~ Leonaaa... problemi a farlo all'aperto?»

Provò ad avvicinarsi di nuovo, ma lei dando fondo a tutto il suo autocontrollo si mise una mano davanti alla bocca per fermarlo.

«No... ma siamo contro l'alloggio di quella che voleva farsi fare il "controllo della divisa"...»

Sentì sbuffare contro la mano una risatina, e l'inumana resistenza che stava opponendo l'Ammiraglio si allentò di poco.

«Senza contare che sei comunque il grado più alto di tutta questa baracca, non credo che svegliare venti Marine addormentati per fargli vedere il loro prezioso Ammiraglio a palle al vento sulla spiaggia faccia bene alla tua carrier-»

Le sfuggì un verso di sorpresa, quando sentì l'uomo iniziare a leccarle la mano impaziente, gli occhi di chi non poteva fregarsene di meno in quel momento.

Dio, quanto è dispettoso quest'uomo...

Leona fece un respiro tremante, oh quanto voleva essere sbattuta contro quell'alloggio fino a sbucciarsi le schiena, ma in quel momento era l'unica a non avere tutto il sangue assorbito fuori dal cervello, e doveva pensare effettivamente alle conseguenze.

«Lino... ti prego... l-la nave... è vuota ora e... tu non- ah! D-dovresti essere veloce come la luce? Non obbligarmi... ad iniziare a chiamarti Ammiraglio Kizaru...»

Per un momento la tattica sembrò non funzionare, poi Kizaru emise un grugnito di impazienza, afferrando la donna e stringendola contro il suo petto con una mano.

«Non c'era la regola del niente sesso sulla Red Wings?»

«Beh... sono il capitano, fanculo la regola, da adesso se la nave è vuota, vale come terraferma.»

«Alla nave, allora. Ti consiglio di chiudere moolto bene gli occhi, d'accordo? ~»

Commentò solo, per una volta sbrigativo.

Solo quando lo vide illuminarsi, Leona si accorse di non avere la minima idea di come funzionavano i poteri dell'uomo, e di come sarebbero arrivati alla destinazione. Gliel'avrebbe voluto chiedere, ma la luce divenne troppo intensa subito e l'unica cosa che poté fare fu serrare gli occhi per non rimanerne accecata.

L'istante dopo, sentì il vento (troppo vento) tutt'intorno a sé, e provò a sbirciare per capire cosa stesse accadendo.

Mossa sbagliata.

«Ma che... siamo in aria?!»

Gridò, afferrando la camicia di Borsalino ed attaccandosi al suo petto come se la sua vita dipendesse da quello.

«Non preoccuparti, è solo un passaggio momentaneo, volevo vedere esattamente dove fosse la tua nave... oh, trovaaata!»

Di nuovo quella luce accecante, di nuovo gli occhi di lei si chiusero con forza e finalmente, il vento cessò di essere così forte e sentì i piedi posarsi su di una superficie dura.

La Leonessa delle Sabaody (BorsalinoxOC)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora