Ed avrai mille vite da rifarti senza me,
e un tuffo al cuore mi ricorderà di te,
chissà perché.
-Franco126Rientrai in casa, schivando le occhiate maliziose e le domande di mia madre, in un modo degno di Matrix.
Mi buttai sul letto, e mi accorsi di avere uno stupido sorriso in faccia, così scossi la testa e cercai di distrarmi.Avevo finito gli esami e per fortuna non dovevo studiare, anche se quello era un ottimo modo per non pensare.
Presi uno degli Aldephi che avevo nella libreria sopra il mio letto, cercai di concentrarmi sulle parole, ma quando mi accorsi che leggevo e rileggevo la stessa frase da venti minuti, richiusi il libro con un tonfo.La testa mi vorticava.
Non riuscivo a togliermi dalla mente quella stupida fossetta di Ryan.
Mi ero scordata di chiedergli perché mi avesse seguito in ospedale, ma ero alquanto distratta mentre mi parlava.
Scossi la testa cercando di ritornare alla realtà.Il telefono vibrò sul letto e ringraziai mentalmente chiunque fosse per avermi salvato dai miei stessi pensieri.
Cazzo, e ora che è successo?
Pegaso era la nostra -e di Wendy- parola in codice per dire che c'era un emergenza. Lo avevamo inventato alle medie.
Come era nato non lo ricordo, forse stavamo guardando barbie, ma comunque significava che era successo qualcosa di incredibile, incredibile quanto vedere un unicorno volare.
E di solito, non era mai qualcosa di positivo. Piuttosto, appunto, avvertiva un' emergenza.
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Solcito: Luce nelle tenebre
Romance•Dark romance• "Dio, quella risata squarciava ogni piccola tenebra dentro di me" -Ryan. Quanti modi esistono di affrontare il dolore? Quanti, giorni passati inermi a farci sopraffare dalle tenebre più oscure insidiate nella nostra mente? Cos'è il...