Cattive tentazioni

La festa della scuola 3° capitolo

⚠️ ⚠️ ⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️ATTENZIONE...
QUESTO ROMANZO E' SULLO STILE DARK .
NON ADATTO A MINORI O PERSONE SENSIBILI.
Troverete  storie totalmente inventate  di sesso esplicito,violenza,atti sessuali estremi  e situazioni, adatti solo ad un pubblico adulto  per scene spinte e situazioni accettabili solo da un pubblico adulto e consapevole.Troverete tematiche forTi se pur le storie sono totalmente inventate.Se siete particolarmente sensibili è minorenni  sono fortemente sconsigliate .
Leggete queste storie con il maggior distacco possibile perché  sono del tutto inventate .Grazie

                             CAPITOLO 3°

                        Consiglio di classe

Vi blocco subito, prima di cominciare a leggere questo capitolo per un semplice motivo:

Se vi aspettate un tipo alto, bello, muscoloso e superdotato, tenebroso, potete anche fermarvi qua e passare al capitolo successivo.
La cosa più tenebrosa che ho è il mio sgabuzzino che ha la lampadina fulminata da 3 anni.
Sappiate che qui non ci sono né  manzi né tori!

Questa storia riguarda me.
Adriano un ragazzo gi Genova e tutti quelli che come me, non sono altissimi e con il fisico da bagnino.
Sono alto 1,70 cm, con i calzini invernali ,non sono biondo ,ma nero, tendente al brizzolato dal primo vagito nell'incubatrice ,viso carino con barbetta curata e soprattutto il mio pene, che io chiamo affettuosamente  pikaciu, di dimensioni rispettabili, almeno da come mi è stato detto dalle mie diverse, ma non troppe, partner, che comunque, ha una calibratura di esplosione, abbastanza alta e non da fiammifero imbevuto di petrolio; in poche parole per farlo esplodere bisogna sfregarlo non poco, prima che brilli di  luce propria e questo mi basta.

"Detto questo se volete proseguite con me, io sono come voi,parte di voi, normale, ma anche a  me e quindi a voi potrebbe capitare che...."

Era 1998, periodo bellissimo della mia vita 
Single, in forma per un quarantasettenne, che si curava quel tanto che basta per non passare del tutto in osservato.
Avevo compreso che si poteva  migliorare quelli che erano i miei  punti di forza, rendendo sfocati i difetti con molto poco.
Alimentazione  regolare,piccole eccezioni,un birretta ogni tanto, niente palestra, ma solo esercizi mattutini non eccessivi, un equilibrio poco stressante; ma la mia chicca e il mio punto di forza era il carattere.
Quello si che era il mio jolly ,in quel'ambito io ero proprio un adone, solare, divertente, sarei riuscito a far stare in mia compagnia formica e formichiere senza farli ammazzare a vicenda, stordendoli con il mio humour senza fine, perché brillava di luce propria senza nessun artefatto.
Detto questo, a chi ha deciso di proseguire  con me e la mia storia, voglio  raccontarvi che...

   Tutto ebbe inizio 

Il 17 maggio data che può sembrare brutta per molti, mi capitò  di dover accompagnare mia nipote Giorgia di 24 anni alla cena di fine scuola fuori Genova , che vedeva radunate tutte le insegnanti e i genitori per un commiato affettuoso, dal duro e fruttuoso lavoro svolto durante l'anno.
Io in realtà da zio non è  che avessi un ruolo rilevante in quella situazione, ma quello scassa-coglioni di mio  fratello, aveva approfittato di un favore fattomi anni prima, per incastrarmi in quella cena che sarebbe stata, almeno pensavo, una serata da suicidio collettivo, immaginando vecchie bambbione, con occhiali sul naso, dai capelli infeltriti e genitori ansiosi e poco inclini a socializzare di  una certa età portata male.

"Ma proseguiamo con calma."

Presa la macchina,una yaris ibrida, giunsi sotto casa di Giorgia, che come tutte le donne tra il dire sto scendendo e il farlo, mi fece aspettare  57 minuti con il motore acceso, sprecando carburante, elettricita, bestemmie e spergiuri ecologici.