Sfumature di rosso( primoepisodio)

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⚠️ ⚠️ ⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️ATTENZIONE...
QUESTO ROMANZO E' SULLO STILE DARK .
NON ADATTO A MINORI O PERSONE SENSIBILI.
Troverete storie totalmente inventate di sesso esplicito,violenza,atti sessuali estremi e situazioni, adatti solo ad un pubblico adulto per scene spinte e situazioni accettabili solo da un pubblico adulto e consapevole.Troverete tematiche forTi se pur le storie sono totalmente inventate.Se siete particolarmente sensibili è minorenni sono fortemente sconsigliate .
Leggete queste storie con il maggior distacco possibile perché sono del tutto inventate .Grazie

La vedova nera

Io non mi sono mai fatta problemi, lo so che noi donne siamo etichettate per lo più come stupide e belle, ma io mi sentivo di appartenere solo alla seconda categoria.
8l mio nome e sharon Alta 1,78, pelle olivastra, capelli neri lunghi e intrecciati come un mantello africano, occhi verdi profondi, bocca carnosa sulla quale mai rossetto ebbe bisogno di residenza, gambe lunghe e caviglie sottili.
Ho sempre saputo fin da i primi anni da maggiorenne che avevo tra le gambe un arma che se ben usata mi avrebbe portato ad occupare nella società un posto di rilievo, avendo poi testa oltre ad una bella passera avrei saputo usare quell'arma nel migliore dei modi, senza sprecarne il valore con chi non meritava la mia attenzione.

Il potenziale del mio organo femminile lo compresi anni addietro, sottoponendo me stessa ad alcuni test per rodare e affinare la mia tecnica e ottenere tutto cio' che in un determinato momento della vita, mi dava gusto e piacere.

Primo episodio
Le due ruote..

Quello moto mi faceva impazzire il suono mi dava l'idea di una mini harley, la sua forma, le vibrazioni, quando mi ero avvicinata nel motosalone erano state fantastiche ed io desiderai da quel momento, sfrecciare con lei per le vie di Bari.

Il motociclista ignaro

Tutte le mie amiche del quartiere morivano per Michele, in realtà non tanto per lui, ma per la sua moto, lui non era sto granché, un testa di cazzo belloccio, però tutte le volte si faceva fare il filo dalle quattro sgallettate in minigonna e top scollati della mia zona, che volevano farci un giro.
Ripeto non era una moto da milionari ma per noi ragazze , in quella fetta di mondo piccola, dal contesto semplice, era come possedere una lamborghini e io volevo farci un giro, poi un altro e poi un altro ancora.
Michele era furbo, giocava sulle loro voglie, le faceva sedere, le palpeggiava quel tanto che gli permettevano di fare, ma alla fine non le faceva fare mai un giro, era gelosissimo, era diventata una gara a chi fosse riuscitola a fare il giro per prima, si erano inventate di tutto; top che mostravano tette enormi anche a chi in realtà possedeva una 1°, minigonne, tacchi, rossetti fluorescenti, mascara brilluccicanti, ma ogni volta era stato un fallimento, ogni volta Michele era saltato in sella e le aveva lasciate a bocca asciutta.

Io decisi che sarei stata l'unica a riuscirci, perché le altre cercavano solo di mostrare qualche cosa, io ero diversa, mi sentivo diversa, ad un passaggio sulla moto ne avrei offerto uno io, di tutt'altro tipo, ma molto più emozionante.

La lepre tra i coccodrilli

Quel giorno avevo indossato delle semplici snikers bianche con calzini bianchi, niente calze, le odiavo, ma le gambe erano depilatissime e lucide grazie ad un olio emolliente profumatissimo regalatomi da quella santa donna di mia madre, una figona di 47 anni.
Avevo messo un top non scollatissimo ma stretto, perché non avevo volutamente indossare il reggiseno, ero insomma una ventunenne bella, ma soprattutto stronza e con uno scopo, una fica pronta per il pollo, il mio obbiettivo era davanti a me.

Cattive tentazioni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora