Il ballerino 12

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                                       IL BALLERINO

Mi chiamo Giorgio sono un normale ragazzo pugliese e ne vado fiero, non sono molto alto, non ho tatuaggi, non ho la tartaruga, anzi si quella si; sta sulla mensola del soggiorno e si chiama Leonardo, lo comprata ad una fiera quando sono andato a Pisa.
Rotornando a noi; ho i capelli neri, barbetta curata ma soprattutto ho una gran  furbizia ed un carattere solare.
Se potessero essere paragonati a dei  muscoli, allora io sarei tipo Hulk.

Questa storia è dedicata a chi ama il ballo, in particolare salsa e baciata.
In quel luogo e in quell'ambiente io sono  a casa mia, mi sento il Rudolf Nureyev, ma senza calzamaglia .
Chi balla e chi ha ballato sa che questo ha  un tipo di approccio  molto fisico, fatto di movimenti dolci sensuali, che una volta affinati, senza compiere grandi acrobazie, si rimorchia come una motrice
e a volte, si fanno esperienze davvero uniche, come quando quella sera mi ritrovai...

                           Umido ma bello 

Era il 2018 nella nostra scuola di ballo, ormai eravamo tutti amici, uscivamo insieme pizza, ballo, cinema, mare, chi più  ne ha più  ne metta.

Ma per quando potessimo essere uniti io so che il ballo è  un pugnale  con una lama a doppio taglio, fidatevi.

Salsa è fatto di contatto fisico, volendo o non volendo, devi per forza approcciare, toccare e scivolare il tuo corpo uno su l'altro, chi balla mi capisce, e fidatevi, la maggior parte delle ballerine  sono tutte ragazze bellissime.
Può, quindi   sorgere qualche problema di allungamento e salivazione.
Ma andiamo con calma.

Pronti a partire

Quella sera ci eravamo  riuniti tutti per la classica serenata del futuro sposo Roberto, un ragazzo  conosciuto al ballo che dopo qualche anno aveva deciso di convolare a nozze con la sua ballerina Beatrice.

Non sto qui a raccontare cosa successe o come si svolse la festa non è  importante, vi dico solo che quella sera tra tutte le ragazze presenti  c'era
Quando durante le lezioni in palestra, facevamo il pasaggio del partner, mi capitava davanti, posso solo dire che mi faceva uscire gli occhi fuori dalle orbite.e il.pisello dai box, per  quanto fosse  bella.

Lei era mora, non molto alta rispetto a me che non ero un vatusso, occhi celesti, carnagione scura, profumava di vaniglia  dolce, capelli lunghi viso da sturbo e labbra carnose, rosse, come fragole che a volte avevo temuto farmi perdere il controllo, e immaginato su quella parte di me già pronta. 

Mi piaceva, penso si sia capito, ma nonostante avessi gioco facile con molte ragazze lei, se pur una volta la vidi baciarsi appassionatamente e oltre  con un tipo, non reagiva ai miei segnali sottobanco.

Pensai di non essere il suo tipo, ci poteva stare, di bellocci nell'ambito scuola di ballo  e nei locali c'è ne erano anche in offerta, grossi con addominali avuti già nell'incubatrice, tatuati con simboli maori ecc
Ma  quella sera per la prima volta accadde qualcosa che cambiò la mia visione delle cose.
Non fu un gesto eclatante.

Lei  era bella, con quella gonna bianca e i sandali, che mi permettevano di vedere i suoi bei piedi e la bellezza delle sue gambe, liscie, dalla pelle perfetta, una smagliature si sarebbe vergognata di stare lì, sentendosi sola, era troppo presto .

Ma per dirla breve cominciammo a salutarci tutti con abbracci e i soliti baci, ma quando giunse il momento di salutare, lei mi si avvicinò con una faccia sorridente e mi abbraccio forte, molto forte, avvicinando tutto il suo corpo e suoi seni a me, ed io la setii tutta, quella femminilità spalmarsi  sul mio corpo, mi  baciò, ma non sulla guancia, ma all'angolo dove le le labbra s'incrociano, lasciandomi una afrodisiaca sensazione di umido. Non so spiegarlo, ma fu davvero eccitante, se pure breve.

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