Capitolo 9

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Alhaitham pov

Prendo le chiavi di Kaveh per aprire la porta. È talmente tanto ubriaco che devo tenerlo in piedi. Il suo odore è sovrastato da quello dell'alcool.

Menomale che c'ero io, sennò come tornava a casa?

Apro la porta e Kaveh cade a terra.

"Kaveh, devi smetterla di bere così tanto" dico alzandolo.

Lui mi guarda in faccia e si copre la mano.

"Devi vomitare?" dico confuso.

Mi indica il bagno e lo porto lì. Sbocca tutto quello che ha bevuto e mangiato alla festa.

Seriamente, come fa questo ragazzo a vivere solo?

Rimane a guardare il water mentre si tiene la pancia.

"Che schifo" dice mentre tira l'acqua.

Si gira verso di me.

"Alhaitham?! Perché sei nella mia casa?!" urla.

"Ti ho portato io qui. Ti sei addormentato alla festa, ma poi ti sei risvegliato e hai ricominciato a bere"

"Cazzo, scusa" si alza indolenzito e si lava nel lavandino.

Esco dal bagno per dargli privacy e mi siedo sul divano.

Sento la stanchezza assalirmi.

In questi giorni metto più forza fisica a trascinare Kaveh che a lavorare con mio padre.

Tra l'altro non lo vedo da giorni. Non ci parliamo molto, anzi. Lui mi chiama solo quando ha bisogno di me.

Non gli interessa nemmeno dove sono, probabilmente se andassi dall'altra parte del mondo non lo noterebbe.

Kaveh torna dopo un'oretta.

Minchia, ce ne ha messo di tempo.

"Scusa se mi hai dovuto portare fino a qui. Ma quando vedo dell'alcool non riesco a smettere di bere" dice imbarazzato.

"Non fa nulla. Spero che tu ti senta meglio"

"Sì. Grazie"

Rimaniamo in silenzio.

"Beh, allora io vado" mi alzo dal divano.

Lui non dice nulla.

Mi avvicino alla porta.

Sento che mi prende il braccio.

Giro la testa confuso.

Ha la testa abbassata, non riesco a vedere il suo viso.

"Non andare" dice.

"Perché?"

"Resta qui ancora un po'"

Mi zittisco.

"Ehm, so che ti piace leggere. Ho tanti libri in camera mia. Perché non dai un'occhiata?"

Annuisco.

Kaveh si imbarazza ogni volta che gli parlo, ma perché vuole che stia sempre con lui?

Lo seguo mentre noto che ha i capelli scombinati. Mi dà fastidio.

Arriviamo in camera sua e mi fa vedere uno scaffale pieno di libri. È pieno di cartacce e molti libri d'architettura, non ci sono dei veri e propri libri stile romanzo, sono solo guide e approfondimenti.

"Devo finire un progetto che ho iniziato da un po', quindi mi metto sulla scrivania" mi sorride e si siede.

Prendo un libro di architettura e mi siedo sulla sedia accanto a Kaveh.

may I be your purple?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora