Capitolo 31

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Alhaitham pov

Apro la porta di casa con le mie chiavi.

Mi viene da sorridere quando sento l'odore di Kaveh. Non vedevo l'ora di vederlo.

Dato che sono finite le lezioni all'università, Kaveh preferisce stare a casa a studiare, mentre io e Tighnari siamo stati insieme in un'aula a ripetere.

Il fioraio mi ha raccontato di Nilou e sinceramente ha fatto bene a staccarsi con lei. Mi ha detto che si è messa con Cyno per farlo ingelosire.

"Sono tornato" dico alzando la voce.

Prima ancora di ricevere risposta, lo vedo seduto al tavolo con tantissimi disegni sparsi assieme a delle matite, gomme e libri.

La casa ormai la considero nostra. Qui viviamo insieme, ne prendiamo cura entrambi e la gestiamo meglio in due. È bello sapere che c'è proprio lui qui con me.

Si gira verso di me e mi sorride.

"Ciao, Alhaitham!" lascia la matita che aveva tra le mani e si alza per venirmi a dare un abbraccio.

La sua camminata saltellante mi riempie di determinazione.

Ricambio stringendolo.

"Ciao" dico.

"Come stai?" mi bacia sotto l'orecchio.

"Bene, tu?"

"Bene. Come hai passato la giornata?" si allontana per guardarmi.

Ha gli occhi gialli.

Mi prende le guance e le tiene con delicatezza.

"Bene, ho studiato con Tighnari. Avrei voluto che ci fossi stato anche tu" dico onesto.

"Lo sai che preferisco studiare da solo. Adesso sto facendo delle tavole, ma fino ad adesso ero sui libri" sorride.

La sua presenza mi farà sempre rinascere. Mi sento felicissimo.

Mi guarda mantenendo il suo dolce sorriso. Il suo viso è il più bello che possa esserci.

"Vuoi qualcosa da bere o da mangiare?" mi chiede.

Annuisco.

Dopo due fette di torta e qualche libro, decidiamo di fare una pausa e Kaveh va a farsi una doccia.

Dopo circa mezz'ora non è ancora uscito.

Che fine avrà fatto?

Mi alzo dal divano e vado nel corridoio che connette sala e camera. Mi metto davanti alla porta del bagno aspettandolo.

Cerco di origliare e sento lo scorrere dell'acqua sulle piastrelle della doccia.

Perché ci sta mettendo così tanto? Io di solito non ci metto nemmeno dieci minuti.

Mi appoggio alla porta della stanza dei dipinti e fisso il vuoto.

Chissà com'è Kaveh nudo. Non me lo sono mai chiesto.

Anche lui è un uomo, non ho bisogno di immaginarmi qualcosa che non ho mai visto.

Però deve essere diverso dal mio corpo. Lui è magrissimo e non credo che alcune parti del corpo rispecchino le mie.

Sento qualcosa punzecchiare là sotto.

Che succede? Cos'è questa sensazione?

C'è una parte di me che dice che vorrebbe vedere delle parti di Kaveh che non ho ancora visto.

Potrei farlo adesso entrando, ma non sarebbe corretto da parte mia, anzi. Secondo me si arrabbierebbe molto.

Però una sbirciatina la farei volentieri.

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