La Prof. Evans mi ha convocato nel suo ufficio.
Di sicuro è per chiarire quello che è successo ieri in bagno, sono stato stupido a scherzarci su, a volte sono proprio un idiota.
Emma mi piace sul serio, certo che da quando la conosco, mi trovo sempre in qualche guaio per lei. È come un meteorite diretto verso la terra, è una ragazza affascinante e pericolosa. Penso a lei e sorrido, ma devo restare serio, sono arrivato davanti all'aula dei Professori.
La porta è aperta, la Prof. Evans sta riorganizzando i suoi fogli e non si accorge del mio arrivo.
Busso leggermente per annunciare la mia presenza, la Prof. mi invita a entrare, chiudo piano la porta dietro di me.
Saluto la Prof e inizio a parlare: "Mi spiace per la battuta fuori luogo. Quello che è successo ieri, è che Emma si è macchiata la maglietta durante l'intervallo e io le ho offerto il mio cambio di scorta. Nulla di più, mi deve credere."
La Prof. mi sorride, "ok, grazie per il chiarimento, ma non ti ho convocato per questo."
Tiro un sospiro di sollievo: "Ah, no?"
"Il motivo è che ho avuto il compito di organizzare una giornata di Open day a scuola, una grande festa, per il cinquantesimo anniversario del nostro istituto."
Sento già odore di fregatura, mi limito nel commentare: "Congratulazioni!"
"La Preside pretende che sia tutto perfetto. Ha invitato delle persone di spicco del paese, interessate a finanziare la scuola. Abbiamo carta bianca sull'organizzazione, ma le aspettative sono molto alte."
"Abbiamo?" Non so cosa aspettarmi, ho un brutto presentimento.
"Marco, ti sto chiedendo di aiutarmi nell'organizzazione. Sei un ragazzo sveglio, hai la media voti più alta in tutta la scuola e con la parlantina che ti ritrovi, sono certa che farai un discorso di apertura dell'evento strepitoso."
Sarebbe stato meglio ricevere la ramanzina, a questo punto. Non voglio sapere altro. Penso a cosa posso risponderle.
"La ringrazio Prof. per aver pensato a me, ma non credo di essere la persona giusta."
"Perché no? È una buona occasione per emergere, ci saranno diversi imprenditori della zona, io non la sprecherei."
Non ci avevo pensato, di solito avrei preso al volo questa occasione, ma la verità e che non ne ho proprio voglia e preferisco lasciare subito, piuttosto che deluderla in seguito.
"Non mi piacciono le feste, ho altro per la testa in questo periodo e non me la sento di seguire nuovi progetti."
"Si tratta di Emma, vero? È lei che hai nella testa?"
Sorrido e rispondo, "Sì, Prof. come l'ha capito? Comunque non c'è niente di romantico tra noi, Emma è una ragazza molto riservata."
La Prof. Evans dopo un attimo di riflessione propone: "Marco, senti, facciamo un patto. Se ti facessi affiancare da Emma per l'organizzazione dell'Open day, accetteresti?"
Non riesco a credere a quello che sta dicendo, sarebbe fantastico.
"Prof. è sicura di riuscire a coinvolgerla?"
"Certo. Ma sarai tu ad essere responsabile dell'evento, mi aspetto il massimo impegno da parte tua. Siamo d'accordo?"
"Se è così, va bene, Prof., sono pronto ad accettare l'incarico e farò del mio meglio per rendere l'Open day un successo."
"Sarà un piacere lavorare con te e con Emma, sono certa che farete un ottimo lavoro insieme."
"Grazie Prof. per la fiducia."
"Grazie a te, per aver accettato. Puoi andare ora, ci aggiorniamo."
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Qualcosa che non dimentichi.
Lãng mạnEmma e Marco si conoscono a scuola e sono giovanissimi, hanno 14 e 16 anni. L'amore arriva all'improvviso, come un colpo di fulmine e sarà una novità per Marco che dovrà imparare a gestire nuovi sentimenti e situazioni impreviste. Emma e Marco son...