Sono passati due giorni dall'invito di Matilde e sono ancora indeciso su cosa fare. Tra poco abbiamo un'ora buca e sono sicuro che Riccardo mi farà un sacco di domande. Suona la campanella, apre la cartella, tira fuori un pacco di grissini dalla borsa, me ne offre uno. Lo prendo e aspetto che inizi a parlare, so già cosa vuole chiedermi.
"Allora, che cosa le rispondi?"
In effetti è arrivato il momento di decidere, non è da me tirarla tanto per le lunghe.
Sospiro. "Non ci vado."
Mi passa un altro grissino, mi guarda."E perché no?"
"Avrei accettato solo per uscire con Emma, ma fa la difficile e mi ha stufato. Peccato perché è veramente carina."
Prendo il telefono e scrivo a Matilde: "Ciao, non riesco a venire al cinema. Mi spiace."
Il tempo di appoggiarlo sul banco, lampeggia il telefono, mi ha già risposto. "Non fa nulla. Sarà per la prossima volta."
Le mando un emoji, il pollice in sù. Chissà se ho preso la decisione giusta...
Ric richiama la mia attenzione. "Per una volta che ti piace una, provaci, al massimo non ci sta.
"Tiro fuori il toast che ho portato di merenda e lo smezziamo, alzo le spalle rassegnato. "Pazienza. Troverò quella giusta, prima o poi."
I gemelli appena capiscono che l'argomento è ragazze si uniscono a noi, non mi va di parlarne davanti a loro. "Emma è l'amica di Matilde?" Si fa avanti Enrico e Riccardo annuisce.
Leo ridacchia come un idiota. "Ci posso provare io con lei?"
Enrico lo spintona. "L'ho vista prima io."
Mi sembrava di essere stato chiaro, forse è meglio ribadire il concetto. "No. Dovete stare lontani dalla prima b; soprattutto da lei; è la mia ragazza."
Ric sorride. "Quindi non hai rinunciato?"
"Non mi è ancora passata. Magari ci ripenso."
"Sei anche geloso, da quando state insieme?"
Sdrammatizzo. "Già da un pò, ma lei ancora non lo sa."
Ric mi da un pizzicotto sul braccio, fa male: "I rapporti in solitaria non contano."
"Sei sicuro? Pensavo di sì."
I gemelli osservano inebetiti, non sembrano capire i nostri scambi di battute. Annoiati tornano al loro banco.
C'è il cambio dell'ora, entra in classe la Prof. di storia. Fa un appello veloce e inizia subito la lezione. "Aprite il libro a pagina 61."
Ric ha un'espressione sonnecchiante, ma nemmeno io riesco a stare attento, il discorso di prima mi ha turbato. Immaginare lei insieme ad un altro, che diamine... Non può farmi questo, deve lasciarmi almeno il tempo di superare la cotta. No, non sono pronto, quindi per ora può scegliere o con me, o con nessun altro. Mica la obbligo.
Squilla il cellulare della Prof, "ragazzi, mi devo assentare per una decina di minuti, continuate a leggere." Risponde al telefono e a passo svelto, esce dall'aula.
È subito caos, nessuno sta più leggendo. Enrico va alla porta e controlla il corridoio. Leonardo invece fa il giro della cattedra e apre il registro.
A sapere che andava così la mattinata, sarei rimasto volentieri a casa per giocare alla play.
Leo fa cenno a Enrico di raggiungerlo, Ric lo sostituisce come sentinella alla porta.
"Ci sono le domande per le verifiche delle classi prime." Mi informa Enrico, fa anche le foto.
Ric lancia l'allarme. "Al posto, sta tornando."
I gemelli fanno appena in tempo a sistemarsi. Hanno rischiato di essere scoperti ma non contenti, vanno avanti a ridere e disturbano la lezione. La Prof gli mette una nota sul registro, ben gli sta bene.
Finita l'ora, raccolgo i libri per tornare a casa, i gemelli mi affiancano.
"Stampiamo noi le domande e te le passiamo, ok?"
"A me non servono, perché?"
"Le porti alle tue amiche..." Dice Enrico.
"Vedrai che te la danno." Spiega Leo.
Sorrido, due menti geniali... Ma anche Ric li asseconda: "Io ci proverei."
È un'idea ridicola, però è una scusa per avvicinarla, si può fare...
STAI LEGGENDO
Qualcosa che non dimentichi.
RomanceEmma e Marco si conoscono a scuola e sono giovanissimi, hanno 14 e 16 anni. L'amore arriva all'improvviso, come un colpo di fulmine e sarà una novità per Marco che dovrà imparare a gestire nuovi sentimenti e situazioni impreviste. Emma e Marco son...