Capitolo 35 Emma

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Mentre svolgo la verifica di recupero di matematica ho tanta paura di sbagliare ancora. Marco però ha ragione, se controllo ogni passaggio prima di proseguire con quello successivo, dovrei riuscire a cavarmela; provo a seguire il suo consiglio. 

 Consegno la verifica e tiro un sospiro di sollievo, credo sia andata bene, le ho ricontrollate più volte, peccato non aver fatto in tempo a svolgere ultima espressione. La Prof, dopo aver ritirato i compiti, visto che abbiamo un'altra ora, decide di correggerle alla lavagna così da spiegare tutti i passaggi. Sono tutte giuste tranne ultima: 9/10 è fantastico, ho recuperato in pieno. 

Vorrei scrivere a Marco per dirglielo, però mi freno. A mente fredda ho ripensato a quello che è successo, io mi ero illusa di stare con lui alla festa, ma il suo interesse era invece per Chiara. Era scocciato per la mia presenza, mi ha liquidata in fretta. 

Parla male di suo cugino, ma lui è uguale e non solo nell'aspetto. Almeno Roberto non mi ha mai dato impressione di provarci con me, lui invece sì. Mi ha detto che sono molto carina, lasciando intendere che qualcosa tra noi poteva esserci, per poi confessarmi che è innamorato di un'altra ragazza. Si sta prendendo gioco di me e io mi sto affezionando a lui, non va bene. Credo sia meglio limitare al minimo le nostre frequentazioni.


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Troppe verifiche in questi giorni, non ne posso più. Prima quella di inglese e poi italiano, una dopo l'altra, sono esausta. Aspetto l'intervallo per mangiare qualcosa, ho voglia di qualche schifezza al cioccolato, adoro il cioccolato. 

Nell'indecisione, prendo tutto, il duplo, la barretta milka e i wafer. Con in mano il mio bottino, mi dirigo verso la mia classe e incontro Marco. "Che c'è, hai carenza di affetto?" Mi prende in giro, mi limito a un sorriso forzato.

"Attenta che ingrassi e poi non dovresti bere, non reggi l'alcool e ti rendi ridicola sbavando dietro a mio cugino."

Può risparmiarsela la predica. "Si può sapere che vuoi? Non sei mio padre e nemmeno mio fratello.

"Ride: "Come è andata la verifica, sorellina?"

 "La verifica bene, tu invece, ti sei dichiarato con Chiara, fratellone?"

 "Perché mai avrei dovuto? Potevi anche dirmi della verifica, sei sparita anche per il progetto."

Mantengo il suo tono pungente: "Eri impegnato, non volevo disturbarti."

"Intendi con Chiara? Non c'è niente da dichiarare."

"Sei un codardo," inizio a stancarmi dei suoi giochetti, provo a superarlo per raggiungere la mia classe, si piazza davanti a me, sembra arrabbiato.

"Senti svampita, non mi sono dichiarato perché non è lei, è chiaro?"

È ancora peggio, perché ha preferito comunque lei a me. "Ti rendi conto? Ci provi con tutte, come fa una ragazza a prenderti sul serio?"

Non riesco a trattenere le parole: "Chiunque sia questa ragazza, fa bene a tenerti lontano."

Marco mi punta addosso gli occhioni laser, facendomi sentire a disagio: "Fammi capire, sei gelosa?"

Scuoto la testa, suona la campanella e tronco la conversazione : "Ciao Marco."Vado via.

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