𝐎𝐡 𝐦𝐲 𝐝𝐞𝐚𝐫 𝐝𝐞𝐯𝐢𝐥

"why not!?"

"oh andiamo mamma perché no!?"

erano ormai da mezz'ora, Alex e sua madre, rinchiusi nell'ufficio di quest'ultima a discutere sulla testardaggine del figlio.

"Alex per la milionesima volta. no!"

il ragazzo era fin troppo ostinato per accettare un no come risposta.

"mamma siamo realisti, non è bizzarro che dopo ciò che è successo la scorsa settimana la famiglia reale pur di non risolvere la questione abbia spedito henry nella scuola militare? c'è sicuramente qualcosa sotto e voglio scoprirlo. ti prego!"

Ellen si passò una mano tra i capelli e sospirò, esausta dall'atteggiamento infantile del figlio.

Era ormai effettivamente passata una settimana dall"incidente" della torta durante la celebrazione del matrimonio reale, e da esso era nato una gran discussione tra i cittadini dei due paesi, facendo si che si venisse a pensare che l'America e il Regno Unito fossero in dibattito tra loro, per un'incidente tanto stupido poi! come si poteva pensare una cosa del genere!?

"senti Alex. sono stufa del tuo atteggiamento, tra non molto ci saranno le elezioni e ben venga se ti levi dal cazzo per un po'. se spedirti a una scuola militare ti farà calmare e soddisferà i tuoi desideri sessuali, tra una settimana sarai là. ora ti supplico, amore mio, lasciami lavorare."
"MAMMA. DESIDERI EROTICI UN CAZZO! merda vi farò vedere se non avevo ragione sul conto della famiglia reale!"

dopo il piccolo sbrocco principalmente dovuto dal "desideri erotici" alex cercò di darsi una calmata, per poi continuare

"e grazie per mandarmici, signora presidente, ora, me ne vado"

il ragazzo si alzò di scatto dalla poltrona dell'ufficio e corse fuori sbattendo la porta, dall'altro lato della parete, uscendo, sentì la voce della madre salutarlo e subito dopo la sentì in una conversazione al telefono.

"Zahra, quell'essere insopportabile di mio figlio l'ha avuta vinta, cerca di infilarlo in quella scuola del cazzo prima che lo rispedisca in Texas o in qualche paesino disperso a lavorare nei campi."

Alex esultò sottovoce, era fatta, avrebbe scovato i piani (da lui definiti) malefici della famiglia reale.
e, al contrario di quello che diceva la madre, non era affatto per strani desideri erotici!
a chi cazzo potrebbe mai interessare stalkerare un principe e segarsi all'idea di scovare che, sotto la maschera del perfetto principe azzurro, ci sia qualcosa di più.
beh, SICURAMENTE non Alex.
nient'affatto.

—

"HEY NORA"

esclamò Alex al telefono,
era appena tornato nella sua stanza, vittorioso dopo l'accettazione della madre alla sua proposta, e sentiva l'urgente bisogno di avvisare Nora del suo successo.

N:"Alex, che sorpresa, sembri più felice del solito, ti sei portato a letto qualche nuova conquista?"

A:"direi di no, ma una conquista l'ho ottenuta. cazzo andrò nella scuola militare di henry e farò vedere a tutti che persone di merda sono quelli della famiglia reale"

dall'altro capo del telefono si sentì un lieve sospiro

N:"June lo sa'? non so' quanto ne sarà entusiasta"

A:"ancora non gliel'ho detto, ma non penso ci sia molto di cui preoccuparsi, Cash e Amy staranno al mio fianco durante tutta la permanenza, starò al sicuro!"

N:"se ne sei tanto convinto A..non dirò nulla. Solo ti prego, promettimi di non causare altri scandali internazionali. Devo esserci io che mi faccio June davanti le porte della casa bianca in prima pagina. non tu e le tue problematiche sessuali col principe henry."

A:"vaffanculo, Nora."

Alex staccò in faccia alla ragazza, niente scandali, nulla di nulla, e soprattutto niente coinvolgimenti sentimentali, figuriamoci con un principe azzurro poi!
era ostinato e sicuro, ma, non tanto sicuro del fatto che la sorella, June, sia d'accordo con tutto questo.
..
nora e june che si baciano davanti alle porte della casa bianca in prima pagina?
che stronzata.
e anche se per un millesimo di secondo, ad Alex, capitò di pensare che se fossero stati lui e henry, al posto di June e Nora, la notizia avrebbe fatto più scalpore.

ma hey, Alex mica era gay!

—————H.—————

Henry stava leggendo tranquillo nella sua stanza del dormitorio, quando all'improvviso, Shaan fece irruzione nella camera.
ok, non proprio "irruzione", ma aveva comunque fatto perdere svariati anni di vita a Henry.

"principe, mi dispiace disturbarla ma ho una notizia da comunicarle"

Henry posò il libro sul comodino, assicurandosi di lasciare un post-it che sbucava dal libro nel punto in cui si era fermato a leggere.
per poi sedersi in maniera più composta sul letto.

"dimmi tutto Shaan"

l'uomo esitò un'istante.

"so' che gli era stata promessa una camera tutta per lei, ma ci sono stati degli imprevisti e un nuovo ragazzo si è iscritto proprio ora nell'istituto, non si è potuto fare altrimenti se non spostarlo in stanza con lei."

"COSA? ma era stato già precedentemente confermato che non avrei avuto compagni di stanza!"

"ne sono al corrente, signore. ma non si può fare altrimenti, sono desolato."

Henry prese un secondo per pensare. un compagno di stanza. non previsto per di più!

"dovremmo fargli firmare un'accordo di non divulgazione e!- beh ecco .. sarebbe un bel casino!"

Shaan sorrise, come per sganciare una nuova bomba.

"non penso ce ne sarà bisogno, principe, perché vede..il suo compagno di stanza..come dire.."

Henry fissò Shaan dritto negli occhi, non serve far firmare nulla a questo ragazzo? ma si può
sapere chi diavolo è?

"il suo nuovo compagno di stanza sarà Alexander Gabriel Claremont-Diaz, principe. il figlio della presidente degli stati uniti d'america."

"ALEX CHI?"

Shaan non riuscì a nascondere una risatina nervosa

"sorpresa"

questa, sarebbe stata una gran bella gatta da pelare, visto l'incidente di poco tempo prima e la tensione che ora c'era tra i due.
il principe sospirò.

"grazie per..avermelo comunicato. puoi andare, shaan."

—————Nota dell'Autore—————-

non scrivo da un pezzo ma eccoci qui con una nuova storia sul libro di rosso bianco e sangue blu!
sono ormai 2 anni che sono fan di questo libro e considerando l'aumento dei fan dopo l'uscita del film ho pensato
"perché no?"
quindi eccoci qui con una storia sui miei due, adoratissimi, figli di 2 paesi tanto uguali quanto diversi fra loro.
spero il primo capitolo di introduzione, per quanto corto, vi sia piaciuto.
ci si vede!