"our love."

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Era il 9 Gennaio e le lezioni tornarono ad essere a ritmo regolare, Alex ed Henry passarono i giorni precedenti a darsi le attenzioni che non riuscirono a darsi prima, visto entrambi troppo presi dall'odiarsi e inseguirsi senza mai davvero parlarsi.
Ogni sera dormivano assieme, nella stanza unirono i loro letti lasciando finalmente da parte quella stupida regola della divisione della stanza.
Studiarono assieme ciò che era da studiare, e per il resto del tempo andavano a fare lunghe passeggiate sotto il sole invernale.
Essendo appunto inverno ormai spesso faceva freddo, e in quelle camminate l'aria fresca faceva si che le gotiche di entrambi restavano sempre leggermente arrossate.
Una particolarità che Alex notò in quelle passeggiate mano per la mano era che la punta del naso di Henry era sempre leggermente arrossata, cosa che, ovviamente, fece impazzire il bruno.

Quando faceva troppo freddo più volte Alex dava la sua sciarpa ad Henry oppure semplicemente si fermava per riscaldarlo tra le sue braccia.

Erano pochi giorni realisticamente che stavano assieme, eppure entrambi percepivano l'altro come una persona che sempre era stata nella propria vita.

Assieme leggevano romanzi, assieme mangiavano, dormivano, condividevano persino i sogni.
Erano legati l'uno all'altro da un filo.

Questo era certo, si.

Eppure..
eppure mancava ancora qualcosa.
Era ormai arrivata appunto la ripartenza delle lezioni, quella mattina Henry si svegliò prima di Alex.

C'era una cosa, una sola vera cosa ancora da fare.

—— ℋ.——

Henry non sapeva bene a cosa stava andando incontro, sapeva, meglio di chiunque altro, che tutto questo sarebbe stato un rischio, che stavano assieme da troppo poco tempo.
Ma erano anni che il cuore del principe apparteneva ad Alex.
Anni che quest'ultimo era il soggetto principale dei sogni dell'altro.
Henry voleva Alex davvero, più di qualunque altra cosa, voleva che la gente fosse a conoscenza del loro amore.
Voleva che le persone conoscessero quanto profondamente Henry amasse l'altro.
Era assurdo, sarebbe certamente stato assurdo.

Ma l'amore porta a fare pazzie, no?
Ed Henry mai quanto in quel periodo si sentiva un pazzo.
Un pazzo euforico.

Si alzò dal letto facendo attenzione a non svegliare Alex.

La sveglia segnava le 5:30 del mattino, l'altro si sarebbe svegliato tra un'ora e mezzo senza il suo principe accanto.

Era per una buona causa, lo sapeva.

Henry si vestì e in fretta e furia preparò una borsa, poi prese il suo telefono e digitò velocemente un messaggio a Shaan.

-ℋℯ𝓃𝓇𝓎 𝓈.𝒶.𝓇.—— 5:53 a.m.———
-hey shaan! scusa il disturbo, è assurdo lo so', ma ho bisogno di tornare a palazzo, non approverai il perché, lo so' bene, ma ti prego mandami una macchina, ti spiegherò poi il perché di tutto.-

Ci volle poco prima che l'altro rispose con un "ok, la macchina sarà lì per lei tra 5 minuti, la prego di non fare pazzie di cui potrebbe pentirsi, principe."

Henry sapeva che per Shaan, quello che stava andando a fare, era una pazzia.

Prese un foglio dal suo taccuino (si, se vi ricordate quello con la copertina in pelle marrone.).
E scrisse un veloce messaggio per Alex.
Non si aspettava che l'altro l'avrebbe compreso, e forse l'avrebbe mandato solo più in crisi, ma in quel momento non ci diede peso.

"Caro Tisbe,
vorrei tanto che non ci fosse alcun muro.
Con Amore,
Piramo.

p.s. se sentirai tanto la mia mancanza, leggi il mio taccuino. Quello in pelle marrone."

𝐎𝐡 𝐦𝐲 𝐝𝐞𝐚𝐫 𝐝𝐞𝐯𝐢𝐥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora