"Dear"

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Dopo l'ultima conversazione i due non si erano più rivolti la parola, non che ci fosse qualche particolare motivazione per questo, solo, come dire, non avevano motivazioni per parlarsi.
Ogni tanto si stuzzicavano a vicenda, altre si tiravano occhiatacce l'un l'altro, ma principalmente si fissavano. Come un gioco di sguardi.
Spesso Alex sorprendeva Henry a fissarlo, come, d'altro canto, spesso era Henry a sorprendere Alex.
Erano passate cinque settimane dal trasferimento di Alex e ormai era diventata routine quello strano rapporto col principe, certo però Alex non si era dimenticato perché era li.

Henry, la famiglia reale. C'era per forza sotto qualcosa! forse Henry era qui perché lo stavano allenando per diventare abbastanza forte da uccidere Alex a mani nude, forse stavano pensando a dichiarare guerra agli Stati Uniti.

Potevano farlo? no probabilmente no. Ma certo magari vogliono uccidere Alex per aver rovinato il matrimonio reale..
nemmeno fosse stata una cerimonia divertente poi!
Il cibo era incommestibile, solo i liquori non erano male, e poi ancora si chiedono perché il bruno si era ubriacato..chi non l'avrebbe fatto in quella situazione!?

Nora, penso tra se e se, o June, nemmeno lei sarebbe stata tanto stupida da buttare giù una torta da 75.000$ su un tappeto del palazzo reale che probabilmente valeva tanto quanto la torta.
Per un secondo Alex sorrise all'idea d'aver rovinato anche quello, ma ovviamente cercò di scacciare via il pensiero perché
"è il figlio della presidente e non può permettersi di avere tali pensieri!"
fanculo alla sua immagine pubblica.
Era sempre stato un ragazzo attivo, era scontato che sarebbe successo uno scandalo internazionale, no?

beh forse avrebbe vagamente potuto evitarlo..
..ma comunque!

nelle ultime settimane Alex non aveva notato nulla di sospetto da parte del principe..sembrava davvero che stesse lì solo come una sorta di castigo..
mettere il principe azzurro in castigo, che cazzata.

Alex venne trascinato nella realtà dopo che sentì la voce del biondo chiamarlo..
..più o meno chiamarlo.

"Posso aiutarti, Claremont? Non smetti di fissarmi. Capisco di essere incredibilmente attraente ma abbi un po' di contegno."

Prima che l'altro potesse replicare Henry uscì dalla stanza, era mattina e Alex era rimasto seduto sul suo letto a fissare il biondo senza nemmeno rendersene conto, e soprattutto, era in ritardo.
Si preparò in tutta fretta e scese nella sala grande, dove gli alunni si riunivano per colazione, pranzo e cena.
Notò a distanza il tavolo di Henry, e, poco più in là, il suo.
Ad attenderlo c'erano Lea e Miguel, le uniche persone con cui aveva davvero legato.

"Hola Chico!"
Lo salutò Miguel con un sorriso, Lea gli rivolse un sorriso cortese, che Alex ricambiò.

"Dormito bene ?"

Chiese la ragazza mentre sorseggiava un cappuccino e porgeva ad Alex un piatto pieno di scones alla ciliegia.

"Bah si, sai com'è, un'emozione unica condividere la stanza col cazzo di principe azzurro"

La ragazza cercò di nascondere un sorriso divertito

"speravo proprio tirassi fuori l'argomento..cos'è quest'odio tra di voi? non ti piacerà sentirtelo dire ma quel ragazzo è così..appetitoso"

Alex gli tirò un'occhiata disgustata

"Dio santo Lea no! quel tipo è così perfetto da mettere il disgusto, è così ordinariamente bello da essere noioso, ed è così fastidioso tra l'altro! una spina nel fianco in tutti i sensi! si lamenta pure se lascio un libro dalla sua parte del letto e sia mai spostare UNO DEI MILLE PRODOTTI che usa per la cura del viso da dove l'ha messa lui e-!"

"Sai Alex..nemmeno tu sei..come dire..una passeggiata."

Il bruno si volse di scatto per incontrare il volto del principe.

"Stavi ascoltando la nostra conversazione!?"

"Stavo passando per di qua e ti ho sentito parlare di un principe ordinariamente bello, ho dato per scontato ti riferissi a me..e comunque, tesoro ,nemmeno tu sei malaccio."

E di nuovo, ancora prima che Alex potesse controbattere, lo stronzo se ne stava già andando.

"come siete carini, sembrate una coppietta sposata! una di quelle che litigano tutto il tempo ma non riescono a togliersi gli occhi di dosso!"

il ragazzo tirò un calcio a Lea da sotto il tavolo.

"Morto piuttosto che con lui."

E l'altra rise.

"Pensa che credevo pure di riuscire a farci amicizia con quello!"

Lo credeva, no, forse una parte di se lo sperava, di riuscire a farci amicizia fino due o tre settimane fa', ma come non detto, era impossibile.
Poi la mente di Alex si focalizzò su un qualcosa in cui probabilmente non avrebbe nemmeno dovuto riflettere o pensare.
Tesoro.
Henry lo aveva chiamato tesoro.

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Merda.
Merda.
Solo uscito dalla sala grande Henry si rese conto dell' imperdonabile errore che aveva commesso.
Chiamare Alex tesoro? da dove cazzo gli era uscita?.
Certo era consapevole che ormai i sentimenti che provava per l'altro erano vagamente ingestibili e stavano prendendo il sopravvento, ma nemmeno da chiamarlo tesoro!
Ma d'altronde quei sentimenti lo rincorrono da anni..no?
Dal congresso per l'inquinamento ambientale.
L'immagine di Alex da giovane gli persuase la mente. Un ragazzo solare, dolce, col sorriso stampato in faccia, libero e vivo, incredibilmente vivo. Tanto da far pensare a Henry che se una persona del genere l'avesse mai amato non sarebbe stato mai più felice.

Ma lo sapeva, loro due non erano fatti per essere amici, niente, non erano fatti per essere nulla, erano solo i due figli di due grandi potenze mondiali, eppure..
eppure Henry sapeva sin da quando ha saputo che Alex avrebbe condiviso la stanza con lui che quella situazione non sarebbe andata a finire bene.

Alex era il sole, e Henry, si stava andando a schiantare contro esso.

Di mattina si svegliava sempre prima, in modo da poter ammirare il volto mulatto dell'altro illuminato dalle prime luci dell'alba.
E ogni mattina, abbagliato da quei ricci scuri e dalle folte ciglia, un solo pensiero gli occupava i pensieri. 

Finirà tutto in fiamme.

E andava bene così, Henry si sarebbe lasciato ammagliare dal calore del sole fino a scottarsi, perché quella era l'unica cosa che sapeva fare.

Amare, sempre amare. Ma mai essere amato.

Entrò nella sua classe e scacciò via tutti quei pensieri, immergendosi nello studio, cosa che, generalmente, gli usciva molto bene.

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DOPO UNA SETTIMANA CE L'HO FATTA!
penso questo capitolo sia in qualche modo diverso dai precedenti, non so' bene in che modo, ma si.
Sono in qualche modo felice d'aver introdotto anche Miguel, anche se non ha parlato molto sarà un buon amico per Alex..a differenza del film.

oh beh, alla prossima!

-𝒥.

𝐎𝐡 𝐦𝐲 𝐝𝐞𝐚𝐫 𝐝𝐞𝐯𝐢𝐥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora