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capitolo 35

chiamo mia sorella che è a copenaghen, prenoto il primo aereo disponibile, sarebbe stato alle 4.45 del mattino, ero pronta a partire senza farmi mai più vedere

frugo tra i cassetti di camera mia fino a trovare carta e penna

caro damiano,
so di avere rovinato tutto, ma tu lo sai meglio di chiunque altro al mondo quanto io ti ami, la vita senza di te non può essere perfetta. ci sono rimasta davvero davvero male quando mi hai detto che ti faccio schifo, damiano ma tu lo sai quante cazzo di volte io ho dovuto perdonarti per quando ti scopavi le tipe a caso in discoteca? ma tu lo sai quanto io sia stata male per te, perché pensavo di non essere all'altezza? fidati non ti immagini neanche, comunque detto ciò, questa lettera non è assolutamente una lettera per farti pietà e convincerti a perdonarmi, perché questo se tieni veramente a me lo faresti subito e non mi faresti andare via così, questa è una lettera per avvisarti che stanotte partirò e andrò da mia sorella. se hai bisogno sai dove cercarmi. salutami gli altri.
buona vita damiano. stammi bene.
per sempre tua principè.

non ci credo ancora che ho scritto questa lettera, non volevo mai arrivasse questo giorno, ma è il destino ed è andata così, con le lacrime agli occhi chiudo a metà il figlio e sulla parte superiore ci scrivo "x damiano" e lo lascio sul tavolo della cucina abbastanza visibile. sono devastata

mi metto a letto ma non riesco a chiudere occhio, ogni singolo centimetro di questa camera mi ricorda damiano, il suo profumo, i suoi dischi, tutto.

"I see your face when I close my eyes
It's torturous" inizio a canticchiare nella mia mente the loneliest, tutto ciò è straziante, ho le lacrime agli occhi, gli occhi sono arrosasti e gonfi come non lo sono mai stati

sento la porta di casa aprirsi, sono tornati, tra 3 ore e 30 ho il volo per copenaghen, in questo momento vorrei solo che damiano bussasse alla porta correndo per fermarmi dalla mia partenza, speriamo che legga la mia lettera e gli vengano i sensi di colpa

finalmente mi addormento a fatica, mi addormento solamente per la troppa stanchezza in corpo.

mi sveglia il suono assordante della mia sveglia, è ora di partire, damiano non si è minimamente fatto vedere, sono veramente tanto amareggiata

salgo sul taxi che mi porta all'aeroporto e in men che non si dica mi ritrovo sull'aereo diretto da mia sorella. sono veramente tanto triste, sto per lasciare i miei migliori amici, l'uomo della mia vita, la mia band, ho mandato a puttane tutto e ne sono consapevole

in meno di due apre arrivo a copenaghen,
e in aereoporto chiamo un taxi per farmi portare a casa di mia sorella

arrivo davanti a casa sua, esito un po' prima di suonare il campanello, è veramente la cosa giusta quella che ho fatto? chissà damiano se mi pensa? vabbè ormai sono qui

suono finalmente il campanello e in pochi secondi mia sorella mi apre la porta, lei è bellissima cose sempre, subito mi fiondo su di lei, la abbraccio la bacio e scoppio istintivamente a piangere

lei mi invita ad entrare e posare le valige così che possiamo parlare meglio

salgo nella mia camera, è sempre uguale, l'odore di vaniglia e cioccolato è sempre lo stesso, i porter, le dediche appese al muro non sono cambiate, mi è mancata la mia cameretta e ora mi sento finalmente a casa

ma allora perché se mi sento a casa son molto malinconica? si perché nonostante tutto io amo damiano come poche cose al mondo e non smetterò mai di amarlo, lo amerò fino alla fine dei miei giorni, aspetto solo che il destino ci faccia rincontrare

mi sfogo con mia sorella, le racconto tutto, tutto nei minimi dettagli, thomas, damiano, di quella maledetta serata, di ethan, tutto. 
la sua opinione in questo momento per me è fondamentale

la nostra conversazione viene interrotta dal mio telefono che squilla, era ethan, lo lascio squillare, in questo momento mi sento troppo fragile per poter rispondere, ethan però non si arrende e mi fa una decina di altre chiamate, seguite da quelle di thomas ma di damiano nessuna traccia

"sai che facciamo allora?" mi chiede mia sorella volendomi tirare su il morale

"in questi giorni ti presento i miei amici più boni" mi dice lei e a questa affermazione mi metto a sorridere, ma questo sorriso si trasforma presto in un sorriso malinconico

victoria che stai facendo, tu ami damiano tu non puoi non pensare a lui, io voglio essere la madre dei suoi figli, mi continuo a ripetere guardando il soffitto della mia camera e piangendo

e in quel preciso istante il mio telefono ricomincia a squillare, il mio battito accellera immediatamente

damiano ha deciso di chiamarmi.

CONTINUA...