11 mesi dopo

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Ashton's POV

"Ehi mi stai ascoltando?" mi chiede Aubree, davanti a me con le mani sui fianchi.

Mugugno qualcosa che non riesco a capire nemmeno io e annuisco impercettibile. Alla mia risposta sbuffa ruotando gli occhi al cielo.

"A cosa stai pensando? A me puoi dirlo." mi rassicura sorridendomi leggermente mentre si siede a cavalcioni sulle mie gambe, e intreccia le sue esili braccia intorno al mio collo.
Inclina la testa di lato facendo spostate i suoi capelli neri sulla sua spalla, mentre aspetta una risposta da parte mia che non riceve. Si avvicina sempre di più finché la distanza fra di noi diventa nulla. Inizia lasciare umidi baci vicino al mio orecchio per poi continuare su tutta la mia mascella, fino ad arrivare alle mie labbra. Sta cercando disperatamente un qualche stimolo da parte mia, ma io non reagisco, rimango immobile sul divano a guardare un punto indefinito della stanza, non la degno nemmeno di uno sguardo.

"Ti prego di' qualcosa." quasi mi supplica.

Inizia a piangere, lo capisco dai suoi singhiozzi e le lacrime che bagnano la mia maglietta.

"Non di nuovo."

Stringe la stoffa della mia maglietta in due pugni e mi strattona, ma niente.

Nulla di tutto questo mi tocca minimamente.

La ragazza ormai stanca, la smette di dimenarsi e appoggia la testa sul mio petto lasciandosi in un pianto liberatorio.

Non cerco neanche di confortarla in qualche modo, nessuna parola rassicurante, nessuna carezza, nessuna emozione. Solo indifferenza.

Vorrei fare qualcosa, anche solo due ridicole pacche sulle sue spalle, ma non riesco a muovermi. Le braccia rimangono appoggiate ai braccioli della poltrona. Non ho più le forze, le ho già esaurite tutte.

Dopo qualche minuto, si alza dalle mie gambe, si asciuga le guance rigate dalle lacrime appena versate e tira su col naso.

Prende la sua giacca dall'attaccapanni e si dirige verso la porta, appoggia la sua mano sulla maniglia. Prima di girarla ed aprire la porta, inizia a parlare.

"Io non ce la faccio più. Ultimamente sei sempre così spento, distaccato. Sai? Ho provato a capire cosa ti succedesse. Credevo che ti fossi stancato di me, che non fossi abbastanza per te. Ogni momento mi torturavo per capire cosa non andasse. Allora ho chiesto spiegazioni ai tuoi migliori amici. E mi hanno detto tutto ciò che tu non hai mai avuto il coraggio di dire." Fa una pausa sospirando.

"Meddison Colder."

Alla pronuncia di quel nome perdo un battito, la vista si offusca, la gola si secca. È incredibile che ancora dopo un'anno mi faccia lo stesso effetto.

"Il primo pensiero che mi venne in mente era che mi stessi tradendo con questa suddetta ragazza, ma mi ricredetti quando i ragazzi mi raccontarono tutta la storia. Mi dissero anche di quanto gli assomigli. Sono sempre stata solo una sua sostituta, non è vero? -scoppia in una breve risata amara, che mi fa rabbrividire- Per tutto questo tempo sono stata presa in giro, credevo che ti importasse di me e addirittura che mi amassi. Sono stata così stupida e ingenua. Ma la cosa che fa più male è che io ti amavo, e ti amo tutt'ora, mentre tu non l'hai mai fatto."

Gira la maniglia. Prima di andarsene dice con la voce rotta "Ti amo Ashton, addio."

"And I wanna kiss you, make you feel alright.
I'm just so tired to share my nights.
I wanna cry and I wanna love,
but all my tears have been used up
on another love, another love."

______

Nella stanza, in sottofondo, si sentono le urla attutite di ragazze che aspettano solo il nostro arrivo. Guardo i ragazzi che cantano davanti allo specchio facendo finta di suonare il proprio strumento. Probabilmente se mi dicessero che questi tre idioti tra meno di cinque minuti devono esibirsi davanti circa due mila persone, gli riderei in faccia. E invece siamo qui mentre uno dello staff ci ricorda che tra esattamente tre minuti dobbiamo essere sul palco.

"Sei sicuro di volerlo fare?" mi chiede preoccupato Luke, facendomi distrarre dai miei pensieri.

"Ce la faccio, stai tranquillo." gli rassicuro rivolgendogli un piccolo sorriso.

"Okay allora andiamo a rockeggiare." [Lo so suona davvero male, ma non c'è altra traduzione per "let's rock"] mi incita spingendomi fuori dal camerino.

Appena arrivati davanti agli scalini per salire sul palco, si sente la folla urlare il nome della nostra band, incitandoci a salire.

L'eccitazione si impossessa di me, l'adrenalina scorre nelle mie vene. Nonostante sia già da un mese che ci esibiamo davanti a un vero pubblico, non mi sono ancora abituato e credo che non mi abituerò mai all'idea di star vivendo il mio sogno.

Uno scalino dopo l'altro, saliamo sul palco, la folla in delirio mentre ci acclama. Ognuno di noi prende la propria posizione sul palco. Prima iniziamo con un paio di cover, per poi continuare con qualche canzone scritta da noi.

Appena finiamo di suonare Over and Over, i ragazzi si voltano in contemporanea verso di me come per chiedere il permesso che io do annuendo.

"Ora vi faremo sentire una canzone scritta e arrangiata da Ashton." annuncia Michael indicandomi facendomi un lieve sorriso.

"Chiunque abbia un cellulare faccia così." aggiunge Calum mentre prende il suo cellulare e attiva la torcia, per poi portarlo in alto alzando il braccio e cominciando a ondeggiarlo da destra a sinistra. Sorrido quando la folla diventa illuminata da luci bianche a causa di tutti i cellulari.

"Questa canzone è per coloro che non hanno mai avuto il coraggio di confessare i propri sentimenti, per poi accorgersi che è troppo tardi per farlo." continuo poi io con voce rotta provando a trattenere le lacrime.

"Questa è Everything I didn't say." conclude Luke.

"Questa è per te Meddy, ti amo." sussurro, prima di iniziare a suonare, mentre una lacrima scende sulla mi guancia lasciando un scia bagnata.

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Ringraziamenti

Ringraziamo ognuno di voi che state leggendo, ringraziamo chi ha letto fino alla fine della storia e chi ha letto solo il prologo, ringraziamo quelli a cui è piaciuta e quelli a cui ha fatto schifo (come noi d'altronde ahah).
Ringraziamo la vostra pazienza (che è davvero tanta visto che aggiornavamo ogni morto di papa), ringraziamo i vostri voti e commenti che ci hanno fatto strappare un sorriso e anche qualche risata.

Ringraziamo i ragazzi e la nostra mente malata che senza di loro non saremmo qui.

Un ringraziamento speciale va a xkimmyzzlex, ovvero la nostra stalker e hacker, la ringraziamo per i suoi messaggi molto incoraggianti di continuare e i suoi commenti sui capitoli, credo di averla fatta impazzire ahah.

Un altro ringraziamento va a Federica, anche se forse non lo leggerà mai, era con lei che abbiamo iniziato a scrivere questa storia l'estate scorsa ma purtroppo tra vari incomprensioni e litigi non l'abbiamo finita insieme.
E come scrisse Stephen Chbosky "Things change and friends leave. Life doesn't stop for anybody." dobbiamo solo accettarlo.

Ancora un altro grazie a tutte voi, ci vediamo in altre fanfiction che stiamo scrivendo e che presto verranno pubblicate.

-A&A xx

A destructive dream » Ashton Irwin [rewriting]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora