Capitolo 6

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Tutto si sta ripetendo, ma questa volta sono sola ad affrontarlo.

Sospiro pesantemente, metto in mostra il sorriso più finito che abbia mai fatto e con la poca forza che mi è rimasta afferro la maniglia e apro la porta. Mi cambio velocemente, l'unica cosa che voglio è andare lontano da qui il più presto possibile. Saluto le ragazze e corro via.

Sono distrutta, non solo fisicamente, ma anche mentalmente; si sta ripetendo tutto, non posso crederci, non mi sono mai vista come una ragazza bella, ma il peso era una cosa a cui non pensavo da tempo. Per un periodo avevo cominciato a non magiare e a vomitare quel poco che mangiavo, pensavo di migliorarmi, ma mi stavo distruggendo, il mio stesso sogno mi stava distruggendo.

Mentre mi dirigo all'uscita dell'Accademia sento delle lacrime rigarmi il viso.

Arrivo davanti alla porta di casa e mi fermo un'attimo a riflettere. Se questo è il prezzo da pagare per essere una ballerina di successo lo farò, mi distruggerò, daltronde l'ho sempre saputo, il mio è un sogno distruttivo.

Entro in casa e sbatto la porta.

"Meddy ti sembra il modo di entrare?" urla mio padre arrabbiato.

Non faccio molto caso alle sue parole, corro in camera mia e mi butto sul letto. Inzio a singhiozzare, accendo la stereo e alzo il volume al massimo, così che nessuno possa sentirmi.

Ashton's POV

Sono le 8.30 e Meddy non si è fatta ancora viva, doveva essere qui mezz'ora fa, Lauren continua a mandarle messaggi e a chiamarla invano, sto cominciando seriamente a preoccuparmi.

"Dovremmo andare a controllare a casa sua, forse è lì." dice Luke speranzoso.

"Vado io." dico deciso mentre vado verso il parcheggio dove c'è la mia auto.

Appena arrivo davanti casa sua, spengo la macchina e scendo velocemente, suono il campanello e viene ad aprire un uomo di mezza età che ha i lineamenti del viso simili a quelli di Meddy, stessi occhi azzurri, stessi capelli neri anche se con qualche capello grigio qua e là.

"Posso aiutarti?" mi chiede gentilmente.

"Sì vede io sono un amico di sua figlia, Meddy, e la sto cercando."

"Oh certo entra pure, è nella sua camera, è la prima a destra." mi dice indicando il piano superiore.

"Grazie mille." gli sorrido e salgo le scale, più mi avvicino alla sua camera più riesco a sentire la musica che sta ascoltando. Busso alla porta, ma non ottengo nessuna risposta, quindi apro lentamente la porta.

Mi avvicino al letto dove c'è Meddy, nonostante la musica così alta, la sento singhiozzare.

Meddy's POV

Sento il campanello suonare, ma non ci dò molto peso, forse è semplicemente un vicino che si lamenta per la musica troppo alta. All'improvviso sento la porta aprirsi e dei passi avvicinarsi, probabilmente è mio padre.

"Papà lasciami sola." urlo fra un singhiozzo e l'altro.

"Uhm..Meddy, sono Ashton."

Mi asciugo velocemente le lacrime e mi copro la faccia con un cuscino per fargli risparmiare la vista del mio aspetto pietoso, dopo quasi due ore di lacrime.

"Ti prego Ashton, lasciami sola."  farfuglio, la voce attutita dal cuscino sulla faccia.

"No, non me ne vado è chiaramente successo qualcosa, lasciati aiutare."

A destructive dream » Ashton Irwin [rewriting]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora