Capitolo 1

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Meddy's POV

"Riprovate questa coreografia un'altra volta! E Kelly, tira quelle maledette punte, per la miseria!" sbraita la mia insegnante Clarie, mettendo in mostra la sua solita vena violacea sul collo, che spunta ogni volta che urla.

È una signora bassottella, con dei capelli neri lunghi e lisci, sempre perfettamente raccolti in uno chignon.

Sarà la millesima volta che proviamo questa coreografia. Non ne posso più, mi fanno male i piedi, ma per la danza questi sono sacrifici da fare. Dopo ore e ore su queste maledette punte, credo che mi siano venute le vesciche sulle vesciche.

Quando sto per cedere al desiderio di accasciarmi in posizione fetale e lasciarmi al mio crudele destino, Clarie ci libera da questa tortura quotidiana. Finalmente posso passare del tempo con il mio migliore amico, James alias il mio divano.

Arrivata a casa, dopo una doccia  veloce, mi butto sopra a quest'ultimo, e lui risponde alla mia calorosa dimostrazione d'affetto facendomi sprofondare nella maniera più rilassante che conosca. Proprio quando sono a pochi istanti dal cadere in un profondo sonnellino, la vibrazione del mio cellulare interrompe il mio unico e meritato momento zen.

Il cellulare smette quasi subito di vibrare quindi deduco che è solo un messaggio. Sbuffo alzandomi, ma quando leggo il nome dell'emittente, un sorriso da ebete si forma sulle mie labbra: Jake.

Jake è un ragazzo con cui sto uscendo da qualche settimana ormai, ma non è ancora ufficialmente una cosa seria. È il tipico bel ragazzo arrogante dietro le quali tutte le ragazze stupide stanno dietro. Già, sono una di quelle ragazze stupide.

Con ancora il sorriso stampato sul mio viso, leggo il messaggio.

Da Jake:
Ti passo a prendere alle 8:00, preparati e fatti bella, come sempre dopo tutto xx
-J.

Subito dopo averlo letto mi ricordo della nostra uscita, di cui mi sono completamente dimenticata -ok forse non ho proprio una memoria molto durativa, ma ci sto lavorando- Prima che me ne dimentichi, come sempre, gli rispondo.

A Jake:
A dopo xx

Ed ecco la solita ansia e paranoia che mi pervade, devo sbrigarmi a prepararmi. Guardo l'orologio e per poco non mi prendo un colpo. Sono le 7:30, ok ora devo proprio sbrigarmi. Con una velocità pari a quella di Speedy Gonzales, corro su per le scale e mi preparo di corsa.

Mi metto una gonna nera a vita alta lunga fino sopra al ginocchio con una camicia bianca e infine indosso delle calze parigine con dei tacchi neri; un po' di matita, mascara e sono pronta.

Come da parola, Jake alle otto è davanti a casa mia a suonare il campanello mentre mi affretto ad aprire.

È alto con i capelli neri e occhi grigi, e indossa come sempre i suoi soliti jeans strappati, una maglietta bianca e una giacca nera di pelle.

Mi perdo nelle sue iridi grige.
"Ehi piccola, non mi saluti?" mi chiede con un sorriso sbilenco.
"Ehi, tutto bene?" mi chiede preoccupato chinando leggermente la testa di lato.

La sua mano che sventola davanti al mio viso, mi risveglia dal mio stato di trance.
"S-si, tu-tutto bene." farfuglio avvicinandomi per abbracciarlo e stampargli un bacio veloce sulle labbra.

"Perfetto, allora andiamo."

Mi trascina fuori di casa così velocemente che riesco a mala pena a prendere il cellulare e le chiavi di casa. Mi prende per mano e mi guida verso la sua auto. Mi apre la portiera con tanto d'inchino come un vero gentiluomo, gesto che mi fa ridacchiare. Saliamo entrambi e partiamo per una serata magnifica.

O quasi.

Questa è la nostra prima fanfiction e speriamo che vi piaccia :)

P.S. Scusate se il capitolo è venuto corto, i prossimi saranno più lunghi. Ringraziamo tutti quelli che leggeranno la nostra fanfiction. Bhè, che dire? Al prossimo capitolo
-hug-me

A destructive dream » Ashton Irwin [rewriting]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora