Capitolo 9

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"A proposito di quello che è successo oggi..." comincia Ashton.

Sapevo che prima i poi avrebbe toccato questo argomento, ma speravo che fosse più poi che prima.

"S-si?" rispondo insicura.

"Solo, perchè? Perchè fai una cosa del genere a te stessa?"

"Non puoi capire"

"Dimmi perchè almeno!"

"Non lo vedi Ashton? Sono troppo grassa, ok?!" alzo la voce.

"Si può sapere da dove cazzo tiri fuori certe idee?" urla anche lui.

Non può rompere insistere in questa maniera, così mi giro e me ne vado verso casa.

"Pensi di risolvere così i problemi , scappando?"

A queste parole mi giro infuriata verso di lui.

"Sai che ti dico Ashton, tu non sai niente della mia vita e non puoi permetterti a dire che scappo dai problemi quando non sai nemmeno per che cosa combatto!" gli urlo in faccia.

"E allora dimmelo, non nasconderti in un dannato bagno, fatti aiutare Meddy." la sua voce man mano diminuisce e l'ultima frase mi sembra quasi un sussuro.

"Fatti aiutare Meddy..." ripete ancora, sembra quasi che mi stia implorando.

"Nessuno può aiutarmi Ash, nessuno. Sono sola, sola con me stessa e a me è sempre andato bene così, sola con le mie paure e con le mie insicurezze, sola e sbagliata. E' sempre stato così, perchè proprio adesso dovrebbe cambiare?"

"No Meddy, non sei sola è questo il punto, ora hai noi, hai me e vogliamo aiutarti ma devi dirci perchè, ti prego, fatti aiutare, lasciami essere colui che ti salverà.."

"Tutti mollano, tutti ci provano e poi mollano, perchè sono troppo complicata e tutto il resto, ho paura, solamente paura di illudermi ancora."

"Io ci sarò per sempre, non preoccuparti Meddy." mi dice abbracciandomi.

"Il 'per sempre' non esiste." dico piatta, immobile tra le sue braccia.

"Ma esiste 'fino alla morte' ."

"Fino alla morte?" chiedo con un filo di voce.

"Fino alla morte, promesso." mi sussurra all'orrecchio.

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Entriamo nella mia casa, per fortuna mio padre non c'è, chissà che gli avrebbe detto 'sta volta, intanto ci dirigiamo nella mia camera. Ashton si siede sul letto di fianco a me e sento un peso nel petto; una parte di me vuole raccontargli tutto, l'altra ha paura di quello che potrebbe succedere. La sua voce interrompe i miei pensieri.

"Allora, raccontami tutto." mi invita a parlare, mentre gioca con un cuscino.

Ora o mai più.

"Allora, non è una storia poi così lunga, è iniziato tutto quando a un provino non mi hanno preso perchè pesavo troppo ..." dico tutto d'un fiato torturandomi le mani con le maniche del mio cardigan.

"Ma la tipa aveva gli occhiali o li aveva scordati a casa?" mi interrompe Ash e lo fulmino subito con lo sguardo.

"Non sono in vena di battute Ash!" lo rimprovero per poi continuare"Avevo inziato a sostituire il cibo con l'acqua e a vomitare quel poco che mangiavo, ma poi ho incontrato Abby, la mia migliore amica, avevo smesso per lei, ho ricominciato a mangiare normalmente, lei era la mia ancora di salvezza. Ma adesso lei non è più qui con me e poi nella nuova palestra ho sentito le ragazze che dicevano che ero grassa e che non avrei mai fatto la ballerina e robe del genere, allora ho pensato di riprovare a migliorarmi..."

A destructive dream » Ashton Irwin [rewriting]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora