Capitolo 4

1.2K 56 13
                                    

Mentre sto per andare ad esplorare il piano superiore e la mia nuova camera sento qualcuno suonare alla porta.

"Meddy, tesoro vai ad aprire che sono occupato." urla mio padre dalla cucina intento a fare chissà che cosa.

Alzo gli occhi al cielo e mi dirigo verso l'entrata, sbuffando rumorosamente. Appena apro la porta mi ritrovo davanti ad una ragazza mora, alta più o meno quanto me, che mi guarda dalla testa ai piedi con i suoi grandi occhi azzurri.

"Tu dovresti essere la figlia del nuovo proprietario di questa casa, giusto?" mi chiede la ragazza.

"Ehm...si, e tu saresti?" chiedo stanca e assonnata, dopo una notte insonne e un viaggio devastante.

"Io sono Lauren e abito esattamente di fronte casa tua, io e la mia famiglia vi vorremo dare il benvenuto." dice la mora, mostrandomi un sorriso a trentadue denti.

Sono un po' confusa, perchè non ho ancora capito come faccia a essere così di buon umore di prima mattina. Io di solito a quest'ora avrei ucciso qualcuno se mi avessero separato dal mio adorato letto.

Insomma sono le 9.30, chi diavolo si sveglierebbe così presto durante le vacanze? Sono sicura che l'hanno mandata di forza i loro genitori, non posso credere che l'abbia fatto di sua spontanea volontà.

La ragazza interrompe i miei pensieri porgendomi un cesto pieno di frutta e pasticcini, sorrido gentilmente alla vista di tutto quel cibo.

"Ehm.. Ok, ma noi siamo solo in due, non riusciremo a mangiare tutto questo." le dico imbarazzata indicando il cesto.

"MANGO MIO." squittisce mio padre che è appena apparso silenziosamente alle mie spalle.

Mentre strappa praticamente dalle mani di Lauren il cesto pieno di cibo e, come è apparso, svanisce in un secondo con il suo adorato mango.

"Mmh.. Allora ci si vede in giro.." faccio una pausa per cercare di ricordare il suo nome ma invano.
"..vicina(?)" dico sembrando il più possibile amichevole, ma fallendo miseramente. Memoria di merda.

Dopo avermi salutata, chiudo la porta alle mie spalle e appoggio la schiena stanca.

LAUREN. Ecco come si chiama. Sbatto il palmo della mia mano contro la mia fronte, pensando a quanto sia idiota.

Entro in cucina e trovo mio padre abbuffarsi di mango, mi siedo di fianco a lui e appoggio la testa sopra alle braccia sul tavolo, ora come ora potrei anche addormentarmi in questa posizione.

"Certo che sei stata un po' scorbutica con la vicina, insomma non l'hai nemmeno ringraziata quando ci ha pure portato questo cesto." dice con la bocca piena di mango.

"Non volevo, ma sono così stanca e il suo sorriso troppo abbagliante. Che razza di dentifricio usa?!"

"Intezionalmente o no, l'hai fatto comunque. Quindi ora vai a chiedere scusa per il tuo comportamento."

"Va bene, ma dopo un pisolino."

"No. Ora Meddy." dice categorico.

"Maa papaa." mi lamento, sono davvero stanca morta.

"Niente ma Meddy." dice continuando a mangiare tranquillamente i suoi mango, odio quando fa così.

"Eh va bene." mi arrendo avviandomi verso la casa di fronte.

Sono il campanello e sento qualcuno, probabilmente un ragazzo urlare "Vai ad aprire tu, Lauren" per fortuna verrà ad aprire lei, già è imbarazzante con lei, figuriamoci con un completo sconosciuto.

A destructive dream » Ashton Irwin [rewriting]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora