4. The 𝙒𝙊𝙍𝙍𝙔 and the 𝘾𝘼𝙍𝙄𝙉𝙂

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>Jungkook<




Non ero riuscito a chiudere occhi tutta la notte, scattando in direzione del comodino ogni volta che mi era arrivata una notifica, sperando che fosse Taehyung a mandarmi altri messaggi. Quelli che mi aveva mandato la sera prima mi avevano fatto piangere, avevo gridato guardando lo schermo del telefono e avevo provato a scaraventarlo contro il muro ma Mingyu mi aveva fermato, togliendomelo di mano e appoggiandolo sul mio comodino.

Mi aveva convinto a farmi una doccia, avevo buttato tutti i vestiti in lavatrice e poi mi ero disteso sul suo letto, fissando il soffitto. Mi aveva chiesto se avessi avuto voglia di raccontargli più nei particolari ciò che era successo, che cosa mi aveva spinto a richiedere un cambio turno pur di andare al cinema con Taehyung e quando gli avevo detto che aveva prenotato due file di posti solo per non essere disturbati, lo sguardo del mio migliore amico mi aveva quasi terrorizzato. Mi aveva chiesto se Taehyung si fosse mai definito un mio cliente, se mi aveva chiesto di riservagli qualche posto al locale, se fosse venuto di nuovo solo per vedermi ballare e spogliare. Gli avevo detto di no e quel suo silenzio era stato assordante.

Gli avevo detto che Taehyung aveva definito quella nostra uscita un secondo appuntamento. Mingyu mi aveva chiesto cosa fosse stato invece per me ed io gli avevo risposto che mi ero infilato delle palline nel culo per poter essere già preparato e dilatato nel momento in cui avremmo finalmente scopato. Non era stato un appuntamento, non stavo uscendo per andare a degli appuntamenti romantici insieme a Kim fottuto Taehyung. Il problema era subentrato quando Mingyu mi aveva fatto notare che avevo pianto quando Taehyung mi aveva detto di non volermi, non quando mi aveva fatto sapere che non avremmo scopato. Il mio cervello si era spento, rifiutandosi di chiedersi quale fosse la differenza tra quei due momenti.

Verso le quattro del mattino il mio migliore amico si era addormentato ed io avevo deciso di lasciarlo in pace, alzandomi dal suo letto per tornare in camera mia. Avevo controllato il telefono, nessun messaggio da parte di Taehyung.

Il primo era arrivato intorno alle sette e trenta del mattino.

A quel punto mi ero reso conto che non sarei riuscito a chiudere occhio e mi ero alzato, preparandomi il caffè, sgranocchiando i miei cereali direttamente dalla busta e aprendo una pagina Google dal computer per cercare i testi di tutte le canzoni...

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A quel punto mi ero reso conto che non sarei riuscito a chiudere occhio e mi ero alzato, preparandomi il caffè, sgranocchiando i miei cereali direttamente dalla busta e aprendo una pagina Google dal computer per cercare i testi di tutte le canzoni che Taehyung aveva scritto per Jin. Analizzai testo dopo testo, parola per parola e mi chiesi perché aveva voluto evitare l'argomento sui suoi ex, chissà quante di quelle canzoni erano dedicate a precedenti persone che aveva incontrato, che aveva amato, chissà che tipo di persona diventava Taehyung quando aveva un partner, chissà che regali costosi aveva fatto alle precedenti persone con le quali era stato, mattina colazione a Parigi e sera cena a lume di candela con vista Colosseo a Roma. Mi chiesi cosa avessero avuto più di me i suoi ex, perché con loro c'era stato a letto e con me no. Forse gli facevo schifo, forse odiava il fatto che negli ultimi anni avevo permesso a fin troppi uomini di toccarmi, ero un giocattolino vecchio, sporco, usato.

I want you to feel me | taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora