15. 𝙃𝘼𝙏𝙀 𝙔𝙊𝙐 and 𝙍𝘼𝙄𝙉𝙔 𝘿𝘼𝙔𝙎

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>Jungkook<





Ero nel mio camerino a prepararmi, quella sera erano state pagate tre ore per stare con me da ben due persone, così mi era stato riferito. Non sapevo semi avrebbero chiesto un threesome o se fossero stati una coppia che voleva sperimentare un nuovo gioco o se avrei dovuto tenere le gambe aperte prima per uno e poi per l'altro, non era importante, mi sentivo spento, scarico.

Indossai un paio di jeans strappati in più punti, avevo alcuni strappi anche sul culo, non ricordavo se fossero stati quelli i pantaloni che avevo avuto addosso quando quei due clienti mi avevano drogato e Taehyung si era precipitato in mio soccorso. Scossi la testa cercando di rimuovere quel ricordo dalla mia mente. Appesi tre crop top alla maniglia del mio armadietto e li osservai disinteressato. Potevo sceglierne uno a caso, sarebbe comunque durato poco su di me. Afferrai quello bianco, lo indossai e poi mi guardai allo specchio. A Taehyung piaceva il bianco su di me, una volta mi aveva detto che sembravo un vero angelo con quel colore. Sospirai, era passata una settimana e lui non si era fatto sentire, dovevo cominciare ad accettare il fatto che non mi avrebbe cercato, non dopo ciò che gli avevo detto e fatto. Aprii il mio portagioie, cercai un girovita a doppio ricamo e con dei brillantini qua e là, me lo allacciai poco sopra l'ombelico dal momento che i jeans erano a vita alta, poi mi piegai e decisi che per quella sera potevo aggiungere anche una cavigliera, semplice ma d'effetto. Mi guardai di nuovo allo specchio, Taehyung mi avrebbe abbracciato da dietro, avrebbe scelto una collana per me e me l'avrebbe fatta indossare, magari baciandomi anche il collo, Taehyung mi avrebbe detto che ero bellissimo, Taehyung mi avrebbe fatto sentire vivo.

Riposi i crop top che avevo scartato e il portagioie dentro il mio armadietto, lo chiusi col codice e poi mi spostai sulla scrivania che noi ballerini usavamo per applicare un po' di make-up in volto. Non eravamo obbligati a farlo ed io sceglievo sempre qualcosa di leggero e anche quella sera decisi di spennellarmi solo un po' di illuminante su quei punti del mio viso che volevo mettere in risalto, gli zigomi, l'angolo degli occhi, la punta del naso. Mi misi sulle labbra un burro cacao rosso per averle un po' più marcate delle mie naturali e poi controllai l'ora, mancavano cinque minuti all'una di notte, dovevo sbrigarmi, i clienti non potevano arrivare e non trovarmi già lì.

Uscii dal camerino e mi diressi con passo spedito nel privè, non chiusi la porta perché non ce n'era bisogno, sicuramente lo avrebbero fatto loro. Nel frattempo che aspettavo corsi a controllare che nel cassetto del mobiletto ci fossero lubrificante e preservativi, più di due perché non potevo sapere quanto avrebbero voluto continuare. Quello era lo stesso mobiletto dal quale avevo preso carta e pennarello per scrivere l'equazione su un foglio a Taehyung. Lui era rimasto sveglio tutta la notte per risolverla e potermi scrivere e aveva fatto tutta quella fatica per un caffè. Era stato un gentiluomo fin dal primo istante ed io ero stato così stolto da credere di potermelo scopare una volta e poi dimenticarmi di lui.

Era tutta la sera che continuavo a pensare a lui, i nostri momenti insieme, le sue parole, i suoi baci. Mi mancava ogni secondo sempre di più, c'erano alcuni momenti in cui mi sembrava di star per impazzire, ogni volta che il mio telefono vibrava scattavo e controllavo chi mi avesse scritto, avevo cercato in modo ossessivo compulsivo notizie recenti online su di lui ma non avevo trovato nulla.

Una settimana, sette giorni.

Avevo avuto fortuna, avevo consumato un rapporto completo con un cliente solo. Anche se avevo assunto della cocaina mischiata con chissà cos'altro ricordavo tutto ciò che era capitato. Ce l'aveva avuto piccolo ed era durato pochi minuti, dopo appena una decina di minuti avevamo finito e lui mi aveva detto che aveva bisogno di andare a prendersi qualcosa da bere. Non era più tornato da me. Io ero rimasto lì a rigirarmi sul letto, mi ero sentito strano per un po' e poi lentamente l'effetto della droga era svanito ed io mi ero ripreso, uscendo dal privè. Per tre sere non ero stato prenotato da nessuno, altre due sere mi era stata chiesta solo una lapdance con annesso striptease e me la ero cavata con un paio di pacche sul culo. Avrei voluto che continuasse così, non volevo andare a letto con nessuno, volevo Taehyung, volevo fare l'amore con lui. Niente e nessun'altro contava qualcosa per me.

I want you to feel me | taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora