5. The 𝙉𝙀𝙀𝘿𝙎 and the 𝘽𝙀𝙉𝙀𝙁𝙄𝙏𝙎

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>Jungkook<






Aprii gli occhi e mi resi immediatamente conto di non trovarmi in camera mia.

Ero steso su un letto matrimoniale immenso, il cuscino era morbido e comodo, le coperte calde, percepivo tepore. Strinsi il lenzuolo tra le dita e me lo portai di fronte alle narici, inspirando profondamente. C'era profumo di detersivo e ammorbidente e c'era anche qualcos'altro, un aroma delicato però costoso, un misto tra uomo e ragazzo che mi stava avvolgendo.

Mi rigirai su quel materasso, arrotolandomi intorno al lenzuolo e finendo dalla parte opposta del letto. Feci sprofondare la testa sul secondo cuscino e a quel punto riconobbi il profumo dello shampoo di Taehyung, lo stesso che mi aveva reso assuefatto ogni volta che ci eravamo incontrati.

Ebbi la certezza di essere in camera sua quando sollevai la testa e riconobbi il suo orologio Cartier sul comodino. Sorrisi, maledicendomi per aver bevuto talmente tanto da scordarmi che sarebbe venuto al locale per vedermi. Non sapevo come ci ero finito lì, non sapevo cosa avessimo fatto e per questo motivo mi toccai il fondoschiena ma non percepii alcun fastidio. Non avevamo scopato, di quello ero sicuro. Mi chiesi però se avessimo dormito insieme, se mi avesse abbracciato o se ero stato io ad appiccicarmi a lui. Avevo addosso una maglia bianca maniche corte, non ricordavo neanche di essermi spogliato per indossarla però me la strinsi ugualmente addosso perché era sua, profumava di lui.

Abbracciai il cuscino sul quale lui aveva dormito e richiusi gli occhi, provando a concentrarmi sulla nottata precedente però l'ultima cosa che ricordavo erano due clienti che mi chiedevano di seguirli nella sala ballo dopo avermi offerto un drink. Sapevo di aver accettato perché avevo bisogno di tenere la testa impegnata e di non pensare al fatto che Taehyung sarebbe potuto arrivare da un momento all'altro però ero anche sicuro di saper reggere molto più alcool di così. I miei ricordi erano avvolti dalla nebbia, parte di me pensava di aver provato una sensazione di fastidio e disagio, avevo voluto allontanarmi da loro ma qualcosa mi aveva tenuto incollato al divanetto. Ricordavo un rumore, un vetro che si frantumava. Ricordavo le mani di Taehyung intorno al mio viso e realizzai che forse non ero stato io a spogliarmi ma era stato lui. Mi concentrai sulla sensazione delle due dita che aprivano la cerniera del mio top, la catenella che cadeva sul tappeto. Ci eravamo baciati. Ebbi le farfalle nello stomaco al solo pensiero.

Sentii un rumore, quasi sicuramente proveniva dalla cucina e mi resi conto che i movimenti che sentivo nello stomaco non era solo farfalle ma anche tanta tanta fame, mi stiracchiai, faci un po' di stretching e poi mi alzai, facendomi strada da solo in direzione della cucina.

L'attico di Taehyung era immenso ma ciò che mi lasciò senza parole fu l'open space che racchiudeva cucina, soggiorno e sala da pranzo, solo quello spazio era grande quanto l'intero appartamento mio e di Mingyu.

Taehyung era di spalle, stava accendendo il fornello con un controller touch sul lato destro del piano cottura, accanto a lui aveva allineato ingredienti vari, una padella piatta ed un vassoio, sul tavolo aveva apparecchiato due bicchieri, tre tipi di succhi diversi, marmellata, crema alla nocciola, pane tostato e tovagliolini.

Sorrisi e mi avvicinai, arrivandogli da dietro, avvolgendo le braccia intorno alla sua vita e premendo il viso in mezzo alle sue scapole. Lui non si scompose, toccandomi i polsi, accarezzandomi il dorso delle mani.

«Buongiorno-» Mi disse, voltandosi di poco.

«Ciao, buongiorno.» Risposi felice, staccandomi da lui per permettergli di voltarsi. Mi lasciò senza fiato, era la prima volta che lo vedevo completamente acqua e sapone, con i capelli scompigliati dalla notte e la voce roca da persona che si è appena svegliata. Gli sorrisi e lui mi pizzicò la guancia.

I want you to feel me | taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora