Velcro

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sono leggere
mentre attorcigliano
le dita
intorno alle ciocche
mie parentesi
unghie curate
guance terse
mie parentesi
fa quasi male
la sua premura
si stira come un gancio
fra addomi di velcro
senza peso
gli chiedo di strappare
l'esalazione
marca l'arrivo
in quella stanza
cui chiudere finestre e tende
fino all'ultima squama
ogni strappo
è uno stato di emergenza
in altoparlante rotto
una frattura scomposta
tra il picciolo e la bacca
il traliccio che mi viaggia accanto
corre come l'ultima luce
come l'accendino usato
su cera
dietro il sentore
di sola vaniglia.

Il mio sangue è una distesa di asfaltoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora