🍂Capitolo 16🍁

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SANEM

"La smetti? Mi stai facendo girare la testa."

«Sono nervosa.»

"Ma dai, non si nota! Mi sembri un criceto sulla ruota."

«Che schifo di paragone!»

"Allora preferiresti essere paragonata a... vediamo... Zebercet quando venne a chiedere la tua mano e consumò tutto il pavimento del salotto mentre tuo padre gli voleva rompere la testa?"

«Smettila! Quello fu solo uno scherzo da parte mia per avermi fatta lasciare con Amhet.»

"Però fu divertente vederlo acchittato come un carciofo ripieno e tronfio come un pavone."

«Che razza di paragone!»

"Oggi sei intrattabile!"

«Uff, sono troppo nervosa, cosa ci posso fare?»

"Credi che lo metteranno in difficoltà?"

«Spero di no, ma, conoscendo mia madre, Can potrebbe non uscire vivo di qui.»

"Stai esagerando! E poi verrà anche nonna Huma. Siete in una botte di ferro."

«Mia madre sarebbe capace di spezzare anche il ferro con il suo sguardo.»

"Hanno suonato alla porta."

«E ora cosa faccio?» dico, presa dal panico.

"Direi di andare in guerra."

«Non mi sei di aiuto. Ti pregherei di rimanere in silenzio» sbotto, mentre scendo le scale.

"Attenta a non inciampare!"

«Ho detto che devi stare zitta!» l'ammonisco.

Apro la porta e il sorriso calmo di nonna Huma mi lascia una sensazione - momentanea, lo so già - di pace. L'abbraccio e non posso fare a meno di buttare lo sguardo alle sue spalle dove vedo Can con in mano un mazzo di fiori e un sorriso abbagliante.

"Meglio morire ammazzate da un suo sorriso che dallo sguardo di tua madre!"

«A te ti ammazzo io, però!» digrigno fra i denti a voce molto molto bassa. «Come stai, cara nonna?» le chiedo, quasi urlando felice.

Non ascolto nemmeno la sua risposta perché la mia attenzione è tutta riversata su Can. Con lui non mi espongo per timore che i miei genitori possano vederci. Nonna Huma mi sorride e me lo lascia salutare mentre lei entra in casa.

«Ben arrivato!» Gli accarezzo la guancia. La sua barba è così morbida!

«Sei bellissima! Somigli ad una rara conchiglia.»

"Io avrei detto più ad una medusa!"

«Esagerato!» Gli sorrido.

«Una conchiglia speciale al cui interno vi è la più preziosa delle perle!» sussurra Can, avvicinandosi al mio orecchio.

"Questo fa concorrenza a Zebercet!"

Sto morendo di caldo!

"Ti stai solo surriscaldando come una caldarrosta."

«Smettila!» farfuglio imbarazzata dinanzi alla galanteria di quest'uomo che sembra uscito da uno di quei romanzi smielati che, però, mi fanno sognare.

"A me sembra uscito da quelle storielle che si trovano su quella piattaforma dove ci sono un mucchio di lettrici scatenate che spesso azzannano le autrici se la storia prende una brutta piega."

Equinozio d'Autunno 🍂🍁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora