SANEM
Ho la mente confusa. Sembra quasi di aver ascoltato una storia appartenente a qualcun altro e, invece, è stato il resoconto della mia estate. Per tutta la notte ho provato ad immaginare il gazebo bianco, la barca sulla quale sarei salita a bordo, casa di nonna Huma… ma niente, il mio cervello si è rifiutato di elaborare i momenti che Can e Leyla mi hanno raccontato. Riesco a ricordare solo il momento in cui sono precipitata dalla scogliera. Per il resto brancolo nel buio.
Mi preparo per andare in agenzia, pensando a come farò ad interagire con Can dopo aver saputo che lui fa parte di quei due mesi di vuoto, seppure solo come amico.
“Lo vedo troppo coinvolto per essere soltanto un amico.”
«Non ricominciare, che ho già la testa che mi scoppia.»
“Certo, sono stati davvero bravi a nasconderti tutto!”
«Già! E ancora non riesco a capirne il motivo.»
“Secondo il dottor Yashin è una tecnica per non farti subire forti traumi.”
«Siamo sicure che l’idea sia del dottore?»
“Cosa vuoi dire?”
«A me lui non ha mai detto che sarei dovuta stare lontano dalle persone conosciute in quel periodo, né che non potevo fare domande sugli avvenimenti.»
“Come poteva indicarti da chi tenerti lontana? Can nemmeno lo conoscevi!”
«Però, secondo Leyla, è quello che ha consigliato sia a lei che ai miei genitori.»
“Vedi? Perché dubiti che l’iniziativa non sia del dottore?”
«Perché a me non ha mai fatto capire che dovevano tenermi lontano da qualcuno. Mi ha sempre solo detto che col tempo avrei ricordato.»
“Ma almeno sapevi di essere andata a Tenerife da nonna Huma.”
«Beh, è stata l’unica cosa che mi hanno confermato visto che mi sono risvegliata all’ospedale di Santa Cruz.»
“E già lì non hai riconosciuto tutti.”
«Mia sorella l’ho riconosciuta subito, così come mamma e papà, nonna Huma…» Mi fermo a pensare: c’era un’altra persona che si presentò e che ora ricordo di non aver riconosciuto. «Ma certo! Era lui, quello che nonna mi presentò come il mio soccorritore…»
“Can?”
«Proprio lui. Quindi, se è stato Can a soccorrermi… si trovava a Tenerife» esclamo perplessa.
“Ti hanno mentita ancora. Nonna Huma ha detto che sarebbe tornato l’indomani.”
«E invece lui era già lì» asserisco frastornata e sempre più confusa.
“E magari c’entra con l’incidente.”
«Per questo non mi hanno mai parlato di lui. Lo stanno coprendo.»
“Il mistero diventa sempre più fitto.”
«Ma mi chiedo perché adesso hanno deciso di mettermi a conoscenza di tutto?»
“Forse vogliono lavarsi la coscienza ora che tu e Can vi siete incontrati di nuovo.”
«Già! E prima che la memoria mi torni hanno deciso di raccontarmi un’altra versione di ciò che è accaduto, così che quando riaffioreranno i ricordi io creda a loro e non alla mia mente.»
“Che casino!”
«A chi lo dici!» sbuffo arrabbiata e disperata.
“Pensa se mai scrivessero la tua storia, anche l’autore andrebbe in tilt.”
STAI LEGGENDO
Equinozio d'Autunno 🍂🍁
RomanceSEQUEL di "Solstizio d'estate" "Sono uguali il dì e la notte, con la stessa durata in questo primo giorno d'autunno. Ma la notte continua ad inseguire il giorno per trovare la sua luce e il giorno ad inseguire la notte trovando solo ombre."