CAPITOLO 41: UNA TELEFONATA IMPORTANTE

28 1 0
                                    

La bimba sperava che facendo quella chiamata, che aveva in programma già da tempo, avrebbe fatto passare le notti in bianco al padre. Così aprì la lista dei suoi contatti e andò quasi in fondo ad essa, alla lettera "H", cioè Howard, ossia Howard Stark, suo nonno e padre di Tony.

Logan aprì tutti i numeri, che erano divisi nei vari film in cui apparivano Howard e Maria Stark, i genitori di Tony. A loro volta i numeri dedicati al personaggi di Howard erano divisi anche per anni e un chiaro esempio potrebbe essere: Lettera "H", personaggio "Howard Stark", pagina con i film in cui appare il personaggio, che in questo caso quello che serviva a Logan era il film "Ant-Man"; dove all'interno della cartella del film c'erano tre date: 1989, 1990 e 1991 e quest'ultima data, al suo interno, riportava i mesi e i giorni fino al 16 dicembre. Logan scelse come anno il1989, un giorno a caso, e chiamò!

Era passata un'ora e dopo una lunga e profonda dormita sul divano, Tony si alzò e andò a cercare Pepper, che era tornata nel suo ufficio a lavorare.

Appena lei vide lui, gli disse: «Tony, ti sei svegliato. Come stai?» «Credo di stare meglio, mi ha fatto bene la camomilla, è stata di aiuto. Logan è qui?» chiese lui, dopo aver risposto alla fidanzata.

Pepper si allontanò dalla scrivania con la sedia e rispose «No, con me c'è solo lei» facendo vedere a Tony che aveva Mittens sulle gambe che dormiva.

«Bene, perché vorrei parlarti da solo» disse lui «Sì, dimmi», Tony si sedette su una delle sedie che si trovavano davanti alla scrivania, davanti a Pepper e le cominciò a parlare «Ti ricordi che, il giorno del mio compleanno... Logan mi aveva detto che... Forse quello che avevo sognato... In realtà non fosse un vero e proprio sogno? Beh... Comincio a credere che avesse ragione, perché questo sogno continua a ripetersi e diventa sempre più... realistico» «Tony, capisco che i tuoi genitori ti mancano, ma non possono tornare in vita, questo lo sai bene e sai anche che questo non significa che non ti vogliono bene» «Pepper io penso che Logan sappia qualcosa e forse può riportare indietro la mia... la nostra famiglia», lei avvicinò le sue mani a quelle di lui, gliele prese e le strinse, sorridendo e le scese anche una lacrima dall'emozione. 

Mittens stava ancora dormendo sulle gambe di Pepper, ma quando una delle lacrime le cadde sulla testa, si svegliò e se ne andò.

Logan aveva trovato il numero corretto e aveva già attivato la chiamata: davanti alla bimba c'era uno schermo che mostrava il nome della persona che stava contattando, in questo caso Howard Stark.

Passarono 10 minuti, in cui la bambina attese una risposta e nel mentre aveva fatto merenda con una barretta Kinder, passato quel tempo ricevette una risposta: le rispose un uomo che le disse «Salve, sono Jarvis, il maggiordomo del Sr. Stark, di che cosa ha bisogno?» «Salve, vorrei parlare con Howard Stark se fosse possibile» rispose la bimba con tono pacato e cordiale.

Jarvis si era un momento bloccato nel sentire la voce di una bambina, ma comunque, anche se con un po' di dubbio, disse: «Certo, vado a chiamare il Sr. Stark. Aspetti un momento, resti in linea» «Certo, grazie» e il maggiordomo andò a cercare Howard.

Tony, era molto tranquillo, anche dopo quello che aveva detto a Pepper, tutte le sue speranze di rivedere i suoi genitori; lui aveva lasciato la fidanzata al suo lavoro ed era andato a prendere un po' d'aria sull'eliporto.

Appena uscì di casa per allontanarsi dal suo solito ambiente, Tony, fece un bel respiro profondo e cominciò a rilassarsi, cercando di osservare più quello che lo circondava, senza pensare che era quello che vedeva tutti i giorni, utilizzando occhi nuovi.

Quando finì di lavorare, Pepper andò in cucina per prendersi da bere e poi raggiunse Tony, che si era seduto ad ammirare la città davanti a lui e provava a cercare qualsiasi dettaglio che era nuovo alla sua vista: un palazzo diverso dai soliti, un suono, un colore...Qualsiasi particolare che poteva essergli sconosciuto e magari anche inatteso. 

Logan stava ancora aspettando che Jarvis tornasse con Howard, in modo che lei potesse parlare direttamente con lui. Solo che, dopo 15 minuti di attesa, Jarvis tornò e disse: "Mi spiace, ma non riesco a trovare il Sr. Stark. Se vuole posso farla richiamare, mi servirebbe solo il suo nome" "Certo! Grazie mille. Mi chiamo Logan" "Cognome?" chiese Jarvis "Non posso dirtelo, ma posso dirti che chiamo dal futuro. Aspetto che il Sr. Stark mi richiami" e così la bimba chiuse la chiamata, lasciando il maggiordomo senza parole, ma che decise di informare il prima possibile il suo migliore amico, Howard.

Logan non aveva avuto un gran successo con la chiamata, così decise di andare a cercare Bolt e Mittens per giocare con i suoi amici.

I due cuccioli si stavano riposando sulla soglia della portafinestra, che portava all'esterno della torre sulla pista per gli elicotteri, dove si trovavano anche i genitori: Tony era seduto sul cemento caldo, vista la giornata molto soleggiata e con quasi nessuna nuvola, e Pepper era in una zona all'ombra, inginocchiata a terra con le gambe girate un po' verso sinistra.

La bimba li raggiunse all'aperto e si sedette accanto alla mamma.

Il cagnolino e la gattina avevano aperto gli occhi, quando Logan gli era passata accanto, sentendo una leggera brezza d'aria: Bolt si mise tra Logan e Pepper perché voleva i grattini e Mittens salì sopra a Tony, saltò sulla sua testa, poi si accucciò sulle sue gambe e lui le fece delle carezze sulla testa, dietro le orecchie, e sulla schiena.

Appena Logan si sedette, la madre le chiese: "Tesoro, cosa hai fatto tutto questo tempo?", la bambina continuava a guardare il panorama e rispose: "Ho fatto una telefonata. Dovevo chiamare semplicemente un amico di vecchia data", la bimba cercò di non far sospettare niente ai genitori, specialmente al padre.

Tony decise di ritornare alla domanda che aveva posto Logan alla madre: "Logan, prima che ti interrompessi, nell'ufficio, avevi chiesto se potevi fare una festa..." "In realtà era un pigiama party, ma va bene lo stesso" lo interruppe la figlia per precisare, "Sì, esatto. Beh...Allora, quello che ti volevo dire era solo che per me va bene, qualsiasi cosa tu voglia fare" finì di parlare Tony e poi anche Pepper fece una domanda alla figlia "Quando pensavi di organizzarlo? Chi volevi invitare?", la bimba guardò la mamma e rispose "Se per voi va bene, io pensavo di organizzarlo per domani. Inizialmente avrei volutoinvitare Sofia e la sua famiglia per fare un confronto tra epoche. Poi mi èvenuta in mente un'altra mia amica, per fare un confronto tra realtà. Lei è una ragazzina, una delle mie tante amiche, che è anche la principessa di un videogioco degli anni 80, o almeno credo anni 80, ma comunque è molto simpatica e vive in un mondo di caramelle, ma non voglio rovinarvi la sorpresa, perciò non vi dirò di più" rispose la bimba con il sorriso sul viso. 

Pepper aveva capito che Logan ci teneva molto a questo pigiama party, così annui, anche perché la bimba, per tutto l'anno scolastico non era riuscita a fare delle amicizie "serie", solide.

La bambina era molto felice che i genitori avevano dato la loro approvazione.

Tutti si alzarono e andarono a preparare la casa per l'arrivo dell'amica di Logan.

Tony si mise a sistemare i laboratori che usava di più spesso e si occupò anche della sala; Pepper andò in cucina e nella camera matrimoniale, per dare una sistemata e Logan pensava se preparare un invito da spedire o andare lei di persona da questa sua amica, che in questo momento dovrebbe trovarsi nell'internet. Mentre ragionava su come fare, la bimba si mise a riordinare la sua stanza, il nascondiglio segreto nell'armadio e come preparare la stanza della sua amica. 

Lavorarono tutti senza sosta e appena terminarono il proprio lavoro, si ritrovarono in sala e Logan disse: "Ho deciso di andare di persona per invitare la mia amica e poi sarei molto felice di tornare nell'internet. Ricordo ancora quando la aiutai con il suo problema di Ebay e feci delle super gare automobilistiche. Comunque non ci dovrei mettere molto, anche se ammetto che l'internet è un luogo pazzesco e magico dove puoi incontrare tanti nuovi amici. – poi Logan si fermò con i suoi ricordi e pensierosa continuò a dire – Spero che alla mia amica faccia piacere venire qui da noi" "Sì, vedrai che le farà piacere" disse Pepper per consolarla e darle fiducia.

La bimba si diresse verso la sua camera per entrare nell'internet e prima di girare l'angolo del corridoio, si fermò di scatto e girò un po' la testa verso i genitori, in modo che la potessero sentire e disse: "Ah, non fate niente di stupido mentre sono via", la bimba fece l'occhiolino e andò.

Tony e Pepper non capirono l'ultima affermazione della figlia, al punto che se ne dimenticarono presto.

La famiglia StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora