La reclusione

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"NEL CAPITOLO PRECEDENTE: Slenderman:<Un mese...un mese sarai rinchiusa in una stanza del sotterraneo, niente luce, niente comodità, sarai legata ad una sedia e verrai liberata due volte al giorno per andare al bagno e per mangiare...> Iniziò a dire la punizione che avrebbe dovuto ricevere Diana.

Slenderman:<Avrai sempre una benda sugli occhi e sulla bocca, non potrai ne vedere ne parlare, e per un'ora, due volte al giorno, qualcuno verrà a farti visita...>

Non sembrava una punizione troppo terribile, certo era brutta, ma poteva andarle molto peggio, peccato che non era finito quì il discordo dello Slenderman.

Slenderman:<E quel qualcuno dovrà picchiarti, che lo voglia o meno. Sarà una punizione non solo per te, ma anche per coloro che sembrano essersi rammolliti.> Finì così di parlare, osservando per qualche istante verso Jane e Ben..."


Gli occhi di Diana si sbarrarono nel sentire le ultime parole dello Slenderman.

Il fatto che sarebbe stata praticamente torturata la preoccupava e non poco, soprattutto se pensava a chi le avrebbe fatto qualcosa del genere, se fosse stato Toby, molto probabilmente non ci sarebbe andato giù troppo pesante, ma se poi sarebbe toccato a Jeff picchiarla...

Il solo pensiero le faceva gelare il sangue, ma non poteva controbattere, non aveva scelta.

Diana non era l'unica rimasta esterrefatta dalle parole dello Slenderman, difatti vi era un grande silenzio nella stanza, e gli occhi di tutti osservavano esterrefatti l'uomo.

Alcuni, come quelli di jane, Toby e Ben mostravano sorpresa ed un pizzico di preoccupazione, mentre altri, come quelli di Jeff sembravano particolarmente soddisfatti.

Jane aprì per qualche istante la propria bocca, ma non le uscirono le parole, e anche se avesse provato a dire qualcosa per ribattere sapeva che era nel torto, e quella punizione era giusta per quello che aveva tentato di fare Diana.

Laughing Jack:<Quindi...ognuno di noi avrà la possibilità di poter torturare la biondina?> Domandò il clown mentre osservava lo Slenderman, speranzoso di aver sentito bene ciò che aveva appena detto.

Slenderman:<Corretto, due persone al giorno potranno torturarla come più desiderano, facendo in modo che non muoia...questo è ovvio> Il suo sguardo si abbassò ad osservare Diana, la sua figurava inquietava ella, dandole una sensazione di maggior oppressione.

Slenderman:<E a fine di ogni tortura vi sarà Masky a controllare che la abbiate effettivamente picchiata.> Finì così di dire.

Masky sospirò, non aveva il desiderio di occuparsi dei controlli, ma non poteva negare il volere dello Slenderman.

Masky annuì, limitandosi a rispondere con quel semplice gesto.

Prima che qualcuno aprisse bocca, lo Slenderman parlò nuovamente.

Slenderman:<Direi che possiamo concludere questa discussione. Diana, spero non mi deluderai una seconda volta>

Il suono statico si fece più forte, ma sembrava solo Diana se ne fosse accorta.

Un dolore lancinante passò per la testa della ragazza nel mentre che il suono si faceva più forte.

Un mugugno di dolore le sfuggì dalla bocca mentre strizzava gli occhi dal dolore, e la testa le iniziò a girare.

Passarono pochi attimi e Diana finì col cadere a terra a causa del dolore, i suoini erano ottavati e la vista offuscata.

Riuscì a intravedere alcuni killer che le si erano avvicinati, ma l'unica cosa che riuscì a visualizzare con chiarezza fu lo Slenderman di fronte a se, a guardarla dall'alto, come se lei fosse una semplice ed insignificante formica.

Questo fu l'ultima cosa che Diana vide prima di perdere i sensi.

Passarono alcune ore prima che Diana si risvegliasse, anche se per lei sembrava fosse passato solo qualche istante.

Al suo risveglio, ella non sembrava essere capace di aprire i propri occhi, ma anche se ci provava, l'unica cosa che vedeva era nero, buio assoluto.

Il suo corpo era bloccato, impossibilitandone i movimenti, era iniziata la sua punizione.

Il cuore le batteva forte il respiro era accelerato, e il terrore era l'unica sensazione che provava.

Un odore di chiuso e muffa le inondò le narici, era disgustoso, e non aiutava a farla calmare.

Le ore passavano, e Diana stava combattendo con il terrore che qualcuno sarebbe arrivata da un momento all'altro per torturarla.

E così fu, dopo neanche cinque minuti Diana sentì la porta della stanza in cui si trovava aprirsi.

Diana:<...Chi c'è?> Domandò titubante, ma non ricevette risposta.

L'individuo fece qualche passo verso Diana per poi toglierle di scatto la bandana che le stava coprendo gli occhi.

Le ci volle qualche istante per aggiustare gli occhi a quel rapido cambio di luce, ma non appena riuscì a vedere per bene, si guardò, per quanto poteva, attorno.

La sua prigione era una stanza piccola, le mura sembravano spesse e di pietra, non vi erano finestre, o almeno lei non ne vedeva, visto che vi era una sola fonte di luce in tutta la stanza, ovvero una piccola lampada che pendeva dal soffitto, sopra la testa di Diana.

La sua prigione era una stanza piccola, le mura sembravano spesse e di pietra, non vi erano finestre, o almeno lei non ne vedeva, visto che vi era una sola fonte di luce in tutta la stanza, ovvero una piccola lampada che pendeva dal soffitto, sopr...

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Jeff The Killer:<Bene, vedo che sei sveglia>

Il ragazzo buttò a terra la bandana, mentre il suo volto mostrava un'espressione infastidita, anche se quel suo sorriso intagliato nella pelle rendeva difficile vedere Jeff non "sorridente".

Il sangue le si gelò nelle vene nel vedere Jeff di fronte a se.

Sentiva che prima o poi avrebbe dovuto avere a che fare con lui, ma non si aspettava di ritrovarselo di fronte a se così immediatamente.

Jeff The Killer:<Ti piace la stanza? Io la trovo perfetta per questa tua punizione, è insonorizzata sai?> Finalmente l'espressione di Jeff cambiò, tornando a mostrare un ghigno inquietante.

Non ricevendo risposta, Jeff sospirò leggermente.

Jeff The Killer:<Non parli più? Andiamo, di qualcosa. Sono venuto quì solo per te>

Diana, per quanto terrorizzata, raccolse il coraggio per aprire bocca.

Diana:<Cosa vuoi farmi?>

Il ghigno di Jeff si fece più grande nel sentire la domanda della bionda.

Jeff The Killer:<Ohh subito al dunque vuoi andare eh? Mi piace> Disse prendendo per il mento Diana, la quale scostò immediatamente la testa dalla presa di lui.

Jeff The Killer:<Sono quì per restituirti il favore> Rise.

Diana:<Restituirmi il favore...?> Domandò sottovoce, ma non appena Jeff le indicò il livido che si stava ancora formando sul suo volto, ella realizzò.

Jeff The Killer:<Oh non avere paura, ci divertiremo un sacco>

E con la risata di Jeff che riecheggiava nella stanza, quella punizione ebbe finalmente inizio, e Diana già sperava finisse...

ʟᴀ ᴄʀᴇᴇᴘʏʜᴏᴜsᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora