Le visite pt.2

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"NEL CAPITOLO PRECEDENTE: Sally:<Lo hai promesso okay? Appena questo mese finirà giocherai con me tutto il giorno!>

Diana annuì semplicemente alla bambina, mostrando un piccolo sorriso per assicurarle che avrebbe giocato con lei.

Sally, soddisfatta, sorrise allegramente, anche se aveva gli occhi leggermente gonfi per il pianto, e uscì dalla stanza, lasciando che Masky tornasse ad essere solo con Diana.

Il ragazzo rimise la benda alla giovane donna, chiudendo come l'ultima volta la porta alle sue spalle non appena uscì, e portando a conclusione la prima giornata di quel lungo mese di punizione..."


Il giorno seguente arrivò molto lentamente per la bionda, la quale passò la notte in bianco a causa del dolore provato dalle ferite ricevute da Jeff.

E nel momento in cui riuscì a chiudere occhio, la porta della stanza venne spalancata.

Diana sobbalzò dalla sorpresa, tornando attenta a ciò che riusciva a sentire, avendo la vista bloccata, anche se non fu così per molto.

Con delicatezza, colui che era appena entrato nella stanza le tolse la benda.

Diana sbarrò gli occhi alla vista del suo primo torturatore della giornata.

Diana:<...Ben> mormorò il suo nome, mentre il ragazzo la osservava dritta negli occhi.

Egli non disse niente per qualche istante, si limitava a guardare Diana con un'espressione difficile da decifrare.

Sembrava essere arrabbiato e triste, ma allo stesso tempo mostrava un'espressione seria.

Ben Drowned:<Diana...vedo che Jeff si è divertito molto con te ieri> Disse riguardo i vari lividi e ferite che Diana aveva su tutto il corpo.

Il ragazzo non sembrava di essere di molte parole in quel momento, e sembrava non desiderare altro se non finire in fretta.

Diana:<Già...senti Ben>

Non appena venne richiamato, Ben sembrò mostrare un pizzico di curiosità verso Diana.

Diana:<Mi dispiace per quello che ho fatto...è stata una cazzata, ma..>

Ben Drowned:<Ma?> Alzò un sopracciglio mentre incrociava le braccia, squadrando per bene il volto di lei.

Dopo un sospiro ella rispose.

Diana:<Ma volevo essere nuovamente libera...>

Ben Drowned:<Diana...dal momento in cui hai aperto la porta di questa casa hai detto addio alla tua libertà, lo abbiamo fatto tutti quanti, non si può tornare indietro>

Diana abbassò lo sguardo, Ben aveva ragione, e lei lo sapeva.

Diana:<Lo so>

Ben Drowned:<Senti...non so se Jane te lo ha detto, ma anche io come lei...e come altri, non siamo effettivamente arrabbiati con te, cioè, lo siamo si, ma possiamo immaginare cosa tu stessi provando...>

Ben stava per continuare quel discorso, ma si portò una mano sul volto, sbuffando pesantemente.

Ben Drowned:<Ora mi metto pure a provare empatia...> Borbottò fra se e se prima di togliersi la mano dal volto e tornare a guardare seriamente Diana.

Ella lo stava guardando con sorpresa, e quasi divertita, anche se la sua espressione era perlopiù dolorante.

Ben Drowned:<Quello che voglio dirti è che quasi nessuno di noi ha desiderato di diventare quello che è ora, e questo è qualcosa che non possiamo cambiare...>

Diana:<e quindi non posso fare altro se non diventare anche io come voi eh?>

Ben annuì mentre percepiva una sensazione di speranza svanire dal modo di parlare di Diana.

Ben Drowned:<Cerca di non pensarci troppo...e comunque ora hai altre cose di cui ti dovresti preoccupare non trovi?>

Diana annuì.

Ci furono alcuni sospiri da parte di entrambi, e i due si scambiarono anche un paio di sguardi, dove Diana sembrò quasi dare l'ok a ben per iniziare la tortura, dopotutto egli non poteva non farle niente in quell'ora.

E così inziò la tortura da parte di Ben.

Era sicuramente meno cruenta rispetto a quella di Jeff, ma restava sempre dolorosa.

Alla fine di quell'ora, Diana era ricoperta di lividi sul torace, e le nocche delle mani di Ben erano arrossate a causa dei vari colpi inflitti.

Diana muoveva dal dolore, e Ben la osservava con un'espressione che sembrava provare pena per la bionda.

Essendo finita l'ora, Masky aprì la porta, controllando che la tortura fosse andata a buon fine, e facendo cenno a Ben di uscire.

Egli non disse niente a Diana, ed ella non disse niente a Ben. 

Il resto della giornata passò come sempre con grande lentezza per Diana.

Jane le fece visita per occuparsi delle ferite e per portarle il pasto, ed il secondo torturatore le fece successivamente visita.

Si trattò di Clockwork.

Tra le due non ci fu un grande chiacchiericcio, anzi fu perlopiù Clockwork a parlare, ma non erano lunghe conversazioni.

Fortunatamente, come Ben, anche Clockwork non ci andò pesante con Diana, lasciandole solo molti lividi sulle braccia.

Le giornate andarono avanti così per la povera Diana.

Ogni notte la passava quasi sempre in bianco a causa dei dolori, i quali ogni giorno aumentavano, o diminuivano lievemente, cosa che dipendeva da chi l'avesse torturata il giorno precedente.

Furono molti coloro che le fecero visita come torturatori, ci fu Toby, che le fece vari tagli profondi con la sua accetta sul corpo, Nina che come Jeff incise molti tagli sul corpo inerme di Diana, oppure Laughing Jack che con i suoi artigli e denti affilati lasciò molti segni su quel corpo oramai già distrutto dalle ferite.

Questi non erano gli unici ad aver torturato Diana, anche Jane le fece visita, ma fortunatamente fu buona e non le diede troppi dolori.

Molti altri furono a torturare Diana in quel mese.

Fu una specie di inferno per Diana, la quale si ritrovò con un corpo che non riconosceva più a causa dei grandi lividi e del sangue ormai secco che aveva sulle ferite.

Fortunatamente non prese alcuna infezione da tutti quei tagli e graffi, questo grazie alle cure di Jane, che ogni giorno le faceva visita per disinfettare le ferite.

Finalmente però, quel mese di inferno, che per Diana sembrò essere durato un eternità, si concluse finalmente.

La sera del suo ultimo giorno di punizione, Diana riuscì a chiudere occhio, e quando si risvegliò non era più legata , e non era neanche più seduta su una sedia, bensì era su un letto, il suo letto, era stata riportata in camera sua durante la notte.

???:<vedo che ti sei svegliata> Una voce parlò sull'uscio della porta, mentre un lieve rumore statico rimbombava nelle orecchie della bionda appena svegliata...

ʟᴀ ᴄʀᴇᴇᴘʏʜᴏᴜsᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora